È cominciata ieri all’Aker Stadion, con la vittoria per 2-0 del Molde sul Vålerenga nell’anticipo della prima giornata, la nuova stagione del campionato norvegese. La Tippeligaen 2014 si presenta ai nastri di partenza con le rose delle squadre poco rinnovate da un mercato che è stato abbastanza “pigro” e attento più alle esigenze di bilancio che alle necessità tecniche degli allenatori (il caso più clamoroso è probabilmente quello dell’Aalesund che ha venduto ai cinesi del Guangzhou R&F il proprio uomo-simbolo, il bomber marocchino Abderazak Hamed-Allah per quasi quattro milioni di Euro, un fiume di soldi che è finito nelle casse del club senza al momento venire reinvestito in nessun acquisto di grande valore).
In virtù di quanto appena detto, gli opinionisti sono convinti che i rapporti di forza tra i team norvegesi, rispetto alla passata stagione, non cambieranno tantissimo. Soprattutto, si presume che, come nel 2013, la lotta per la vittoria finale sarà ancora una volta una sfida a due tra lo Strømsgodset campione in carica e il Rosenborg. L’unica differenza rispetto all’anno scorso è che sulla carta sembra più forte il Rosenborg della squadra campione in carica.
A Trondheim, infatti, non sono rimasti con le mani in mano. Il colpo di mercato in entrata più importante dell’inverno è stato fatto probabilmente proprio dal Rosenborg, che ha ingaggiato una vecchia conoscenza del calcio norvegese come Morten Gamst Pedersen, tornato in patria dopo quasi dieci anni al Blackburn e qualche mese ai turchi del Kardemir Karabükspor. È stato acquistato anche l’attaccante finlandese Riku Riski dall’Hønefoss, non un fuoriclasse ma un giocatore comunque assai interessante. Ma soprattutto nessun pezzo pregiato della passata stagione è stato ceduto per cui i vari Tore Reginiussen, Mikael Dorsin, Mikkel Diskerud, Tarik Elyounoussi, oltre alla triade danese composta Mike Jensen, Nicki Bille Nielsen e Tobias Mikkelsen, sono rimasti in bianconero, pronti a dare battaglia per i propri colori: se il Rosenborg dell’anno scorso non era male, quello di quest’anno pare ancora più forte.
I rivali dello Strømsgodset, invece, hanno perso pezzi in qua e là. Del resto, due pedine fondamentali per la vittoria della scorsa stagione come Ola Kamara e Abdisalam Ibrahim erano arrivati solo in prestito e sono dovuti tornare alle rispettive case madri (il primo è tornato agli austriaci del Ried, il secondo al Manchester City dal quale però è partito verso la Grecia, ed ora difende i colori dell’Ergotelis). È stato ceduto anche, ma stavolta per un bel po’ di denaro (più di due milioni di euro), Stefan Johansen, che è stato ingaggiato dal Celtic Glasgow. A fronte di queste cessioni non del tutto irrilevanti, la squadra guidata da Ronny Deila (lo vediamo in una foto scattata durante il ritiro in Spagna; anche lui è stato al centro di voci di mercato, ma rimasto poi sulla panchina del Godset) ha puntato su alcune scommesse che magari porteranno grandi risultati ma che per ora sono solo delle incognite, anche se su di esse c’è molta fiducia: si tratta del diciannovenne danese Patrick Olsen (dall’Inter) e del ventiduenne portoghese di origini brasiliane Francisco Júnior (dall’Everton), entrambi centrocampisti.
Per il resto, non c’è molto da segnalare, se non che c’è molta curiosità nei confronti del Molde, squadra campione del 2012 e protagonista nel 2013 di una stagione schizofrenica (partenza pessima, finale sugli scudi). È difficile in questo momento capire cosa sia in grado di combinare il Molde quest’anno: sembra avere i numeri per fare bene ma molte cose sono cambiate dall’anno scorso, quindi al momento pare accreditata della possibilità di recitare ancora il ruolo della mina vagante. Partito verso Cardiff l’allenatore-simbolo delle ultime stagioni, Ole Gunnar Solskjær, il quale ha ben pensato di portarsi in Galles pure Mats Möller Daehli e Jo Inge Berget (sembra abbia fatto di tutto per prendere pure il portiere Ørjan Håskjold Nyland, ma si è dovuto arrendere), al suo posto è arrivato Tor Ole Skullerud, l’artefice dell’exploit della Norvegia Under 21 degli Europei in Israele (proprio con Nyland tra i pali). In entrata, pochi ma buoni gli arrivi del promettente Mohamed Elyounoussi dal Sarpsborg 08 (del quale era una pedina fondamentale) e dell’islandese Björn Sigurdarson, in prestito dal Wolverhampton (una curiosità a proposito di islandesi: il Viking da sempre punta forte sui giocatori che vengono dall’isola dell’Atlantico – qui ha giocato in passato anche Birkir Bjarnason, oggi alla Samp – e quest’anno ha fatto le cose in grande, portando addirittura a cinque i giocatori in squadra nati in Islanda!)
Il Brann perde Bård Finne (che passa al Colonia) e Martin Pusic (che si accasa all’Esbjerg) ma ingaggia l’evergreen Vadim Demidov, giramondo che era finito all’Anzhi prima che la squadra russa iniziasse una pesante dismissione, mentre il già non irresistibile Vålerenga cede pure Torgeir Börven (al Twente). Per il resto, tra le squadre più deboli ci si aspetta qualche sorpresa dalla neopromossa Bodø/Glimt, che l’anno scorso ha letteralmente ucciso il campionato di Adeccoligaen e che ha ulteriormente rinforzato la rosa con l’acquisto di peso di Trond Olsen dal Viking.
1° giornata
28/3: Molde – Vålerenga
29/3: Haugesund – Lillestrøm
Rosenborg – Viking
30/3: Sarpsborg 08 – Brann
Bodø/Glimt – Aalesund
Sandnes Ulf – Odd
Stabæk – Sogndal
Strømsgodset – Start
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