Coppa di Lega scozzese: l’Aberdeen trionfa dopo diciotto lunghi anni

ABERDEEN-INVERNESS 4-2 (dopo i calci di rigore) –  Chi si aspettava un’altra sorpresa in stile Kilmarnock o St.Mirren, è stato deluso: il piccolo Inverness, alla prima finale in una manifestazione importante, non ha fatto sua la Coppa di Lega scozzese. La squadra di Hughes, al termine di una battaglia che si è protratta fino ai calci di rigore, ha dovuto cedere il passo al più famoso Aberdeen, finalmente “campione” dopo diciotto lunghi anni. Ai punti, la vittoria dei Dons è stata meritata, grazie ad un primo tempo per lunghi tratti dominato ed un ultimo quarto d’ora dei tempi regolamentari da assalto all’arma bianca. Anche il computo delle occasioni create pende a favore dell’Aberdeen, più volte vicino a sbloccare l’incontro. I Caley Jags, però, non si sono certo fatti disprezzare. E con una dose di fortuna maggiore, potevano portare a casa il loro primo storico trofeo. L’albo d’oro, però, consacra l’Aberdeen, che vince la sua sesta Coppa di Lega scozzese.

PRIMO TEMPO – La partita si disputa, in campo neutro, al Celtic Park, ma sembra di giocare in casa dell’Aberdeen, trascinato dal folto numero di supporters presente sugli spalti. Il ritmo della partita è intenso e gradevole sin dalla prime battute. Al quarto, l’esterno sinistro dell’Aberdeen, Hayes, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio; al suo posto, entra Smith. Passa un minuto e l’Aberdeen crea la prima occasione da gol: sponda volante di Rooney per McGinn, che calcia male in controbalzo e non inquadra lo specchio della porta. L’Inverness reagisce. Ottavo minuto, Draper si inserisce in area di rigore e mette in mezzo, Anderson è bravissimo ad anticipare McKay e a mettere la sfera in corner. Il ritmo è forsennato. Quattro giri di lancette ed è nuovamente l’Aberdeen a mettere in apprensione la retroguardia dell’Inverness, il colpo di testa di Smith, però, non inquadra lo specchio della porta. I Dons giocano meglio e costringono i Caley Jags sulla difensiva. Al ventitreesimo, altra grande occasione  per la squadra di McInnes: al termine di un’azione concitata, Anderson sferra un destro a botta sicura in piena area rigore che si stampa sul palo e poi, con un provvidenziale salvataggio di piatto destro, viene respinta sulla linea di porta dal centrocampista Foran, Dal susseguente corner, Anderson spizza di testa, Rooney arriva in estirada sulla sfera, ma la conclusione non inquadra lo specchio della porta. L’Inverness si difende come meglio può, l’Aberdeen continua a tenere in mano il pallino del gioco. Al trentacinquesimo, i Dons reclamano un calcio di rigore per un presunto fallo di Meekings su Ronney, l’arbitro, però, non ravvede (giustamente) gli estremi per decretare il penalty. L’ultima emozione del primo tempo è ancora della squadra in tenuta rossa, la conclusione di Robson, giunta al termine di un ottimo spunto personale dello stesso numero quindici, termina abbondantemente a lato.

SECONDO TEMPO – Se il primo tempo è stato nettamente appannaggio dei Dons, l’avvio di ripresa è di marca Caley Jags. Dopo solo cinque minuti, Vincent s’invola verso l’area avversaria, ma Anderson (decisamente fra i migliori dell’Aberdeen) blocca il centrocampista inglese con un provvidenziale intervento in scivolata. La pressione degli uomini di Hughes è costante. Passano dieci minuti ed è McKay a mettere i brividi ai tifosi Dons, Langfield, però, è bravo a respingere la punizione del calciatore nord irlandese. Dopo un quarto d’ora di spumeggiante Inverness, la gara cala momentaneamente d’intensità, per poi riaccendersi nell’ultimo quarto d’ora finale. Al settantasettesimo, Aberdeen vicinissimo al vantaggio: Brill respinge difettosamente un tiro di Flood dalla grande distanza, Rooney prova ad avventarsi sulla sfera ma viene anticipato da Meekings, che batte sul tempo l’irlandese e con un colpo di testa  mette in angolo. Aberdeen nuovamente pericoloso dopo solo trecento secondi, ma Brill, stavolta, è bravissimo a deviare il tiro di Robson in angolo. I Caley Jags, dopo aver subito il ritorno dei Dons, tornano a farsi pericolosi all’ottantaseiesimo con Foran, autore di un colpo di testa che si perde alto sopra la traversa. L’ultima palla-gol dei tempi regolamentari occorre all’Aberdeen con McGinn, bravissimo a liberarsi al tiro ma non altrettanto abile nell’esecuzione dello stesso; la palla termina abbondantemente a lato della porta difesa da Brill. Nessun gol alla fine dei novanta minuti: si va ai tempi supplementari.

EXTRA-TIME E RIGORI – Nonostante novanta minuti particolarmente intensi, le due squadre si danno battaglia anche nei tempi supplementari. Al novantacinquesimo, McGinn è ancora protagonista di un bello spunto personale che, come avvenuto al termine dei tempi regolamentari, non fa sporcare i guantoni a Brill. Nei minuti successivi, Robson, per l’Aberdeen, e Tansey, per l’Inverness, non sfruttano a dovere due calci di punizione da posizione decisamente invitante. Nel finale di primo tempo supplementare, grande chance per l’Inverness con Doran, autore di un velenoso destro che costringe Langfield ad una difficilissima deviazione in corner. La seconda frazione dell’extra-time non riserva particolari emozioni: si va ai calci di rigore. L’Inverness sbaglia i primi due penalty, mentre l’Aberdeen è infallibile dagli undici metri: i Dons, dopo una dieta lunga diciotto anni, vincono finalmente un trofeo. Che la festa abbia inizio.

TABELLINO 

Aberdeen: Langfield, Logan, Anderson, Reynolds, Considine (Vernon), Robson, Jack, Flood, Hayes (Smith; Low), McGinn, Rooney.

Inverness CT: Brill, Raven, Devine, Meekings, Shinnie, Watkins (Ross), Draper, Tansey, Vincent (Doran), Foran (Christie), McKay.