THEO JANSSEN ADDIO AL CALCIO RITIRO – In un’epoca in cui la vita professionale dei calciatori si è allungata notevolmente, la notizia di un ritiro dall’attività agonistica a soli trentadue anni fa sensazione. Theo Janssen, però, non ce l’ha fatta. E così, a trentatré anni non ancora compiuti, il calciatore del Vitesse ha dovuto appendere le scarpe al chiodo. Fatale l’infortunio patito, lo scorso ottobre, nel match casalingo contro il Feyenoord, quando fu costretto ad abbandonare il terreno di gioco prima del triplice fischio. Il responso degli esami fu drammaticamente perentorio: rottura del legamento crociato del ginocchio destro, stagione finita. Nessuno, all’epoca, poteva immaginare quello che è accaduto oggi: Theo, dopo aver riflettuto attentamente, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo.Nel suo futuro, un ruolo da osservatore/allenatore del settore giovanile, incarico per il quale lo stesso Janssen si è dichiarato particolarmente portato.
Dopo dieci anni passati al Vitesse, intervallati da una brevissima esperienza in prestito al Genk, Theo passò al Twente dove vinse – da assoluto protagonista – una Eredivisie e una Supercoppa olandese, in una squadra che si fregiò della presenza di altri ottimi giocatori come Douglas, Nkufo, Bryan Ruiz e Kenneth Perez. Conclusa l’esperienza nella squadra di Enschede, Theo si trasferì all’Ajax, dove vinse un’altra Eredivisie ma non riuscì a ritagliarsi un ruolo da protagonista, tanto che chiese (e ottenne) di essere ceduto al Vitesse a fine stagione. La scorsa annata, l’ultima da titolare della sua carriera, fu uno degli assoluti protagonisti dell’ottima stagione dei gialloneri, che, trascinati da un immenso Bony, lottarono a lungo per il vertice della classifica. Nel suo Palmarès, un titolo di miglior giocatore olandese dell’anno (2010/2011) e cinque presenze con la maglia della nazionale maggiore, dove debuttò, nel lontano 2006, durante la gestione Van Basten.