Ajax-PSV Eindhoven 1-0 : Sigthórsson regala la vittoria ai lancieri, PSV in netta ripresa

EREDIVISIE –  Dopo la lunga pausa natalizia, torna l‘Eredivisie ed offre agli appassionati la sfida che, negli ultimi vent’anni, ha deciso spesso le sorti del campionato olandese: Ajax-PSV. La classifica parla chiaro: l’Ajax, complice un significativo +11, parte nettamente favorito, anche se i match dopo la pausa natalizia sono sempre da prendere con le pinze, specie se l’avversario è il PSV. Moduli speculari per i due tecnici che optano per l’abituale ( a quelle latitudini) 4-3-3: de Boer, tecnico dei lancieri, decide per Blind mediano davanti alla difesa, Serero e Klaassen interni, mentre il terzetto offensivo è composto da Schone, Sigthórsson e Fischer, con buona pace del deludente Bojan, giustamente relegato in panchina; Cocu, invece, butta nella mischia dal primo minuto Ruiz, ala offensiva arrivata a Eindhoven  pochi giorni fa, che compone il tridente offensivo con Locadia e Depay.

Il ritmo della partita è decisamente intenso sin dalla prime battute, ma bisogna attendere undici minuti per assistere alla prima occasione da gol: ficcante ripartenza dell’Ajax orchestrata da Fischer, bravo a superare alcuni giocatori avversari e a servire la palla a Schone, che controlla bene ma conclude malamente da posizione favorevole. Scampato il pericolo, il PSV si sveglia e prende in mano il controllo dell’incontro. Al quarto d’ora, Locadia è bravo ad approfittare di un’incertezza di Veltman, ma il suo tiro termina fuori di poco alla sinistra di Cillessen. Un minuto dopo, Maher reclama per un fallo commesso ai suoi danni da Veltman, l’arbitro, però, non ravvede gli estremi per concedere il calcio di rigore a favore dei Boeren. Dopo una “quasi-occassione” per l’Ajax ( superba palla di Sigthórsson per l’inserimento di Klaassen, che non aggancia la sfera per un non nulla), il PSV va vicinissimo al vantaggio al ventitreesimo al termine di una concitata azione per vie centrali,  con Locadia che conclude di destro in controbalzo senza inquadrare la porta per pochissimi centimetri. Tre minuti soltanto ed è nuovamente la squadra di Eindhoven a sfiorare il gol: Maher serve una splendida palla dalla sinistra, Depay, in spaccata, conclude di poco a lato a Cillessen battuto. Il dominio dei Boeren è imbarazzante. Passano solo sessanta secondi ed  è il turno di Ruiz, che sfiora il primo gol in maglia Boeren con un sinistro ad incrociare sul secondo palo. L’Ajax è in bambola, ma la squadra di Cocu non ne approfitta. Al trentatreesimo, Depay si incunea in area di rigore, conclude di destro al limite dell’area piccola trovando l’opposizione di Cillessen, bravissimo a respingere di piede. In chiusura di primo tempo, dopo trenta minuti di dominio Boeren, l’Ajax sfiora il gol con Serero che, servito splendidamente da van Rhijn, conclude di collo pieno senza centrare lo specchio per pochissimi centimetri.

La ripresa prende avvio con gli stessi effettivi. Ma la musica, però, è completamente diversa. L’Ajax torna in campo decisamente più vivace ed aggressivo, deciso a guadagnare quei tre punti che le consentirebbero di restare agganciato – a pari merito con il Vitesse – alla vetta della classifica. Al quarto minuto, van Rhijn apre per Schone che, a sua volta, la mette in mezzo per Sigthórsson, anticipato da un perfetto intervento in estirada di Rekik. Quattro giri di lancette ed è Klaassen a farsi notare con un potente tiro dalla media distanza, Zoet, però, agguanta la sfera. I lancieri tengono costantemente il pallone fra i piedi, senza, tuttavia, creare grattacapi alla porta avversaria. Al diciottesimo, in un momento di “stanca” dell’incontro, la squadra di casa sblocca il risultato: Moisander apre a destra per Schone, il danese – con uno splendido tocco al volo di prima intenzione – si inventa un assist superbo per Sigthórsson, che batte Zoet con colpo di testa a “volo d’angelo” e fa esplodere di gioia l’Amsterdam Arena. Un gol bellissimo per preparazione, esecuzione e finalizzazione: chapeau!. Il gol subito stordisce gli ospiti. L’Ajax, nello spazio di cinque minuti, crea tre palle gol: al ventitreesimo, Fischer supera come birilli tre difensori avversari, arriva sul fondo e mette in mezzo il pallone, ma nessun compagno riesce a correggere in rete; al venticinquesimo, Sigthórsson lascia partire un potente destro all’interno dell’area di rigore e costringe Zoet ad una difficile ( e spettacolare) deviazione in corner, mentre un minuto più tardi è Klaassen a sfiorare il raddoppio con una pregevole conclusione di destro che termina sull’esterno della rete. Negli ultimi dieci minuti, la squadra ospite guadagna metri, ma si rende pericolosa solo al novantesimo con Willems, autore di un cross (a palombella) dalla sinistra che attraversa pericolosamente l’intero specchio della porta prima di essere deviato in corner da Moisander.

Vitoria preziosa, ma non del tutto meritata, per l’Ajax, che mantiene la vetta della classifica in coabitazione con il Vitesse. Gara double-face: primo tempo completamente in mano al PSV, capace di creare tantissime occasioni da gol, ma incapace, al tempo stesso, di concretizzarne almeno una; ripresa dominata dall’Ajax, bravo, a differenza degli avversari, a concretizzare la terza occasione da gol occorsagli durante il match. Tuttavia, nonostante la sconfitta patita contro una rivale storica come l’Ajax, Cocu può tirare un lievissimo sospiro di sollievo e guardare con rinnovato ottimismo al futuro: se i Boeren ripeteranno, anche solo in parte, il primo tempo dell’Amsterdam Arena, il prossimo anno giocheranno ancora le coppe europee. E per essere un anno di profonda rifondazione, segnata da un deciso ringiovanimento della rosa, potrebbe (anche) andar bene così.