Chelsea-Galatasaray 2-0- Mou non subisce tiri manci…ni: sognare la Champions non è più un Hazzard

CHELSEA-GALATASARAY 2-0 – Non c’è stata partita. Chi, alla vigilia, si era illuso di poter assistere ad un match equilibrato, forte della buona prova fornita dai turchi nel match d’andata, si è dovuto ricredere: è stato un dominio Blues. Mourinho è stato bravo a mettere in campo una squadra solida, equilibrata ed estremamente pericolosa in fase offensiva, con il terzetto di trequartisti Willian-Oscar-Hazard sugli scudi. Mancini, dal canto suo, ha provato a mettere in difficoltà il Chelsea con Sneijder a supporto della coppia d’attacco Yilmaz-Drogba, in un 4-3-1-2 che, spesso, si è trasformato in un 4-3-3, con Sneijder largo a sinistra, Drogba punta centrale e Yilmaz a destra. Ma la differenza tecnica fra i componenti delle due squadre è parsa, a tratti, a dir poco imbarazzante. Da sottolineare anche l’ottima prova fornita dalla coppia centrale difensiva Cahill-Terry, impeccabile dietro ed efficaci in fase offensiva.

PRIMO TEMPO –  Nel pre-partita, scatto il momento del “nostalgia”: Drogba, per la prima volta avversario del Chelsea a Stamford Bridge, viene accolto con canti e striscioni in suo onore, oltre a ricevere – visibilmente commosso – un premio in suo onore. Archiviato il momento “commozione”, è tempo di darsi battaglia. Pronti, via e il Chelsea, dopo solo quattro giri di lancette, sblocca il match grazie a Eto’o, che riceve palla – in posizione regolare – da Oscar e batte un imperfetto Muslera. La squadra di Mancini prova a reagire, ma sono sempre i londinesi ad aver in mano il pallino del gioco. Al dodicesimo, Eto’o è bravissimo a saltare Chedjou, ma non è altrettanto efficace nello scarico verso Oscar e l’azione pericolosa svanisce. Il Galatasaray, dopo solo centoventi secondi, reclama un calcio di rigore per un fallo di mano di Cahill, l’arbitro, però, non ravvede (giustamente) gli estremi per concedere il penalty. Primo squillo di Drogba al sedicesimo, la girata dell’ivoriano, però, termina abbondantemente alta sopra la traversa. Tre minuti dopo, primo squillo anche di Felipe Melo, che stende da dietro Willian e si becca un sacrosanto cartellino giallo. Al ventitreesimo, splendida combinazione palla a terra in velocità fra Hazard e Oscar, la palla giunge poi a Lampard, che calcia alto sopra la traversa. Il Chelsea, trascinato da un superbo Hazard, domina la scena, mentre un Mancini particolarmente nervoso e deluso prova a scuotere i suoi, Ma è sempre la squadra di casa a rendersi maggiormente pericolosa e a sfiorare il gol del raddoppio con Terry, autore di un sinistro al volo che, per poco, non inquadra lo specchio della porta. Al trentottesimo, splendida combinazione Oscar-Eto’o-Willian e conclusione finale di quest’ultimo neutralizzata da un attento Muslera. Il raddoppio è nell’aria, e, puntuale, giunge a tre minuti dall’intervallo: angolo di Lampard, colpo di testa di Terry e miracolo di Muslera, che nulla può, però, sulla ribattuta a botta sicura di Cahill.

SECONDO TEMPO – Lo spartito non cambia in avvio di ripresa: Chelsea dominante, Galatasaray inesistente. Gli uomini di Mou sfiorano la terza marcatura per ben due volte nel ristretto spazio di tre minuti, prima con Oscar (tiro respinto da un difensore avversario) e poi con Willian, che scocca un potente destro su cui si oppone efficacemente un attento Muslera. Mancini prova a scuotere i suoi: fuori un disastroso Yilmaz (lontano parente del giocatore ammirato lo scorso anno), dentro Umut Bulut. Passa solo un minuto e il neo-entrato, posizionato all’interno dell’area di rigore, non aggancia un delizioso cross di Sneijder. Due giri di lancette ed è nuovamente Chelsea: Hazard salta Ebouè, entra in area ed effettua una conclusione che non inquadra lo specchio della porta. I Blues si rilassano, ma il Gala non approfitta di un Chelsea ormai pago. Al sessantesettesimo, Oscar la mette in mezzo per Lampard, che effettua un colpo di testa potente (ma centrale) che non impensierisce Muslera. Il Galatasaray gioca male, mentre i suoi tifosi sono semplicemente fantastici, tanto da meritarsi gli applausi del pubblico di Stamford Bridge. I padroni di casa dominano nel palleggio ma non creano grandi palle-gol fino a cinque minuti dal termine, quando Muslera si supera su una conclusione velenosa dell’onnipresente Hazard, migliore in campo dei Blues nonostante non metta il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Dopo quattro minuti di (inutile) recupero, il direttore di gara tedesco, Brych, decreta la fine del match. E il post-partita è la fotocopia di quanto avvenuto nel pre-partita, con Drogba portato in trionfo dai tifosi presenti sugli spalti di Stamford Bridge. “Capire tu non puoi, tu chiamale su vuoi, emozioni”