Sunderland-Di Canio: ancora bordate dall’ex manager, questa volta è il turno di O’Shea

SUNDERLAND DI CANIO O’SHEA. L’avventura di Paolo Di Canio sulla panchina dei black cats è terminata nello scorso settembre, ma il manager italiano ha ancora parecchie ferite aperte, ed ogni qual volta viene interpellato sulla vicenda certo non risparmia frecciate e critiche ai suoi ex giocatori, nel recente passato era toccato a Bardsley e Cattermole, questa volta è il turno di O’Shea ( e non risparmia Fletcher ). “Cattermole e Bardsley erano mele marce, i giocatori meno professionali con cui io abbia mai lavorato” non usa mezzi termini per descrivere l’attuale capitano del Sunderland ed il terzino scozzese, entrambi riabilitati dall’attuale manager Poyet, ma ai suoi tempi messi fuori rosa. Secondo Di Canio il ritorno dei due in prima squadra è uno dei motivi per cui sono immischiati nella lotta per non retrocedere, colpa loro ma non solo, infatti il manager italiano attacca duramente John O’Shea “Non mi piacciono le persone che , quando ti parlano, non ti guardano negli occhi”, definendo, colui che investì come capitano, un vigliacco “( O’Shea ) dovrebbe chiedere scusa a molti dei suoi compagni di squadra per le innumerevoli volte in cui è venuto nel mio ufficio per fare la spia su di loro, parlandone negativamente” quindi chiude con una frecciata a Fletcher “anche quando affronti un argomento serio non fa altro che ridere e scherzare”. Arrivederci alla prossima puntata.