Il Tottenham vince il derby di Londra contro un buon Fulham e aumenta il proprio vantaggio sul Manchester United in ottica sesto posto, valido per la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. I Cottagers sono rimasti in partita fino al rigore sbagliato in malo modo da Sidwell al minuto 77, poi si sono dovuti arrendere al palleggio e alla migliore tenuta fisica dei padroni di casa. Gli uomini di Magath, ben organizzati e capaci di imprimere il proprio gioco per larghi tratti del match, potranno sperare fino all’ultimo nella conquista della salvezza.
Nel corso della prima frazione di gioco si assiste ad una partita vibrante, gagliarda, con le due squadre che si danno battaglia nella zona centrale del campo e il Fulham che prova a tenere alto il baricentro e ad allentare la pressione con lunghi cambi di fronte. Eriksen prova ad accentrare il proprio raggio d’azione e a galleggiare dietro Adebayor, lasciando sulla fascia sinistra lo spazio per le sovrapposizioni di Rose, ma nei primi venti minuti sono i Cottagers a farsi preferire e ad andare vicini alla rete con Rodallega, ipnotizzato da Lloris. Al 26’ Hangeland, però, prova uno scellerato dribbling in uscita su Paulinho e perde palla; sul successivo cross di Eriksen all’altezza del secondo palo Lennon è libero di coordinarsi e calciare al volo, ma vede la sua conclusione deviata prodigiosamente sul palo da Stockdale. L’incitamento del pubblico del White Hart Lane torna a farsi sentire e l’inerzia della gara cambia, con i padroni di casa che finalmente prendono in mano il pallino del gioco e mettono in costante pressione la retroguardia dei Cottagers.
Al 35’ la difesa del Fulham si addormenta in modo imbarazzante sul calcio piazzato battuto dalla destra da Eriksen e Paulinho, ben appostato sul secondo palo, deve solo appoggiare in rete di piatto destro a porta praticamente sguarnita. Erano addirittura due- insieme a Paulinho c’era Chadli- i giocatori completamente liberi di battere a rete sul secondo palo, mentre Amorebieta si perde la marcatura e rimane a guardare in modo disarmante, come fosse un corpo estraneo rispetto a ciò che gli succede attorno. Al 37’ Sidwell si mette in proprio: si invola palla al piede per vie centrali, cerca Kačaniklić, si lancia sul pallone vagante, dopo l’intervento non risolutivo di Fryers, che oggi prendeva il posto al centro della difesa del rumeno Chiricheş, resiste al ritorno disperato di Kaboul e con uno pregevole lob trafigge il Lloris.
In avvio di ripresa gli Spurs prendono in mano sin dalle prima battute le redini del gioco e appaiono subito più pericolosi in avanti, dove Adebayor e Kane fanno un grande movimento per cercare di espugnare il castello eretto dagli ospiti davanti alla porta difesa da Stockdale. Al 48’ Lennon viene servito sulla destra, rientra sul sinistro mandando completamente a vuoto Dejagah e trova in mezzo Kane, che prende la posizione su Heitinga e con un colpo di testa implacabile fa esplodere White Hart Lane. I Cottagers reagiscono in modo veemente tre minuti più tardi, quando Riise viene servito sulla sinistra e mette un velenoso cross in mezzo per Rodallega, che con un violentissimo colpo di testa diretto sotto la traversa costringe Lloris all’intervento strepitoso. I due con grande sportività si abbracciano e il pubblico dimostra di apprezzare.
Al 62’, sugli sviluppi di un calcio da fermo, Kaboul, ben appostato all’altezza del secondo palo, viene lasciato libero di appoggiare in rete il pallone a porta sguarnita. Ancora una volta nel corso di questa stagione la difesa dei Cottagers si dimostra davvero imbarazzante sui calci piazzati. Al 77’ Rodallega arpiona il pallone al limite dell’area, prova a superare in palleggio Eriksen e il danese in modo istintivo tocca il pallone con la mano, quando la sfera si trovava appena dentro l’area. L’arbitro concede il penalty, ma Lloris riesce a respingere il pessimo rigore centrale e a mezza altezza di Sidwell. Nei minuti finali gli Spurs controllano la partita senza patemi d’animo e allungano sul Manchester United.