EUROPA LEAGUE LAZIO-LUDOGORETS – La sconfitta di Catania pesa sulle spalle della Lazio, l’Europa League come spesso è accaduto nei mesi scorsi sarebbe l’occasione per dimenticare le amarezze del campionato, Reja sceglie il 3-4-3, al fianco di Klose piazza Anderson e Keita, protagonista di ottime prestazioni europee. Il Ludogorets è un avversario da prendere con le molle, ma il rigore che ottiene in avvio di gara sembra davvero generoso. Il braccio di Cana è attaccato al corpo, l’unico modo per non toccare la sfera sul cross che arriva dalla destra sarebbe tagliarlo. Zwayer non ha dubbi e indica il dischetto, sulla palla va Dyakov. Il centrocampista vuol fare il fenomeno e se ne esce con un cucchiaio fiacchissimo, Berisha resta in piedi e lo umilia in diretta tv. Fase iniziale dal ritmo piacevole, merito del gran pressing dei bulgari che vanno ad aggredire i difensori avversari appena escono, le cose migliori i biancocelesti li fanno sulla sinistra dove Keita sa rendersi pericoloso.
Sulle corsie la Lazio lavora bene, bene anche Anderson tra le linee, Reja chiede a Cavanda e Lulic di supportare la manovra ma i due fluidificanti sono spesso impegnati in copertura. Arrivati a metà del secondo tempo il Ludogorets legge la gara e capisce la necessità di abbassare il ritmo, ma quando c’è spazio attacca a pieno organico. Tra i più attivi nelle fila degli ospiti c’è sicuramente Marcelinho, uno col tiro sempre in canna, la sua conclusione da fuori al minuto 34 è pitturata alla perfezione, solo la traversa salva Berisha. Anche i capitolini vanno alla conclusione, calcio piazzato di Biglia, la mira è perfetta ma manca la potenza e il volo di Stojanov è un gentile omaggio per i fotografi presenti. Sul finale di primo tempo ancora un brivido per la Lazio, Aleksandrov mette fuori di poco con un desto al volo dal limite. Il Ludo va spesso e volentieri alla conclusione dalla distanza, scelta che si rivela azzeccata al 45′ quando Bezjak lascia partire una legnata che infila Berisha, non irreprensibile in questo caso. Domani è il compleanno dell’attaccante sloveno, non poteva festeggiare meglio. Il primo tempo di Lazio-Ludogorets si chiude con i bulgari meritatamente in vantaggio, capitolini positivi nella prima mezz’ora e sulle corsie ci buon gioco ma non sono state sfruttate con convinzione.
Lazio che spinge subito al ritorno in campo, dopo quattro minuti Anderson si rende pericoloso e a Stojanov serve l’aiuto del palo per cavarsela. La pressione biancoceleste porta al secondo penalty del match, ancora l’ex Santos (vivacissimo nella ripresa) semina scompiglio nel cuore della difesa, Minev lo mette e a terra. Sulla sfera si presenta proprio il brasiliano, palla calciata sulla destra e Stojanov è molto bravo a dire no, vigile pure sulla ribattuta di Lulic. A proposito di tiri dagli undici metri, ricordate lo scavetto di Dyakov? Il centrocampista stasera è in vena di stupidaggini, l’entrataccia su Biglia gli costa il secondo giallo e la doccia anticipata. Girandola di cambi, Reja vorrebbe stringere i tempi ma la superiorità numerica non produce occasioni da sottolineare, il gioco è a malapena passabile. Kakuta, subentrato al non pervenuto Lulic ha voglia e scalda le mani a Stojanov. Al 73′ svanisce l’unica nota lieta per i biancocelesti, la superiorità numerica, Cavanda si fa buttare fuori per un calcione totalmente inutile lungo l’out.
La migliore occasione per pareggiare fino a qui, rigore a parte, la Lazio ce l’ha al minuto 77, Klose pesca Candreva in posizione ottimale per battere a rete, Espinho respinge sulla linea il tiro a botta sicura. Nei minuti finali i capitolini tambureggiano in cerca del pari e lo meriterebbero pure, allo scadere solo una prodezza di Stojanov nega a Candreva la gioia del gol al termine di un contropiede da manuale. Merita un ottimo voto il portiere degli ospiti, stasera ha parato tutto il parabile. Squillo del Ludogorets con Minev, che tiene fede al suo nome ed esplode una bomba che si perde di poco a fianco dello specchio. Lazio-Ludogorets finisce così, una sconfitta interna per il club romano e ora serve una partita di livello a Sofia per proseguire il cammino europeo. I bulgari comunque sono battibili, si è visto a sprazzi stasera soprattutto nei minuti conclusivi. Fischi dell’Olimpico, meritati per l’ennesima prova disputata senza la giusta autorità, comunque il passaggio è ancora possibile.