Le statistiche direbbero Augsburg. Ai punti vincerebbero i bavaresi. Ma il calcio, fortunatamente, è intriso di magia e imprevedibilità, elementi nei quali la ragione umana non può infiltrarsi. È questa la causa della sconfitta dell’Augsburg e della vittoria dello Schalke.
L’Augsburg mette la freccia già dopo cinque minuti e comincia il suo assedio alla porta di Fährmann, invano.
La rete la mette a segno T.Werner. Decisivo nella circostanza l’errore del disattento Kolašinac. Halil Altintop e Bobadilla peccano in precisione e sparano le loro cartucce o fuori dallo specchio della porta o addosso al portiere avversario.
Alla prima occasione si manifesta puntuale la punizione divina, ennesima conferma della legge non scritta più conosciuta nel mondo del calcio: la cosiddetta “gol sbagliato, gol subito”. Huntelaar fredda i locali e, alla fine della prima frazione di gioco, ristabilisce la parità.
Il pareggio dei Knappen non cambia il copione della partita: l’Augsburg si riarma e riparte all’attacco, alla ricerca di un meritato trionfo. Durante la tempesta bavarese in area dello Schalke, il Cacciatore, Klaas-Jan Huntelaar riesce ad afferrare uno dei fulmini e a sferrarlo contro i rivali. Kolašinac, imbeccato da Draxler, sfonda sulla sinistra, cross per il capitano biancoblu e gol. Augsburg stordito, k.o.
L’Augsburg, per ora, ancora sesti in classifica interrompono bruscamente il loro cammino verso un piazzamento europeo ma la gran prestazione offerta quest’oggi non dovrebbe far preoccupare l’ambiente dei bavaresi. Lo Schalke, più cinico che mai, agguanta la terza piazza sorpassando il Leverkusen che domani pomeriggio se la vedrà con l’imbattibile Bayern di Pep Guardiola. Praticamente, il terzo posto è oramai una realtà.