Flamengo – Fluminense 0-3 – Sarà stata la troppa tensione, sarà stata la paura a premere sull’acceleratore e a mandare in tilt la formazione rossonera che non è riuscita mai ad entrare davvero in partita, rimanendo di fatto in balia degli avversari per quasi tutti i 90 minuti, sarà stato il Fluminense ad aver la fortuna di annoverare fra le proprie fila un Super Conca che di certo ha fatto la differenza; il Fla-Flu si chiude con la pesante sconfitta dei padroni di casa che capitolano inesorabilmente e lasciano la guida del Carioca proprio agli eterni rivali di Rio.
Il tecnico rossonero si affida a Leo Moura e André Santos sulle corsie basse con Wallace e l’ecuadoriano Erazo a fare da schermo alla porta difesa da Felipe, avanti tocca ad Elano ed Everton costruire la manovra con l’aiuto di Amaral e del giovane Muralha, mentre l’attacco viene affidato completamente al duo Hernane-Paulinho. Renato Gaucho si affida completamente al genio dell’argentino Conca, capace di impostare, interdire e finalizzare, con il giovane Michael e Rafael Sobis in avanti e Jean, Diguinho e il colombiano Valencia a sostenere il peso del centrocampo; in difesa, davanti a Cavalieri il tecnico opta per Gum e il giovane Elivelton con Bruno e Carlinhos sulle fasce.
Pochi convenevoli e subito le squadre si lanciano alla ricerca della giocata vincente, dell’inserimento giusto che possa indirizzare la gara sui binari preferiti. Tocca a André Santos la prima occasione gol del Flamengo con una bella coordinazione da fuori area del terzino e la palla che impatta sul secondo palo prima di spegnersi sul fondo. Sembrano i padroni di casa ad avere maggior smalto e maggior forza nelle gambe ma appena 5 minuti più tardi Rafael Sobis lancia un primo avvertimento alla formazione rubro-negra concludendo di poco a lato e al 30′ è proprio il Fluminense a portarsi in vantaggio grazie al bel cross su ripartenza di Conca che pesca in area il giovane Michael libero di incornare andando a gonfiare la rete alle spalle di Felipe. Le squadre si allungano un po’ e il Flu prova a chiudere con un 1-2 il match ma non ci riesce, non subito. Ancora Conca, uomo partita indiscusso di questo Fla-Flu, è autore di una splendida percussione partita da centrocampo e conclusasi con un bel filtrante per Michael che questa volta non riesce – seppur di poco – ad inquadrare lo specchio. Prima di rientrare negli spogliatoi il Fla prova a dire la sua – magari nella speranza di tornare in situazione di parità – ma prima ci mette una pezza Cavalieri su un tiro dalla distanza, poi Elano spreca un buon calcio di punizione calciando sopra la traversa e la prima frazione di gara si chiude sul vantaggio degli ospiti.
Ci prova di nuovo Elano ad inizio ripresa, sempre su calcio piazzato, sempre di poco alto. La musica non cambia, passa solo un minuto ed è ancora il Flu ad andare in gol; ancora una volta tutto nasce dallo straordinario tocco dell’argentino Conca, con il suo spiovente che, dopo aver trovato la ribattuta di Felipe sul colpo di testa dell’attaccante tricolor, favorisce Elivelton che batte l’estremo difensore in tuffo. Il tempo ci sarebbe ancora e i ragazzi di Jayme de Almeida ci provano anche ad abbozzare una reazione, ma il modo non è quello giusto, la cattiveria e l’agonismo latitano e il risultato è che ad essere pericolose sono sempre le casacche ospiti con Carlinhos e Conca che provano a cercare il terzo gol a più riprese. Neanche le forze fresche riescono a smuovere le acque rossonere e l’unica altra vera occasione che il Flamengo riesce a sprecare capita sui piedi di Hernane che trova il portiere e l’angolo sulla sua traiettoria; a servirlo, il solito e instancabile Leo Moura, sicuramente fra i migliori del Fla di questa sera. Per i padroni di casa è una di quelle sere in cui la porta sembra troppo distante e piccola per poterla centrare, per Renato Gaucho e i suoi, invece, tutto è semplice, tutto è possibile e il tecnico può permettersi anche il lusso di azzeccare i pur superflui cambi: la terza rete del Flu nasce, infatti, proprio dalla collaborazione dei due subentrati Chiquinho e Walter, con il primo che affonda sulla fascia sinistra per poi servire il compagno che non deve far altro che depositare la sfera in fondo alla rete. Un gioco da ragazzi, come tutta la partita per il Fluminense.