PREMIER LEAGUE TOTTENHAM STOKE CITY – Scusate il ritardo, sembra dire il Tottenham mentre si affanna per raggiungere il gruppo che sta dando battaglia (e spettacolo) in vetta alla classifica. I numeri ancora non sorridono agli Spurs, ora settimi, ma il successo fa bene al morale dopo la cacciata di Villas-Boas e l’arrivo in panchina di Sherwood. Lo Stoke invece ha meno da stare allegro, seconda sconfitta di fila. Occhio. Si rivede Paulinho, smaltita la squalifica, torna pure Lennon dopo l’infortunio e Sherwood può finalmente disporre della rosa a sua disposizione. Hughes invece rimpiazza gli squalificati Whelan e Wilson con Wilkinson e Palacios. C’è da sottolineare pure l’esordio di Fryers in difesa, rischia grosso su Walters ma l’arbitro lo grazia. Il signor Friend fischia invece un penalty contro i Potters al minuto 37, Shawcross tocca col braccio su tiro di Adebayor, Soldado non perdona e spiazza Sorensen. Spurs avanti, si va al riposo così, nella ripresa il risultato diventa più rotondo.
Lo Stoke manda in campo Adam, è proprio Charlie a rendersi pericoloso su punizione a inizio secondo tempo ma il gioco resta in mano al Tottenham. Soldado si mangia il colpo del ko, poco male perché al 65esimo Dembele non perdona. Troppo spazio per il belga, difesa non pervenuta, segnare così è un gioco da ragazzi. C’è fame, gli Spurs hanno voglia di rivalsa e lo Stoke è vittima ideale, quattro giri d’orologio e arriva il momento di Lennon, dopo 21 turni di digiuno. Soldado mette in mezzo, Adebayor sbaglia ma sopraggiunge l’ala che trafigge Sorensen. La reazione biancorossa è tutta nel colpo di testa di Crouch, Lloris para.