Sabato 25 gennaio, nelle principali città brasiliane (Rio de Janeiro, San Paolo, Coritiba e la capitale Brasilia) che ospiteranno i prossimi mondiali, sarà nuovamente giorno di manifestazioni. L’obiettivo è ampiamente dichiarato. Come durante la scorsa Confederations Cup, i manifestanti sfileranno per le strade protestando contro gli ingenti investimenti fatti dal governo brasiliano per organizzare la rassegna mondiale a discapito della qualità dei servizi pubblici di prima necessità (tra i quali scuola e sanità).
Una delle associazioni di manifestanti più attive del paese, la Anonymous Rio, ha fatto sapere attraverso la sua pagina Facebook che questo sarà solo il primo atto di una lunga serie di eventi e manifestazioni tesi a ostacolare il cammino verso la prossima Coppa del Mondo.
I manifestanti non demordono e continuano la loro battaglia. Riusciranno a smuovere le coscienze degli appassionati di calcio che vivono fuori dal paese del fútebol bailado?