BUNDESLIGA TRENTESIMA GIORNATA – Il pomeriggio tedesco si risolve con un verdetto: a quattro giornate dal termine, si è (forse) delineata definitivamente la zona salvezza. Gli scontri diretti di Friburgo e Hannover, infatti, hanno creato una crepa di cinque punti fra il terzultimo posto occupato dall’Amburgo e il quintultimo del Friburgo, distacco non di poco conto a quattro giornate dal termine. Ma la copertina di questa giornata è del Mainz, che, complice il pareggio interno del Gladbach, vola a soli tre punti dalla “Zona-Champions”.
HANNOVER ALL’ULTIMO RESPIRO – Vittoria da sei punti per l’Hannover, che supera l’Amburgo fra le mura amiche in un delicatissimo scontro salvezza. Le cose si mettono subito bene per i padroni di casa, che passano in vantaggio al nono: Prib crossa dalla sinistra, Stindl – lasciato colpevolmente solo dalla disattenta retroguardia ospite – infila di testa l’incolpevole Adler. Gli ospiti reagiscono, Van der Vaart fallisce una buona opportunità. Ma sono i padroni di casa, alla mezz’ora, ad andare nuovamente vicino al gol con Bittencourt, che colpisce il palo con un bel tiro da fuori area. I rothosen agguantano il pari ad inizio ripresa con Çalhanoğlu, autore di un calcio di punizione che beffa Zieler sul palo di competenza. La paura di perdere si fa strada fra i due team, molto accorti e poco disposti a sbilanciarsi in avanti. A quattro dal termine, da un’azione nata a causa di una palla persa dall’Amburgo, l’Hannover trova il gol vittoria in contropiede grazie a Ya Konan, che ribatte in rete dopo il salvataggio di tacco effettuato da Djourou. Il ritorno di Slomka alla HDI-Arena si conclude in malo modo: l’HSV resta pericolosamente al terzultimo posto.
OPEN YOUR MAINZ – I Nullfunfer fanno sul serio. La squadra di Tuchel regola la pratica Werder in meno di quaranta minuti e si porta a sole tre lunghezze dai preliminari della prossima Champions League. Padroni di casa in vantaggio dopo solo cinque minuti grazie ad un clamoroso autogol di Petersen, che insacca di piatto un angolo dalla sinistra. Il Werder, decisamente convincente nelle ultime due uscite, torna ad essere pallido e senza carattere come un mese fa. E il Mainz, bello, cinico e spietato, ne approfitta. Al quarto d’ora, i padroni di casa raddoppiano con Moritz, che raccoglie palla e batte Wolf con un destro chirurgico. Il punto esclamativo è opera di Malli, che brucia Prodl sullo scatto e finalizza nel migliore dei modi un lungo spiovente di Popesch. Nel secondo tempo non accade nulla di significativo. Nonostante la sconfitta, il Werder mantiene cinque lunghezze di vantaggio dalla zona-retrocessione, magra consolazione di un pomeriggio decisamente negativo.
LUPI AL QUARTO POSTO – Il Gladbach pareggia, il Wolfsburg ne approfitta. Netta affermazione dei Lupi che, complice il pareggio interno dei fohlen contro lo Stoccarda (e in attesa dell’impegno del Bayer), acciuffano il quarto posto solitario. Eppure le cose si mettono male per i locali, che vanno sotto dopo solo otto minuti: Kiyotake serve Feulner, che disorienta Naldo e batte Grun con un bel sinistro. I biancoverdi reagiscono e al ventesimo trovano il pareggio con Olic, che insacca in scivolata un preciso cross di de Bruyne. Solo tre giri di lancette ed il Wolfsburg passa in vantaggio: Luiz Gustavo ruba palla a metà campo e la serve a de Bryune, che, a sua volta, offre un invito a nozze per Perisic, bravo a stoppare il pallone e a superare Schafer con un delizioso tocco sotto. I padroni di casa giocano meglio, ma trovano il gol della serenità a soli venti minuti dal termine: Arnold raccogli palla da de Bruyne e la serve nel corridoio per l’accorrente Malanda, che batte Schafer con un potente sinistro sul primo palo. La ciliegina finale, al minuto numero ottantuno, è opera di Perisic, che finalizza nel migliore dei modi una bella ripartenza e fissa il punteggio sul 4-1. Il Norimberga resta penultimo, ma i risultati delle dirette concorrenti gli consentono di sperare ancora nella salvezza. Urge, però, un chiaro cambio di rotta.
STREICH GONGOLA – Terza vittoria interna consecutiva per il Friburgo, che batte l’Eintracht Braunschweig in un vero e proprio spareggio per non retrocedere. Grazie a questo successo, la squadra allenata da Streich vola a +5 dalla zona retrocessione e vede il traguardo della salvezza decisamente più vicino. Il match si mette subito bene per i locali: rimessa lunga di Sorg indirizzata verso l’area di rigore, Vrancic – al limite dell’area piccola – colpisce di testa all’indietro e batte il proprio portiere. Il Friburgo, galvanizzato dal vantaggio, gioca meglio, il Braunschweig metta in campo orgoglio e buona volontà. A metà del primo tempo, brutto colpo per gli ospiti, che devono sostituire Kumbela (elemento di spicco dei leoni) per infortunio. Ad inizio ripresa, Schuster, complice la netta deviazione di un difensore avversario, batte Davari con una conclusione di sinistro dai trentacinque metri e, di fatto, mette la parola fine all’incontro. L‘Eintracht resta ultimo. Le speranze di salvezza, però, restano intatte, ma per ottnerla bisogna iniziare a fare punti anche in trasferta.
RISULTATI – Borussia M’Gladbach-Stoccarda 1-1, Mainz-Werder Brema 3-0, Hannover-Amburgo 2-1, Friburgo-Eintracht Braunschweig 2-0, Wolfsburg-Norimberga 4-1