Anzhi-Az Alkmaar 0-0, qualificazione meritata per l’undici di Advocaat

E’ l‘Az Alkmaar la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale di Europa League: gli olandesi passano difendendo senza alcun problema l’1-0 conquistato all’andata contro l’Anzhi, rimediando uno 0-0 che può ritenersi anche stretto per gli uomini di Advocaat. Davvero poca cosa l’undici di Gadziev che, terminata la distrazione europea, avrà ora nove giornate in campionato per evitare una clamorosa retrocessione in seconda divisione: l’Anzhi è ultimo, a -5 dal Tom Tomsk terzultimo, posizione che garantirebbe i play-out. Ci sarà da soffrire.

Advocaat, squalificato e di ritorno in Russia dopo le avventure sulle panchine dello Zenit e della nazionale, aveva cercato di mantenere alta la concentrazione alla vigilia: “L’ultimo posto in campionato non è veritiero, l’Anzhi è squadra di livello”. Parole smentite da novanta minuti obrobriosi della squadra di Makhachkala, che pure veniva da due risultati utili in Premier Liga (1-0 al Rubin, prima vittoria stagionale e 2-2 agguantato al 95′ sul campo dello Spartak). L’Az ha controllato ritmi e possesso palla, abbassando il baricentro soltanto negli ultimi dieci minuti quando i russi hanno provato il classico schema “palla lunga e pedalare).

Difficile spiegare i primi 45 minuti, insulsi e insoliti per partite di questo livello, a questo punto della stagione. Con l’Az chiamato a non subire gol e l’Anzhi incapace di mettere in fila due passaggi consecutivi (terreno dell’Anzhi Arena come spesso accade indecente) sono due le occasioni degne di nota: palo di Gudelj su punizione conquistata da Poulsen dopo la mezz’ora, e un goffo tentativo di girata firmato Bukharov. E’ il freddo, insomma, a farla da padrone.

Più movimentata la ripresa, per merito degli ospiti che sfiorano il gol del vantaggio, e della qualificazione, per tre volte nel primo quarto d’ora: prima un tiro a giro di Aron Johansson sul quale vola Kerzhakov, poi il destro da buona posizione – ciabattato – dell’altro Johansson (Matias), infine un altro grande intervento di Kerzhakov sul diagonale di Berghuis. Eschenko e Serderovo sono le mosse di Gadziev per dare più brio all’azione d’attacco, tentativo riuscito a metà. L’Anzhi prova a spingere, sì, ma senza particolare criterio, affidandosi alla sorte e a una serie di azioni confuse sbrogliate sempre con sicurezza dalla difesa olandese. L’Az, poi, grazia ancora gli avversari al 69′: Poulsen ruba l’ennesimo pallone di una buona prestazione e dà il via a un 3 contro 2 che smarca Berghuis. L’ex VVV controlla male e spreca calciando a lato, la qualificazione resta in bilico. Poco male, gli ultimi minuti sono sì sofferti, ma i pericoli dalle parti di Alvarado non arrivano praticamente mai. Anzi, Berghuis, al 93′, non tira a porta vuota da centrocampo, preferendo avanzare e provocando l’espulsione di Mkrtchyan. Qualificazione meritata per l‘Az di Advocaat, al secondo quarto di finale in Europa League negli ultimi tre anni.

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