Immaginate di essere uno scalatore che da giorni si sta impegnando per raggiungere la vetta. Ora però, dopo aver completato quasi tutta la scalata, vi trovate di fronte al passaggio più delicato di tutta l’impresa. Siete lì, con la determinazione di raggiungere il vostro traguardo, ma con la paura al tempo stesso di cadere e rovinare tutto. E sapete che, se la paura dovesse prendere il sopravvento, tutta l’impresa andrà in fumo.
L’Arsenal in questo momento è molto simile a quello scalatore. Dopo essere stata la squadra che per più tempo è stata in cima alla Premier League e dopo essere arrivata in semifinale di FA Cup, si è ritrovata nelle ultime settimane della stagione impaurita e barcollante di fronte al dirupo più delicato.
Il weekend calcistico appena conclusosi in Inghilterra stava infatti per trasformarsi nel peggior incubo dei Gunners. La squadra di Wenger, prima ancora di entrare in campo a Wembley per la semifinale di FA Cup contro il Wigan. aveva assistito al sorpasso in campionato dello scoppiettante Everton, che spazzava i Gunners fuori dal quartetto iniziale, quello che significa Champions League.
Non è finita qui. A Wembley infatti, fino a 8′ dalla fine, l’Arsenal sarebbe stato eliminato da una squadra che lotta per rimanere nei play-off di Championship, la serie B inglese. Ok, la squadra in questione è il Wigan e ci ha abituati a grandi imprese in FA Cup, avendo vinto la coppa l’anno scorso in finale contro il City e avendo eliminato gli stessi light blue di Manchester nell’edizione attuale. L’aver vinto ai rigori non è che un’altra dimostrazione di un mezzo fallimento, come se quello scalatore fosse scivolato e fosse riuscito a non cadere per miracolo.
Ciò che non tranquillizza di certo i tifosi dell’Arsenal è che il peggio non è ancora passato. Se l’Everton dovesse vincere si riprenderebbe infatti il quarto posto e se in finale di FA Cup non dovesse arrivare una vittoria che a nord di Londra aspettano da troppi anni il fallimento sarebbe cotto e servito. A maggior ragione, se la squadra ha dominato per un lungo periodo la Premier e se l’avversario in finale si chiama Hull City.
Wenger non è sicuramente immune da colpe in questo quadro. Paragoniamolo con Brendan Rodgers (non mi piace fare paragoni ma in questo caso rende il concetto): per entrambi la stagione si prospettava come il riscatto dopo tanti anni in sordina. Ma al momento di fare sul serio l’Arsenal è crollato verticalmente, mentre il Liverpool si è compattato e ha dato il meglio, tanto che ora si trova ad un passo dal titolo.
Il passaggio più delicato di tutta la scalata sta per arrivare, staremo a vedere se vincerà la paura o la voglia di non cadere ed arrivare fino in fondo…
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