BORUSSIA DORTMUND-SCHALKE 0-0 – Nessun gol al Westfalen Stadion. Ma le emozioni non sono certo mancate. E’ stato un bel “Ruhr-Derby“, giocato a grande intensità in campo e sugli spalti, dove le due tifoserie hanno sostenuto in maniera incessante i propri beniamini. Il Borussia, come era logico attendersi alla vigilia, ha cercato con maggior determinazione i tre punti, creando un numero maggiore di palle-gol e costringendo, specie nel secondo tempo, i Knappen sulla difensiva. Lo Schalke, tuttavia, è piaciuto in avvio di partita, dove ha creato almeno un paio di nitide palle-gol e si è fatto preferire ai locali. Ma se Keller torna a Gelsenkirchen con un punto preziosissimo, che forse lo riabiliterà agli occhi dei propri tifosi, il merito è principalmente, se non esclusivamente, di un uomo: l’estremo difensore, Ralf Fährmann.
PRIMO TEMPO – In avvio, il BvB tiene in mano il pallino del gioco, ma è lo Schalke, al quarto minuto, a sfiorare il gol del vantaggio con Huntelaar, che calcia alto sopra la traversa da buona posizione. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere. Passano centoventi secondi e Lewandowski, ben servito da Reus, stacca ottimamente di testa ma non indirizza bene la sfera, che esce abbondantemente a lato della porta difesa da Fährmann. Lo Schalke si fa preferire. All’ottavo, tiro di Goretzka e ottima risposta di Weidenfeller, che sporca i guantoni per la prima volta nel match, mentre otto minuti più tardi lo stesso ex giocatore del Bochum non raggiunge un cross di Draxler e la palla termina sul fondo. Il Borussia, un minuto più tardi, sfiora il vantaggio: cross di Reus per lo stacco di testa di Kehl, bravo nella preparazione, meno nella mira; la palla esce fuori di poco. La gara resta viva, ma passano ben dieci minuti per assistere ad un’altra palla-gol, che, ancora una volta, vede protagonisti i padroni di casa, il tiro di Mkhitaryan, però, viene deviato in angolo da Fährmann. Qualche giro di lancette ed è nuovamente la squadra di Klopp a sfiorare il vantaggio con Reus, autore di un destro al volo che esce di pochissimi centimetri a Fährmann battuto. Nel finale di frazione, Reus è nuovamente protagonista, ma il portiere ospite si supera e respinge efficacemente una velenosa conclusione ad incrociare sul secondo palo.
SECONDO TEMPO – L’avvio di ripresa ricalca, in pieno, il finale di primo tempo: BvB all’arrembaggio, Knappen costretti a rintanarsi nella propria metà campo. Dopo solo un minuto, Reus – con un bel colpo di testa – impegna Fährmann in un difficile intervento. Al cinquantesimo, Reus crossa in area, Sokratis stacca bene di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Non c’è tregua. Quattro giri di lancette e sono ancora gli uomini di Klopp, con una tambureggiante azione sulla fascia sinistra, a creare il panico nella retroguardia dei Knappen, la conclusione di Durm, però, non è precisa e si perde abbondantemente a lato della porta avversaria. Lo Schalke, dopo aver subito per un quarto d’ora la buona lena del Borussia, si rifà vivo al cinquantottesimo: punizione di Draxler dalla destra, Neustadter – mollato dai disattenti difensori locali – stacca indisturbato all’interno dell’area piccola ma non riesce ad angolare bene la traiettoria; per Weidenfeller è un gioco da ragazzi acciuffare la sfera. La partita perde un po’ d’intensità, e per dieci minuti abbondanti non regala occasioni da gol. Ma è solo “la calma, prima della tempesta”. E la tempesta, in questo caso, è rappresentata dalla squadra di Klopp, che si rende protagonista di un finale da “assalto all’arma bianca”. Al sessantottesimo, Lewa, al termine di una bella triangolazione con Mkhitaryan, prova a dribblare Fährmann, ma il portiere ospite è bravissimo a bloccare il polacco con un efficace (e pulito) intervento di piede. Solo tre giri di lancette ed è ancora il numero uno dei Knappen a superarsi su un colpo di testa da distanza ravvicinata di Reus. Lo Schalke soffre: il Borussia vuole i tre punti e non dà un attimo di tregua agli odiati cugini. Minuto settantatré, splendida combinazione fra Mkhitaryan e Grosskreutz e conclusione in corsa dell’armeno, ad incrociare il secondo palo, che termina fuori di un non nulla. Il primo (e unico) squillo degli ospiti nella ripresa accorre ad un quarto d’ora dal termine con Boateng, autore di un ficcante destro sul primo palo che costringe Weidenfeller ad una non semplice deviazione in corner. L’ultima emozione, all’ottantesimo, la regala Reus che, contrastato da Annan, cade in area di rigore; l’arbitro, però, non ravvisa gli estremi per concedere il penalty. Le squadre, decisamente provate da un match disputato ad elevata intensità, giocano gli ultimi dieci minuti al piccolo trotto. Finisce 0-0. E, classifica alla mano, può andare bene così ad entrambe.