Monaco-PSG: una notte da Principi

MONACO-PSG . Cronaca (di parte) del big-match della Ligue 1.

 

Erano diversi anni che al Louis II non si vedeva il tutto esaurito. Andando a memoria, l’ultima volta che accadde in campionato fu, forse (potrei sbagliarmi), proprio un Monaco-PSG, prima giornata della Ligue 1 2008/2009, decisa da un goal della meteora monegasca Nimani. Ma questa volta, la partita aveva tutto un altro sapore: era la partita di cui si parlava da diversi mesi, lo scontro al vertice, un incontro che, finalmente, andava anche al di fuori dei confini francesi, con spettatori interessati in ogni parte del mondo.

 

L’attesa era ormai palpabile da diversi giorni: da lunedì pomeriggio non c’era più un biglietto disponibile e per una sera anche i bagarini potevano fare affari d’oro come ai tempi della grande cavalcata biancorossa nella Champions League 2003/2004. E ieri, il calendario sembrava essere tornato dieci anni indietro: già dal pomeriggio, in città si respirava calcio. Chi aveva la maglietta, chi una sciarpa, chi, lo vedevi dallo sguardo, non era un semplice turista per le vie del Principato di Monaco.

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La coda per entrare allo Stade Louis II era già sostanziosa a due ore dal calcio d’inizio. Pian piano iniziavano a riempirsi tutti i settori in ogni ordine di posto e la curva locale, che festeggiava i 20 anni degli Ultras Monaco (a proposito, buon compleanno!), iniziava a scaldarsi proprio come ai vecchi tempi. La lettura delle formazioni riservava qualche sorpresa: Raggi, quasi sempre positivo finora, trovava posto in panchina, sostiuito da Fabinho, mentre l’esclusione del giovane attaccante Martial dalla lista dei 18, provocava qualche malcontento (vista la vicinanza con la Liguria, potrei dire qualche “mugugno”) tra gli spettatori.

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Le squadre entravano in campo e la coreografia era degna di un big-match di Ligue 1. I primi minuti vedevano il PSG monopolizzare il gioco e trovare subito il goal con Pastore, di nuovo a segno dopo un’eternità. Il Monaco reagiva subito ma la palla sembrava non voler entrare. L’assenza di un attaccante di peso si faceva sentire, comunque la prestazione dei monegaschi era più che convincente. Certo, rimaneva la paura di prendere un secondo goal, tuttavia Ibrahimovic non sembrava in gran serata. Nell’intervallo, nonostante lo svantaggio, si respirava ottimismo nell’ambiente monegasco.

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La ripresa continuava sulla falsariga del primo tempo fino al liberatorio pareggio di Fabinho, con la decisiva complicità di Thiago Silva, che faceva esplodere il Louis II, compresi S.A.S. Il Principe Alberto II e il presidente Dmitri Rybolovlev che non nascondevano il proprio entusiasamo, anzi…! Sul’1-1, il PSG sembrava quasi intimorito e nel quarto d’ora finale c’era l’impressione che potesse succedere di tutto, sia da una parte che dall’altra. Al 90′ Ibra sparava addosso a Subasic la palla dell’1-2, ma poco prima era stato Sirigu a salvare su Fabinho, ancora lui, la palla del sorpasso monegasco.

 

Finiva così in parità, lo stesso risultato che all’andata, con la convizione che se il Monaco non riuscirà comunque a vincere il campionato, avrà comunque dato filo da torcere al super PSG. La stagione, comunque, è ancora lunga…

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Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.