Prova di forza assoluta del Bayern Monaco di Pep Guardiola, che in un Allianz Arena caldissima schiaccia in modo allarmante o esaltante, a seconda da quale parte della barricata lo si giudichi, un buon Manchester United, schierato in campo con grande sapienza tattica da Moyes, passato in vantaggio con un autentico capolavoro balistico di Evra, ma crollato subito dopo sotto i colpi di una squadra vorace e spietata. Un primo tempo noioso ha preceduto una seconda frazione ricca di reti e di emozioni, come la quiete prima della tempesta. Il tifone bavarese si è abbattuto con conseguenze devastanti sul Manchester United, di cui al termine della gara rimangono soltanto pezzetti disuniti, privi di identità, come caselle di un puzzle che Moyes mai completerà.
Pep Guardiola deve fare a meno degli squalificati Javi Martinez e Schweinsteiger, ma recupera al centro della difesa Dante, assente anche egli per squalifica nella gara di andata, e schiera nel ruolo di play basso Toni Kroos, complice anche l’assenza per infortunio di Thiago. In avanti Müller scala sulla linea dei trequartisti, lasciando a Mandzukic il compito di lottare con i rocciosi difensori centrali inglesi e dare profondità alla squadra. Moyes opta per un 4-2-3-1 “mascherato”, perché Kagawa scala costantemente sulla linea dei mediani in fase di interdizione, e schiera Smalling al posto di Rio Ferdinand al centro della difesa a far coppia con Vidic. In avanti Rooney stringe i denti e, grazie alle infiltrazioni al piede, riesce a scendere in campo sin dal primo minuto. Il primo tempo, contro ogni pronostico, scivola via tra sbadigli, davvero tanti per la verità, e pochissimi sussulti. I bavaresi prendono in mano sin da subito le redini del gioco, ma il loro monotono tiki-taka non impensierisce i Red Devils, che riescono a chiudere in modo molto ordinato tutti gli spazi, con due strettissime linee di centrocampo e difesa. Il giro palla dei ragazzi di Guardiola è lento e le verticalizzazioni latitano. L’unico che prova a rendersi pericoloso è Robben, ma la retroguardia ospite quasi mai gli concede lo spazio per convergere verso il centro e concludere col piede “buono”, il sinistro. I Red Devils pressano in modo convinto e provano a far male in contropiede con le discese rapidissime di Valencia, ben controllato a dire il vero dall’ottimo Alaba. Al 18’ il primo assistente del fischietto svedese Eriksson annulla giustamente il vantaggio ospite per un macroscopico fuorigioco proprio dell’esterno ecuadoregno, poi i bavaresi non rischiano più nulla e si fanno vivi, si fa per dire, dalle parti di De Gea con alcune conclusioni da fuori, tra cui si segnalano i tentativi poco convinti di Ribery e Kroos.
In avvio di ripresa il copione non cambia e Guardiola in panchina è molto preoccupato. Il tecnico spagnolo teme questa situazione di calma apparente e l’atteggiamento sornione dei ragazzi di Moyes, che dal canto suo segue lo sviluppo del gioco con uno sguardo fiducioso. Al 56’ si materializzano i fantasmi della mente di Guardiola: Valencia supera caparbiamente sull’out di destra Alaba e mette in mezzo un pallone ad uscire che Evra scaraventa all’incrocio dei pali con un collo sinistro di controbalzo di una violenza inaudita. Il vantaggio dei Red Devils dura soltanto un minuto perché i padroni di casa reagiscono in modo veemente, per usare un eufemismo, e trovano la rete con un colpo di testa implacabile di Mandzukic sul cross di Ribery, abile nel dialogare con Lahm sulla sinistra. E’ la prima volta in questa gara che Mandzukic riesce ad anticipare Smalling su una palla aerea e le conseguenze si rivelano subito devastanti. Con questo risultato si andrebbe ai supplementari, ma i bavaresi non ne hanno alcuna intenzione e cominciano a martellare sulle fasce con le continue sovrapposizioni dei terzini. Al 67’ Ribery si invola sull’out di sinistra e trova sul secondo palo Robben, che mette un pallone velenosissimo al centro, dove Müller taglia alle spalle di Vidic e con un tocco al volo da rapace dell’area di rigore trova la rete del vantaggio. Al 76’ Robben si mette in proprio, converge verso il centro, salta secco Evra e beffa De Gea dal limite dell’area, complice una deviazione decisiva di Vidic. Troppo morbida in questo frangente la retroguardia inglese, segno che i ragazzi di Moyes non ci credono più. Nei minuti finali i bavaresi girano il pallone nella metà campo avversaria senza affondare il colpo con grande convinzione contro un avversario sfiduciato.