FA CUP ARSENAL LIVERPOOL – Arsenal-Liverpool, è la tredicesima volta in FA Cup, un incontro ricco di fascino, oggi più che mai. I Gunners vogliono lasciarsi alla spalle la tremenda batosta di due settimane fa (clicca qui per la cronaca) che ha fermato una corsa che fino a quel momento sembrava inarrestabile. Rodgers arriva a questa gara col sorriso, forte di sette risultati utili consecutivi in Premier, sa di poter dire la sua su tutti i fronti senza l’onore di dover vincere a tutti i costi. Serena, pure troppo, la vigilia di gara di Giroud che si è intrattenuto con un’avvenente ragazza e ha dovuto chiedere scusa a tutti. Moglie compresa. Tacciono i tifosi prima della gara, anche l’Emirates ricorda Sir Tom Finney come tutti gli altri campi di FA Cup. Il silenzio è rotto solo dagli applausi e dal coro “C’è solo un Tom Finney”.
Si comincia, Wenger manda in campo tanti muscoli affidando il compito di inventare al solo Ozil, dopo cento secondi il Liverpool è subito pericoloso. Sturridge, pescato da Gerrard, prende alle spalle i difensori ma non capitalizza, salva bene Fabianski. Si parte fortissimo, il tridente Sturridge-Sterling-Suarez supportato da Coutinho crea scompiglio nella retroguardia di casa, l’Arsenal ha le idee poco chiare. Ozil sola testa pensante, al minuto 11 serve al bacio Sanogo che non sa che fare e si impappina. I Gunners, anche se senza grande ordine, prendono campo con il passare dei minuti, Flanaghan si prende un giallo per fermare Monreal e sugli sviluppi della punizione seguente arriva il primo gol del match. Lo realizza Oxlade-Chamberlain dopo un’azione confusionaria.
La botta fa male ai Reds che ci mettono un po’ prima di riprendersi ma poi rialza il baricentro. Prima mezz’ora divertente, qualche errorino di troppo, tanti sprint dei velocisti e nessuna delle due squadre riesce a prendere il pallino del gioco, da questa situazione ovviamente traggono beneficio i Gunners. Ozil va a intermittenza, volano botte e Webb lascia giocare. Al 32′ Sterling semina il panico nell’area avversaria, con un po’ di malizia avrebbe pure potuto ottenere il penalty, la difesa sbroglia in qualche modo. Suarez predica troppo largo, si danna ma la difesa riesce a limitarlo, molto attento Koscielny, a tre dall’intervallo il Pistolero trova comunque il modo di farsi vedere. Lancio chilometrico dalle retrovie, Luis lo addomestica non si sa come e lascia partire un diagonale che esalta i riflessi di Fabianski.
Partita bellissima, Sanogo azzecca tutti i movimenti ma al momento di giocare la sfera fa vedere tutti i suoi limiti tecnici, quasi comico il modo nel quale cicca per due volte la conclusione prima della sosta. Elevato il ritmo, così come l’agonismo e serve tutta l’esperienza di Webb per tenere la partita sui giusti binari. Il primo tempo si chiude con i Gunners avanti di misura, i Reds hanno avuto le loro occasioni, clamorosa quella in avvio, ma tenere Suarez così lontano dalla porta significa fare un regalo agli avversari.
Webb ha ancora qualcosa da dire a Gerrard prima della ripresa del match, capitano dei Reds graziato dal fischietto in un paio d’occasioni nel primo tempo, Liverpool subito avanti e dopo trenta secondi il piedone di Fabianski deve opporsi a Suarez. Si pensa ad un assedio dei Reds e invece alla prima occasione l’Arsenal fa ancora male. Ozil non correrà tanto, ma gli basta alzare la testa per vedere Chamberlain largo, dalla destra arriva un cross basso millimetrico per Podolski. Grandissimo il taglio del tedesco, gol da far vedere ai ragazzini: il contropiede si fa così. La partita non risente del doppio vantaggio Gunner, Suarez al 54esimo ci prova con una volée che non trova fortuna, parte il tiro al bersaglio dei Reds. Podolski al 59esimo mette giù Suarez in area, Gerrard dal dischetto non perdona. Arsenal-Liverpool continua a regalare emozioni.
Rodgers dopo aver accorciato vuole il pareggio, via Cissokho e dentro Henderson con Flanagan che si sposta sulla sinistra e Sterling che va sull’altra fascia. Liverpool a trazione anteriore, c’è un altro contatto molto dubbio nell’area dell’Arsenal quando Oxlade-Chamberlain mette a terra Suarez. Il rigore sembra esserci ma Webb non è dello stesso avviso. Questo episodio non fa demordere l’uruguayano che continua a creare pericoli e prosegue la sfida personale con Fabianski, incredibile il quantitativo di conclusioni in porta del numero 7. In campo Cazorla, mezzo influenzato, esce Podolski e Wenger cerca di accorciare un po’ la squadra che in questa fase soffre troppo. Ritmo che resta indemoniato, al 74esimo Gerrard rischia ancora grosso, ennesima entrata dura ma Webb non accontenta il popolo dell’Emirates che urla “Off! Off!” (“Fuori! Fuori!”).
Wenger manda in campo altre forze fresche, Oxlade-Chamberlain ha dato tutto e viene sostituito da Gibbs, la pressione dei Reds è costante e pure Coutinho la sua chance ma il mancino non ha la forza necessaria per impensierire Fabianski. Liverpool vicinissimo al pareggio a quattro dal termine, Gerrard mette in area su punizione, Suarez di testa non trova lo specchio. Questa forse era l’occasione buona per pareggiare i conti, i Reds non avrebbero rubato niente ma a prescindere dal risultato si tratta di una partita da ricordare. Tre minuti di recupero, Fabianski vorrebbe passarli ad allacciarsi le scarpe ma Sturridge gli dà una mano e accelera l’operazione. Un siparietto divertente per chiudere una gara che lo è stata per tutti gli appassionati.
Vince l’Arsenal, che prosegue il proprio cammino in FA Cup, a testa non alta ma altissima esce il Liverpool. Gli uomini di Rodgers le hanno provate proprio tutte, un match così si può anche perdere. Da sottolineare, oltre allo spettacolo visto per novanta minuti, l’atteggiamento dei protagonisti dopo il triplice fischio. Abbracci e strette di mano al termine della battaglia, con Fabianski che rincuora Sturridge dopo averlo fermato. This is Football.