La 5° giornata della AFC Champions League ad oriente promuove agli ottavi di finale il Pohang Steelers, la squadra con il palmarés più ricco nella storia della manifestazione, con le sue 3 vittorie nel torneo continentale. Inoltre, il penultimo turno lascia aperte tra i gironi dall’E all’H, due prospettive diametralmente opposte. Da una parte, le 4 squadre cinesi rischiano di restare tutte a casa: il Guizhou Renhe è già fuori nel gruppo H e addirittura il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi, campione d’Asia in carica, potrebbe essere clamorosamente eliminato. Dall’altra, il calcio australiano, all’ottava partecipazione con i suoi club al torneo continentale asiatico, potrebbe riuscire nell’impresa di qualificare per la prima volta più di una squadra alla fase eliminatoria e, anche se l’obbiettivo è proibitivo, può ancora puntare a fare persino bottino pieno, con tutte le sue 3 rappresentanti potenzialmente qualificate. Per le seria dentro o fuori.
Per quel che riguarda il calcio cinese sarebbe davvero paradossale vedere bocciate tutte le sue squadre proprio quest’anno, ma probabilmente anche il passaggio di una sola di esse rappresenterebbe un mezzo fallimento. Non solo perché l’anno scorso proprio un club della Cina, il Guangzhou Evergrande, si è impadronito del trionfo finale, ma anche perché proprio a partire da quel successo la Chinese Super League ha avuto accesso a un nuovo flusso di investimenti, pari a 35 milioni di euro all’anno, non pochi per una lega emergente. Anche tale crescita nel volume di introiti ha permesso a vari club di poter accedere ad acquisti importanti nel mercato invernale: Alessandro Diamanti dal Bologna all’Evergrande, l’argentino Walter Montillo dal Santos allo Shandong Luneng (assieme al tecnico campione della Libertadores 2013, Cuca), l’argentino Pablo Batalla dal Bursaspor al Beijing Guoan o il brasiliano Hyuri dal Botafogo al Guizhou Renhe sono alcuni esempi di un mercato in effervescenza, che nella suddetta finestra di gennaio è stato superato per quantità di spese solo dalla Premier League inglese e dalla Ligue 1 francese.
Dal canto loro, le squadre australiane stanno facendo tesoro dei forti investimenti nell’ampliamento delle accademie giovanili. In rose caratterizzate dall’età media bassa, i club degli antipodi combinano l’inserimento in prima squadra di uno o un paio di giocatori più navigati: il Melbourne Victory, ad esempio, presenta una rosa con un’età media di 23,5 anni, in cui il cileno Pablo Contreras, 35 primavere, ex tra le altre di Colo Colo, Monaco, Sporting Lisbona e Olimpyakos, rappresenta il complemento di esperienza alla linea verde.
GRUPPO E
Pohang Steelers della Corea del Sud unica squadra a qualificarsi con un turno d’anticipo nei gironi orientali. E probabilmente non è un caso, visto che ad oriente nessuno ha segnato la stessa quantità di gol e ha la stessa differenza reti della squadra d’acciaio. Dopo il 2-0 rifilato in trasferta ai giapponesi del Cerezo Osaka, sono 11 i gol fatti e 6 quelli subiti per un +5. In Giappone ad aprire le marcature al 23’ è Lee Meung Yoo, mentre il raddoppio è di Kim Sung Dae al 65’, a finalizzare una combinazione davvero pregevole, per mettere a segno la sua quarta conquista nel torneo. Non decolla invece nel Cerezo Diego Forlán, spento, poco incisivo ed in difficoltà nell’accompagnare l’azione offensivi dei Ciliegi: sostituito a fine primo tempo.
Nell’altro incontro vittoria del Buriram United thailandese, una delle grandi rivelazioni della scorsa edizione. L’1-0 al Shandong Luneng firmato dal giapponese Hirano al 35’ inguaia i cinesi di Cuca e riapre la lotta per la seconda piazza, con tre squadre a 5 punti e Buriram avanti per il momento grazie alla classifica avulsa.
CLASSIFICA: POHANG S. 11, Buriram 5, Cerezo Osaka 5, Shandong Luneng 5.
GRUPPO F
Pazzo FC Seul. Dopo aver agguantato nella precedente giornata il pareggio al 94’ con Rafael Costa su rigore, anche nel quinto turno i vicecampioni d’Asia trovano nei minuti di recupero un gol chiave: al 92’ è un clamoroso autogol di Hutchinson a regalare ai sudcoreani il trionfo contro il Central Coast Mariners e a proiettarli in testa alla graduatoria con 8 punti. I Mariners adesso si trovano a 6 assieme alle altre due protagoniste del gruppo, i cinesi del Beijing Guoan e i giapponesi del Sanfrecce Hiroshima, che a Pechino si sono divise la posta con il 2-2 finale. Padroni di casa avanti 2-0 con le reti del nigeriano Utaka e dell’ecuadoriano Guerrón al 60’, ma rimontati dai nipponici nel breve volgere di dieci minuti: prima Ishihara al 66’, quindi un’autorete di Zaho Heijing al 70’rimettono tutto in equilibrio, nel match così come nella classifica. Gli uomini di Manzano sono attesi adesso da un’impresa: dovranno a tutti i costi vincere a Seul mercoledì prossimo, se vogliono passare. Inoltre nell’ultimo turno il Central Coast Mariners, avanti nella classifica avulsa rispetto a Guoan e Sanfrecce, affronterà la squadra dei Tre Dardi a Hiroshima.
CLASSIFICA: FC Seul 8, Central Coast Mariners 6, Beijing Guoan 6, Sanfrecce Hiroshima 6.
GRUPPO H
In questo girone esce il nome della prima eliminata della corsa a oriente: è il Guizhou Renhe, sconfitto 1-0 in casa dal Kawasaki Frontale, al termine di un incontro dove tra i padroni di casa ha prevalso il nervosismo, come evidenziato dalle espulsioni comminate a Sun Jiai (doppia ammoinizione) e, in pieno recupero, al bosniaco Misimovic (rosso diretto dopo una rissa). Il gol partita lo sigla al 38’ Kengo Nakamura, che consente ai nipponici di stare al primo posto assieme al sorprendente Western Sidney Wanderers. Gli australiani hanno battuto 2-0 fuori casa inaspettatamente l’Ulsan Hyundai, campione d’Asia nel 2012, con le reti di Bridge di testa e di Santalab, servito da Bridge in solitudine davanti alla porta. La squadra di Sidney, guidanta da Toni Popovic, è adesso grande favorita per la qualificazione: nell’ultimo turno giocherà in casa contro un Guizhou Renhe già eliminato, mentre l’Ulsan dovrà per forza andare a vincere a Kawasaki e per farlo con una Hyundai toccherà partire in quinta.
CLASSIFICA: Western Sidney Wanderers 9, Kawasaki Frontale 9, Ulsan Hyundai 7, Guizhou Renhe 4
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