A rischio il prossimo futuro del mercato tra Italia e Argentina

A rischio il prossimo futuro del mercato tra Italia e Argentina

La crisi argentina mette paura. E non solo a livello economico, monetario e sociale, ma anche a livello sportivo e calcistico. Non sarà certo la crisi del 2001 quella che aveva portato al fallimento dello stato sudamericano ma questa sta ancora peggiorando e spaventa l’economia mondiale ed il nostro calcio, ecco perché. Con questa crisi economica i numerosissimi affari conclusi tra i due paesi potrebbero ridursi di molto. Il circuito economico che coinvolge giocatori, società, agenti e tutto il mondo del calcio sarebbero in drastica diminuzione. Segnali che sono già arrivati forti e chiari da alcuni club di spessore del futbol argentino. La crisi del Colon, quella dell’Independiente, i guai dell’All Boys, la figuraccia e il rischio bancarotta del River Plate. Giocatori che fuggono, che si lamentano, che scioperano per il mancato pagamento o per i pagamenti molto arretrati degli stipendi. Ma anche rischi di fallimenti e di sanzioni gravi , sia economiche che sportive (come successo nel torneo Inicial al Colon) per mancati pagamenti di giocatori in fasi di compra-vendite. Memori delle passate brutte vicende che hanno legato i due paesi nel mondo del calcio, come il gonfiaggio dei cartellini di calciatori sconosciuti e diventati fenomeni, lo scandalo dei passaporti falsi e l’atteggiamento negativo degli intermediari che hanno gettato fango sul movimento calcistico dei due paesi. La crisi sta mettendo in seria difficoltà alcune società della Primera Division e delle serie minori, come detto, materializzatasi nel ritardo degli stipendi ma anche dei pagamenti dei giocatori, interessando affari imbastiti con squadre della nostra serie A e serie B. L’esempio più grave e che potrebbe scatenare una serie a catena di eventi simili, è quello che riguarda il contenzioso aperto tra Novara e Boca Juniors per il trasferimento in argentina del bomber Gigliotti. Il Boca infatti deve ancora dare ai piemontesi ben 1,2 milioni di euro e visto che ormai è già passato tantissimo tempo, anzi troppo ormai, sembra che il Novara voglia ricorrere all’appello alla Fifa. Sembra che la pazienza sia finita in Piemonte, infatti il Novara sarebbe davvero deciso a farsi restituire i soldi in ogni modo. Una mossa molto importante e grave per le conseguenze che potrebbe scatenare tra altre società e nel circolo vizioso legato ai due mercati, con conseguenze gravi per il Boca Juniors, che potrebbe incorrere in sanzioni economiche ed in penalizzazioni, oltre alla figuraccia che farebbe a livello mondiale.