Finisce in parità la partita fra Aalesund e Rosenborg, ma il risultato sarebbe dovuto essere diverso. Continua la crisi del Rosenborg, che anche nella partita di sabato ha deluso, e non è riuscito ad esprimere il suo gioco, nonostante Mr. Hansen avesse cambiato il modulo passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. L’Aalesund gioca un ottimo match, e sin dai primi minuti si può leggere il canovaccio della partita: i padroni di casa fanno pressing alto ed impediscono al Rosenborg di costruire azioni, per poi chiudersi in difesa quando il team di Trondheim supera la metà campo. Tutta la partita si gioca su questo schema, ed a dirigere lo spartito è la squadra di casa, quando invece ci si sarebbe aspettata una partita amministrata dal Rosenborg. I contropiedi dell’Aalesund sono micidiali per la squadra di Trondheim, che soffre terribilmente in difesa. Nei primi minuti è anche costretto ad uscire Cristian Gamboa dopo uno scontro (il terzino costaricense probabilmente dovrà star fuori per 4-6 settimane), al suo posto entra Skjelvik, autore di una pessima partita contro il Viking la scorsa settimana. L’Aalesund trova così gioco facile sulle fasce, e spesso riesce a penetrare nell’area avversaria, andando molto vicino al gol. Il Rosenborg cerca di chiudere gli spazi in difesa, con esiti disastrosi, perché gli avversari riescono a tirare da tutte le posizioni. Grande giornata per Barrantes, forse un po’ troppo impreciso, che manda nel panico la difesa del Rosenborg.
Dopo i primi dieci minuti, l’Aalesund comincia ad attaccare con più continuità, e al 13’ Barrantes sbaglia un rigore in movimento, spedendo la palla poco fuori sulla destra. Al 21’ Pedersen si fa prendere sul tempo da James, il quale si trova faccia a faccia con Hansen, che come contro il Viking compie un mezzo miracolo respingendo il pallone. Sulla respinta si avventa il solito Barrantes che però impatta male il pallone e Hansen può respingere di nuovo in angolo. Il Rosenborg è lento nelle ripartenze, e l’Aalesund ha così tutto il tempo per chiudersi in difesa. Le poche occasioni avute dalla squadra arrivata seconda lo scorso campionato si concludono con tiri deboli e centrali. Al 30’ James si trova per l’ennesima volta a tirare indisturbato dal limite dell’area di rigore, avendo davanti un Ronning che continua a non trovare la sua forma migliore. Due minuti più tardi di nuovo Barrantes va vicino al gol del vantaggio, ma il pallone esce. Solo negli ultimi minuti del primo tempo il Rosenborg comincia a rendersi pericoloso, ed all’ultimo secondo un gran tiro a giro di Riski esce di poco fuori alla destra del palo.
Il secondo tempo si apre con una incredibile occasione per l’Aalesund: quattro giocatori del Rosenborg riescono a perdersi il pallone a centrocampo, che viene recuperato da James. Il nigeriano manda in porta Barrantes che a tu per tu con Hansen spedisce il pallone alto, e colpisce la traversa. L’Aalesund ha avuto troppe occasioni non concretizzate, e stenta a segnare il gol del vantaggio. Dopo questa (che definire nitida è un ossimoro) occasione, il Rosenborg sembra svegliarsi, e comincia a trovarsi sempre più spesso nell’area avversaria. Ma anche la squadra di Trondheim spreca malamente le poche occasioni che ha, e al 56’ da un’azione d’attacco scaturisce il gol dell’Aalesund, su contropiede. Il solito Barrantes corre su tutta la fascia destra, crossa al centro, James stoppa malamente la palla, passa dietro per Larsen che indisturbato lascia andare un potente tiro che Hansen non vede neanche partire: 1-0.
Sembra essere in discesa la partita dell’Aalesund, che ora più che prima può chiudersi e partire agevolmente in contropiede. Mr. Hansen decide così di cambiare qualcosa e fa entrare Soderlund al posto di uno stanco Mikkelsen, autore di una mediocre partita. Si torna dunque al prediletto 4-3-3, con Bille spostato di nuovo sulla fascia e Soderlund che fa da boa lì davanti. La squadra di casa sembra essere molto stanca, e non riesce più a ripartire come faceva prima, ma d’altro canto anche il Rosenborg non sembra essere lucido. Poi arriva un regalo inaspettato per gli ospiti: al 74’ da una disattezione dell’Aalesund, Chibuike recupera il pallone, lo gioca per Soderlund, che fa da sponda passando la palla a Riski, il quale prende la mira e spedisce all’angolino: è 1-1, il Rosenborg pareggia con il suo oggetto misterioso.
Gli ospiti si lanciano all’attacco per trovare il gol del vantaggio, che però non arriva. Le due squadre sono stanche e il finale di partita non è divertente quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Solo al 91’ il Rosenborg crea una buona chance per segnare, con Reginiussen, che su punizione sfiora il gol di testa. Finisce così dunque al Color Line dove l’Aalesund ferma il Rosenborg sull’1-1. Un match non molto divertente, che getta sempre più dubbi su Mr. Hansen, il quale aveva mandato in campo una squadra molto offensiva (forse troppo viste le numerose difficoltà nel reparto difensivo) che nonostante ciò non è riuscita a creare tante occasioni per segnare. E’ evidente che qualcosa non funzioni. L’Aalesund invece ha giocato un ottimo match, sebbene le occasioni sprecate siano state molte, forse troppe. Ma ci sono ampi margini di miglioramento, per una squadra che potrebbe diventare una delle protagoniste di questa Tippeligaen.
FORMAZIONI:
Rosenborg (4-2-3-1): Hansen, Dorsin, Ronning, Reginiussen, Gamboa (Skjelvik 9’); Jensen, Pedersen; Mikkelsen (Soderlund 69’), Chibuike, Riski; Nielsen.
Aalesund (4-4-1-1): Grytebust; Latifu,Tollås Nation, Arnefjord, Matland;Carlsen (Grytten 73´),Ulvestad ,Larsen,Phillips (Mattila 59´);Barrantes;James
(foto tratta da www.aafk.no)