LIGA REAL MADRID GRANADA – Il Real Madrid ospita il Granada e vuole i tre punti, è un’occasione buona anche per festeggiare Cristiano Ronaldo che mostra il Pallone d’oro da poco conquistato. Si pensava a un cambio tattico, Ancelotti invece resta fedele al 4-3-3 con Diego Lopez che torna tra i pali dopo la parentesi di coppa affidata a Casillas, sempre più dodicesimo. Alcaraz si dispone a specchio e la scelta paga, perché le Merengues non riescono mai a prendere il controllo del gioco. Occasione al minuto 11 Ronaldo va vicino al gol, due minuti dopo si rendono pericolosi gli ospiti: erroraccio di Marcelo, El-Arabi si trova una palla ghiotta tra i piedi ma spreca. Il pubblico non ha molto di che gioire nella prima mezz’ora, Roberto gli nega la gioia sul finire del primo tempo quando fa un vero e proprio miracolo su Ronaldo. Si va al riposo così, Carletto vuole cambiare qualcosa e a farne le spese sarà Bale.
Tornano in campo gli stessi del primo tempo, eccezion fatta per il gallese che lascia spazio a Jesé. Real Madrid più tosto ora, la spinta cresce. Al 56′ Modric serve in area Ronaldo in mezzo a una selva di avversari, il Pallone d’oro scintilla, danza sulla sfera e infilza il portiere all’angoletto. Stavolta Roberto non può nulla. Esulta come un matto Morata in panchina, con lui tutto il Santiago Bernabeu che celebra il suo profeta. Il Granada comunque ci prova, ma basta un errore quando davanti hai avversari simili. Potrebbe essere letale il fuorigioco sbagliato che al 67esimo mette ancora CR7 al cospetto di Roberto. Il portiere è ancora bravissimo. Alcaraz non si arrende e passa al 4-2-3-1, dentro Pereira al posto di Recio. Venti minuti da giocare.
Cristiano Ronaldo è sempre pericoloso, pure su punizione, quella che calcia al 72, deviata da Pepe, va a colpire la traversa. Gara chiusa poco dopo, ci pensa Benzema al termine di un’azione orchestrata da Ronaldo e Marcelo, bravo e generoso il terzino che serve in mezzo il francese per il 2-0. Continua a segnare Karim, quinto nelle ultime sei gare, la crisi d’astinenza è alle spalle così come i fischi, tanti applausi quando lascia il campo a Isco. Il Granada va al tiro con Fatau, dieci minuti da giocare per Buonanotte che rileva Piti. Chance per l’argentino che non riesce a trovare spazi, un suo connazionale invece trova sempre il modo di farsi vedere: Di Maria va vicino al gol prima di lasciare il campo sostituito da Illaramendi.
Ancelotti sperimenta un po’ negli ultimi minuti, Isco giocherella in area e spreca una ghiotta occasione. Il Granada prova ad accendere la gara nel finale, El-Arabi cerca la bomba da fuori e non trova l’incrocio per una questione di centimetri. Atteggiamento da sottolineare quello degli ospiti, che infatti escono dal Santiago con un risultato “umano”, colpa certamente pure di un Real un po’ distratto ma il risultato comunque gli dà ragione e sette partite senza subire gol non sono un caso, così come il momentaneo primo posto in classifica, ora c’è da aspettare le mosse di Barcellona e Atletico Madrid.