Finalmente è iniziato il grande spettacolo della Tippeligaen 2014, il campionato di massima categoria norvegese, e c’è tanta fiducia per il cammino del Rosenborg. Il Viking, dal canto suo, spera di portare qualche punto a casa, come era riuscito a fare negli scorsi anni. Quest’anno il calendario del Viking inizia con tre partite molto difficili nelle prime quattro giornate: sono previsti tre match contro le tre squadre arrivate prime lo scorso anno (Rosenborg, Stromsogdset e Haugesund). Al Lerkendal il Rosenborg si presenta con il solito 4-3-3 formato da: Hansen; Gamboa, Reginiussen, Ronning, Skjelvik; Svensson, Jensen, Pedersen; Bille, Soderlund, Riski. Il Viking gioca con un modulo speculare: Østbø; Danielsen, Sigurdsson, Ingason, Bertelsen; Sverrisonm, Jørgensen, Nisja; de Lanlay, Berisha, Thorsteinsson.
Il primo tempo è dominato dalla squadra di Stavanger: nei primi dieci minuti il Viking riesce ad andare per due volte vicino al gol, prima con un cross che attraversa tutta l’area di rigore, poi con un tiro che finisce fuori alla sinistra del palo. Il Viking è dominatore incontrastato del campo, riesce a monopolizzare il gioco per tutto il primo tempo, sfiorando varie volte il gol. Il Rosenborg fa fatica ad uscire dalla propria metà campo, con un centrocampo inesistente che rende tutto più agevole agli avversari. Al 24’ la prima occasione clamorosa per il Viking: Berisha viene imboccato da un compagno e si ritrova a tu per tu con il portiere avversario, che riesce a strappargli la palla dai piedi, compiendo un miracolo. Il Rosenborg sembra non essere sceso in campo. I due difensori centrali continuano a non capirsi, e per Berisha è un gioco da ragazzi inserirsi nello spazio che si crea fra i due. Per fortuna del Rosenborg, il numero dieci sbaglia sempre al momento del tiro, ma quando è in area di rigore riesce a superare con una facilità disarmante tutta la difesa del team di Trondheim. Al 32’ ancora Berisha, in una giornata di grazia, con una serpentina si trova faccia a faccia (di nuovo) con Hansen, che para facilmente un tiro debole e centrale. I giocatori del Rosenborg sono distratti, e concedono ripartenze che spesso si trasformano in occasioni da gol per gli avversari, i quali però non riescono a segnare. Anche un semplice rilancio del portiere con le mani si trasforma in un’azione di contropiede. Poche occasioni per il Rosenborg nel primo tempo: al 40’ su cross da calcio d’angolo c’è una piccola mischia in area, ma la palla sbatte per due volte sul muro difensivo tirato su dal Viking. Il primo tempo finisce 0-0, ma il Viking meritava di stare in vantaggio, almeno di due gol. L’allenatore del Rosenborg decide dunque di cambiare qualcosa, e fa due sostituzioni nell’intervallo: entrano Mix Diskerud e Dorsin rispettivamente al posto di Svensonn e Skjlevik. Prestazione opaca per i due.
Il secondo tempo inizia come finisce il primo. Al 50’ il Viking è di nuovo vicinissimo al gol con il solito Berisha, che sugli sviluppi di un cross si trova per l’ennesima volta da solo davanti ad Hansen, che compie per la seconda volta un miracolo. E dire che la società era prossima alla sua cessione. Al 60’ il Rosenborg cambia marcia, e comincia a rendersi pericoloso. Su calcio d’angolo Ronning cerca di riscattare una partita disastrosa con un colpo di testa che finisce fuori alla sinistra del palo. Anche Riku Riski si fa vedere, dopo essere stato in ombra per tutto il primo tempo, con un tiro a giro che finisce alto. Il Rosenborg comincia a presentarsi sempre più spesso nella trequarti avversaria, fino a quando al 64’ una disattenzione difensiva del Viking porta al gol di Diskerud: Bille recupera un pallone svirgolato dalla difesa, imbocca alla perfezione il centrocampista statunitense che non sbaglia, con un potente tiro rasoterra: 1-0 per il Rosenborg. Il gol dà fiducia alla squadra di Trondheim, e al 68’ segna di nuovo, con l’altro nuovo entrato, Dorsin. Bille passa la palla sulla fascia a Gamboa, che tenta il cross al centro ma il pallone viene fermato con la mano dal terzino avversario. Pedersen viene incaricato di battere la punizione e su cross Dorsin di testa segna: 2-0. Il Rosenborg trovato il doppio vantaggio amministra bene la partita per venti minuti, andando vicino anche al 3-0. Al 73’ l’allenatore del Viking Jonevret fa entrare Bodvarson al posto dello stanco Berisha, protagonista indiscusso del primo tempo. Si vede che è una giornata di grazia per gli allenatori oggi, perché anche Bodvarson (come Diskerud e Dorsin per il Rosenborg) va al gol. E per ben due volte. Tutto ciò ha dell’incredibile: il Rosenborg pensava di avere in mano la partita, ma evidentemente non è così: al 87’ il nuovo entrato Bodvarson si trova da solo davanti al portiere che non riesce a compiere il terzo miracolo della serata, e viene superato con uno splendido pallonetto. Il Viking comincia a credere al pareggio, ed infine il pareggio arriva, al novantesimo, con un lancio lungo dal centrocampo che scavalca tutta la difesa del Rosenborg. Ingason colpisce il pallone di testa, lasciando il solito Bodvarson solo davanti ad Hansen, che anche questa volta non sbaglia, e per la seconda volta trafigge il portiere con un delizioso pallonetto.
La partita finisce così, 2-2. Il risultato in fin dei conti è giusto, e rispecchia alla perfezione l’andamento del match. Il primo tempo viene dominato dal Viking, che riesce a fare quel che vuole nel centrocampo avversario; il secondo tempo viene invece dominato dal Rosenborg (soprattutto gli ultimi trenta minuti). Un pareggio che non può non lasciare però l’amaro in bocca ai tifosi del Rosenborg, per come è arrivato. Il Viking, come negli anni passati, riesce a portare un punto a casa in una partita sulla carta molto complicata.