PREMIER LEAGUE CHELSEA HAZARD
Prima dei botti di Capodanno del 29 dicembre che si accenderanno nel match contro il Liverpool, il Chelsea espleta senza difficoltà la pratica Swansea e tiene il passo dell’Arsenal, potendosi godere il match di vertice di stasera tra Reds e City senza troppi patemi d’animo.
Josè Mourinho cambia mezza squadra rispetto alla sciapa partita contro i Gunners, inserendo David Luiz, Ashley Cole (reduce da una strana festa in casa Arsenal), Oscar, Mata, ed Eto’o, tutti rispettivamente protagonisti di una buona prova.
Nel primo tempo i Blues non partono a dir la verità fortissimo, con un pressing fiacco sulla trequarti che sembra dar ragione alle lamenele settimanali dello Special One, che sembra esigere più aggressività offensiva. Anzi, si vedono quasi scherniti con due tunnel subiti in mezzo al campo nel giro di quindici secondi. E’ un equilibrio però che durerà poco. Dopo una decina di minuti cominciano infatti a fioccare le occasioni per i padroni di casa: al 10′ Hazard fallisce uno stop facile facile che potrebbe portarlo direttamente faccia a faccia con Tremmer, e, solo due minuti dopo, una bella combinazione in area porta il Chelsea vicino al vantaggio. Lo Swansea prova a reagire con Shelvey con un tiro al 15′, prova la sua nella quale ci sarà sempre più foga che precisione.
Il Chelsea ci mette in realtà molto poco a prendere in mano la partita: Hazard appare in gran spolvero e preoccupa sistematicamente gli uomini di Laudrup, mentre al 20′ , dopo una conclusione insidiosa di Terry finita in angolo, Mata, sugli sviluppi dello stesso, costringe gli ospiti a un salvataggio sulla linea di porta.
E’ un assedio che durerà perlomeno sette-otto minuti, costellato da un numero altissimo di corner e che si concretizzerà al 29‘: dribbling secco di Hazard dalla sinistra che si accentra e scarica in rete una gran botta sulla quale Tremmer non può far molto, disturbato da un difensore. E’ 1-0 Chelsea.
Lo Swansea prova a buttarsi in avanti con maggiore voluttà ma il Chelsea, nella sua parte migliore di partita, non si lascia sorprendere, anche perchè le manovre degli uomini di Laudrup appaiono spesso piuttosto goffe e disarticolate. Unico birivido al 33′: sponda di testa in area e tiro di Alvaro Vàsquez forte ma centrale che Cech può smanacciare in angolo. I Blues potrebbero raddoppiare ma nelle loro conclusioni c’è poco cinismo: al 42′ Eto’o, sul filo del fuorigioco, fallisce infatti quello che sarebbe stato il terzo gol col Chelsea, con un tiro fiacco proprio a tu per tu con Tremmer.
Nella ripresa i padroni di casa partono subito fortissimo, con una ghiottissima opportunità dopo venti secondi capitata ancora fra le mani di Eto’o: il camerunense fallisce però ancora da due passi un piattone su cross preciso di Mata.E’ una prima fase di tempo dove le occasioni per i padroni di casa si ripetono senza sosta: ci prova di nuovo Eto’o al 50′, poi Ivanovic al 59′ sottoporta con grande intervento di Tremmer, fino alla rasoiata di Lampard (entrato al 67′ per Oscar) deviata in angolo al 73′.
Mourinho in panchina comincia a preoccuparsi per le tante occasioni sprecate: la sua squadra è operosa ma poco concreto, e lascerà andare il secondo tempo ad un’inerzia piuttosto abulica e a tratti pericolosa. Lo Swansea comincia piano piano a crescere, ma pare quasi avere paura ad approfittare dell’indolenza dei padroni di casa. Tanti calci d’angolo e qualche contropiede facile, di fronte a uno dei quali, all’ 86′, Ramires è costretto anche a farsi ammonire e conseguentemente a saltare il big match contro il Liverpool, ma nessun rischio concreto a conti fatti per il Chelsea. L’unico sussulto arriva tardi, al 92′, con tiro pericoloso da fuori area smorzato dalla schiena di uno dei difensori dei Blues.
Finisce 1-0 per il Chelsea, prova non eccellente e a tratti un po’ pigra dei padroni di casa, ma che basta per presentarsi al prossimo appuntamento nelle condizioni migliori. I tabloid saranno forse poco contenti del gioco non spettacolare e a tratti poco propositivo dei Blues, ma siamo certi che questa a Mourinho sia una delle ultime cose che interessi. La missione Swansea è compiuta.