Dolorosa, dolorosissima la sconfitta dell‘Atletico Madrid a Pamplona, contro l’Osasuna. Perché è la seconda di fila in trasferta in campionato, ancora contro un avversario che lotta per non retrocedere. Perché Simeone per una volta sbaglia tutto, compresa la scelta di lasciare fuori Arda Turan, Miranda e Koke per preservarli dal rischio squalifica in vista del derby di domenica prossima. Perché un 3-0 così, contro l’Osasuna, fa male a prescindere. Perché, complice anche il k.o. del Barcellona contro la Real Sociedad, ora l’unico leader della Liga è il Real Madrid a +3 su colchoneros e blaugrana. Perché la favola dell’Atletico Madrid tritatutto sembra quasi al capolinea. E risvegliarsi da un sogno così bello è sempre spiacevole.
Il miglior Osasuna della stagione (i navarri salgono ora a 29 punti, a +7 dal Valladolid terzultimo) chiude la contesa nei primi 45 minuti: 3-0 all’intervallo, qualcosa di inimmaginabile alla vigilia. Dopo sei minuti arriva l’1-0: corner dalla sinistra, Courtois non esce ostacolato irregolarmente da Oriol Riera e Cejudo ne approfitta per calciare al volo e siglare il vantaggio. Quindici minuti e due occasioni dopo, il raddoppio: è Armenteros, uno dei “big” tra le piccole di Spagna a battere Courtois con un meraviglioso sinistro dal limite. Il 3-0 arriva al 41′: il canterano Roberto Torres insacca di testa dopo una grande azione sulla sinistra. Non è fantascienza, per la prima volta l’Atletico incassa tre gol in una partita di campionato, arrivano in 45 minuti contro l’Osasuna.
Koke e Arda Turan (disastrosi Diego e Adrian schierati al loro posto) non cambiano l’andazzo nella ripresa; gli ospiti quasi non si affacciano dalle parti di Andres Fernandez e, anzi, rischiano il 4-0 dopo un contropiede chiuso male da Cejudo, L’acrobazia di Raul Garcia, il colpo di testa di Alderweireld, l’occasione mancata da Diego Costa non possono consolare Simeone; né il fatto che non ci saranno squalificati domenica al Calderon contro il Real Madrid. Un altro Atletico, quello sì che dovrà esserci.