BETIS-SIVIGLIA 0-2 – Se c’era ancora una fievole speranza, l’ultima, forse, per sperare di restare nella Liga, il Betis oggi se l’è giocata definitivamente. Sconfitta pesante per gli uomini di Calderon, partiti a razzo, padroni indiscussi per mezz’ora e poi piegati dall’assurda decisione assunta da Carlos Velasco, disastroso direttore di gara della stracittadina sivigliana. Ora, per i biancoverdi, la salvezza è una chimera.
Avvio veemente dei padroni di casa, che costruiscono due occasioni nello spazio di sessanta secondi con Nono, che al terzo sfiora la traversa e, sessanta secondi dopo, effettua un tiro deviato da un difensore ospite in angolo. Il Betis domina, il Siviglia arranca. Al ventesimo, il Betis guadagna un calcio di punzione per un fallo di Alberto Moreno ai danni di Leo Baptistao al limite dell’area di rigore; l’esecuzione di Ruben Castro, però, non inquadra lo specchio della porta. Quattro giri di lancette ed è il turno di Vadillo che di testa, ben imbeccato dalla destra da Juanfran, spedisce il pallone fuori da posizione favorevole. La partita cambia volta dopo centoventi secondi: Bacca scambia con Gameiro, penetra in area di rigore dove – secondo il giudizio di Carlos Velasco – viene steso da Juan Carlos e si guadagna il penalty. Le proteste del Betis, in campo come sugli spalti, sono vibranti. E le immagini televisive danno forza alle proteste biancoverdi: Juan Carlos, oltretutto espulso per aver fermato Bacca in una chiara occasione da gol, tocca il pallone e non il calciatore colombiano. Dal dischetto va Gameiro, che spiazza Adan e mette a segno il dodicesimo sigillo stagionale in Liga. La partita, già di per sé accesa e vivace, si incattivisce ulteriormente. Ruben Castro viene ammonito per proteste, mentre Reyes si becca il giallo per un fallo ai danni di Juanfran. Nel finale di frazione, Ruben Castro commette un brutto fallo ai danni di Alberto Moreno (costretto ad abbandonare il terreno di gioco al primo minuto di recupero) e viene graziato dall’arbitro, che non gli rifila un sacrosanto secondo cartellino giallo.
La ripresa prende avvio con un cambio: fuori Trochowski, dentro Vitolo. Il Siviglia, forte della superiorità numerica acquisita, domina la scena e sfiora in due circostanze il raddoppio, prima con Vitolo e poi con Gameiro, quest’ultimo bloccato da uno strepitoso intervento di Adan.Il Betis mette in campo orgoglio e determinazione, e al cinquantottesimo sfiora il gol con Nono, autore di un tiro che viene respinto dal muro difensivo ospite. Il Siviglia, però, riprende subito in mano le redini del gioco e sfiora il gol in un paio di circostanze, al minuto sessantatre con Vitolo (che fallisce a tu per tu con Adan) e, sessanta secondi dopo, con Carriço. Il Siviglia domina. Al sessantottesimo, l’arbitro non concede un calcio di rigore agli ospiti per un netto fallo di mano commesso da Amaya, mentre un minuto più tardi viene giustamente annullato per fuorigioco un gol a Carriço. Il match si chiude definitivamente all’ottantaduesimo grazie a Gameiro che, servito in maniera ottimale da Reyes, non fallisce a tu per tu con Adan. Il Siviglia continua a sperare nella Champions League, il Betis, invece, è ormai ad un passo dal ritorno in Segunda Division.