Everton-Man Utd 2-0- ‘Oh Toffees, Toffees, Toffees’: lo United di Moyes crolla definitivamente

EVERTON-MANCHESTER UNITED – Poco amato dei nuovi tifosi, che lo vedono come il principale responsabile dei deludenti risultati dei Red Devils. Fischiato, e deriso, dai suoi vecchi supporter’s, gli stessi che lo hanno amato per undici anni e che oggi, a dieci minuti dal fischio finale, gli hanno dedicato un coretto poco benevolo: “verrai licenziato domani mattina”. Il “magic moment” di David Moyes prosegue con una sconfitta che definire cocente è poco, in cui il tecnico scozzese ha delle evidenti responsabilità. E’ stato un Manchester United penoso, svogliato, maldisposto in campo e terribilmente brutto in difesa, dove la linea a quattro Smaling-Evans-Jones-Buttner ne ha combinate di tutti i colori. Inspiegabile, inoltre, l’assenza dal primo minuto di Hernandez, decisamente voglioso non appena gli è stata concessa la possibilità di scendere in campo e certamente più utile di alcuni uomini schierati sulla trequarti, Nani in primis. La stagione orribile dello United sta per volgere il termine. Ci saranno, probabilmente, tanti adii, da Kagawa a Smalling, passando per Vidic e Evra. Ma la domanda, oggi più che mai, con l’ombra di Van Gaal che si fa sempre più pressante, è sempre la stessa: David Moyes è un tecnico da Manchester United?

 PRIMO TEMPO– Andamento lento in avvio, con lo United che prova a fare la partita e l’Everton bravo a non concedere spazi ai Red Devils. La prima timida emozione la regala Barkley, autore di un sinistro che si perde alto sopra la traversa. Dopo un quarto d’ora privo di significative occasioni da gol, il match si accende. Nell’arco di centoventi secondi, i Toffees reclamano per due volte il calcio di rigore: al diciassettesimo, Smalling colpisce chiaramente il pallone con il braccio ed evita che lo stesso giunga a Lukaku, ma per il sopravvalutato Clattenburg è tutto regolare; al diciannovesimo, Evans respinge con la schiena una conclusione ravvicinata di Naismith, che reclama un rigore totalmente inesistente. Al ventiduesimo, grande chance per Naismith, che riceve palla da Lukaku e calcia alto da posizione particolarmente invitante. Lo United domina nel possesso palla, ma la circolazione è sterile e non mette in apprensione la bendisposta retroguardia locale. Poco prima della mezz’ora, l’episodio cardine del primo tempo: Jones respinge con il braccio una conclusione di Lukaku destinata a terminare, con ogni probabilità, nelle braccia di De Gea. Per il direttore di gara non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto va Baines, che calcia centralmente e batte De Gea. Il Manchester United accusa il colpo, mentre l’Everton si rende pericoloso in contropiede. Al minuto trentasei, Mirallas crossa basso dalla destra, ma Lukaku non riesce ad arrivare sulla sfera. Passano solo sei minuti e l’Everton perviene al raddoppio: Coleman serve nello spazio Mirallas, che approfitta della maldisposta linea difensiva avversaria e fulmina De Gea con un bel destro in diagonale.

SECONDO TEMPO- Durante l’intervallo, Martinez è costretto ad effettuare un cambio: fuori l’infortunato Distin, dentro il paraguaiano Alcaraz. Avvio di ripresa decisamente favorevole per lo United, vicino al gol per ben due volte nell’arco di soli sessanta secondi: al minuto quarantotto, Rooney fa tutto bene, entra in area, disorienta un paio di avversari, ma cincischia troppo e si fa ribattere il tiro da un difensore avversario; un minuto dopo, Kagawa calcia della lunga distanza e costringe Howard ad un difficile intervento. La squadra di Martinez soffre, ma sa rendersi pericolosa in contropiede. Ed è proprio da una ripartenza che Barkley mette a soqquadro l’apparato difensivo avversario, peccato, però, che scivoli al momento di calciare in porta. Moyes prova a raddrizzare le sorti del match: fuori i disastrosi Evans e Nani, dentro Hernandez e Valencia. Il “Chicarito” entra in campo e crea subito scompiglio nella retroguardia dei Toffees, Fletcher, però, vanifica l’azione del compagno con una disastrosa conclusione che termina abbondantemente a lato. Dopo venti minuti con poche emozioni, dominati dai cambi dei tecnici e da un’insignificante possesso palla ospite, la partita si accende nel finale grazie all’Everton, che domina e si rende sovente pericoloso in contropiede. Al settantasettesimo, Mirallas scende sulla destra e mette in mezzo per Naishmith, che aggancia male il pallone e conclude alto sopra la traversa. Due giri di lancette ed è nuovamente Naishmith a rendersi pericoloso, De Gea è bravissimo a deviare la sfera in corner. Il Manchester United torna a farsi vivo a tre minuti dal termine con Rooney, che si vede negata la gioia del goal da uno strepitoso intervento di Howard. L’Everton vince e sogna ancora l’accesso in Champions League. Il Manchester United, invece, prosegue l’annus horribilis: accedere anche alla sola Europa League, magra consolazione di una stagione a dir poco disastrosa, pare un miraggio.