Partita spettacolare all’Alfonso Perez di Getafe. I padroni di casa e il Barcellona hanno dato vita ad uno dei match più belli di questa stagione, forse addirittura il più bello fino ad oggi.
Il Tata Martino, oltre alla solita assenza di Messi, è costretto a rinunciare per la trasferta madrilena anche al suo uomo più in forma, l’ex stella del Santos Neymar, assente per squalifica. Il tridente offensivo forzato del Barça è quindi composto da Sanchez, Pedro e da Cesc Fabregas, che come molto spesso capita gioca da “falso nueve”.
Luis Garcia invece sceglie il rumeno Marica, al posto di Adrian Colunga che parte inizialmente dalla panchina. L’inizio di partita è tutto di marchio blaugrana che al secondo minuto hanno subito l’occasione di andare in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, il pallone in maniera casuale finisce sui piedi di Piquè, che davanti al portiere avversario ciabatta malamente sprecando clamorosamente. Inaspettatamente il primo vero ruggito della partita è del Getafe al nono minuto. Lafita con un colpo di tacco spiana la strada all’incursione di Escudero, che dopo dieci metri palla al piede trafigge Pinto con un diagonale mancino. Il gol incassato stordisce il Barcellona, ed infatti passano soltanto quattro minuti e il Getafe trova addirittura la rete del doppio vantaggio. Su azione d’angolo sbuca la testa di Lisandro Lopez che punisce l’incolpevole Pinto per la seconda volta.
Dopo aver passato dieci minuti di fuoco, il Barça torna a fare il Barça e rinchiude il Getafe nella propria metà campo. Al ventunesimo episodio più che dubbio nell’area di rigore di casa. Escudero tocca nettamente il pallone con il braccio ma l’arbitro, tra le proteste ospite, non vede e lascia giocare. La difesa blaugrana però trema ad ogni contropiede ospite. Marica ha la possibilità di realizzare il terzo gol per i suoi, ma eccede in egoismo e non serve il solo Pedro Leon, facendosi soffiare il pallone da Mascherano. La partita è bellissima e continua su ritmi altissimi. Pedro la rende ancor più bella sul finire di primo tempo. Al minuto 34 Fabregas gli serve un pallone geniale, che l’attaccante spagnolo con la complicità di Moya trasforma nel gol del due a uno. Tre minuti dopo il giovane Sergi Roberto ha immediatamente la palla del pareggio, il canterano però spedisce alto. E’ solo questione di tempo, perchè il pareggio del Barça non tarda ad arrivare.
Minuto 40, l’imprendibile Pedro dalla sinistra rientra sul destro e calcia violentemente sul secondo palo trovando un gol splendido che vale il due a due. Lo show personale di Pedrito non è ancora concluso. Al quarantaduesimo Jordi Alba fa tutta la fascia sinistra e dalla linea di fondo appoggia all’indietro proprio per il numero sette, che senza troppe difficoltà realizza il terzo gol per i suoi e la sua tripletta personale. Il Barça incredibilmente in soli otto minuti ribalta il risultato.
L’intervallo finalmente arriva e i giocatori possono finalmente tirare un pò il fiato. Inevitabile che con un primo tempo di questo tipo il ritmo nella ripresa cali vertiginosamente. Ed infatti accade proprio questo. Il Getafe è molto stanco e non riesce a pressare i propri avversari come faceva inizialmente. Tutto questo non fa altro che favorire il Barça, che inizia il suo classico possesso palla, addormentando prima la partita e poi chiudendola definitivamente al minuto 68 con Cesc Fabregas, al termine di una magnifica azione impostata da Sergi Busquets. I blaugrani però non sono ancora sazi e al settantunesimo dilagano. Il protagonista è sempre lui, Pedro Rodriguez. Lo spagnolo guadagna un calcio di rigore che Fabregas trasforma spiazzando Moya.
Termina cinque a due per il Barcellona, che risponde così a tono alla vittoria di ieri dell’Atletico Madrid, in attesa del ritorno della pulce Leo Messi.
GETAFE (4-2-3-1): Moya – Valera – Lopez – Alexis – Escudero – Borja – Mosquera – Castro – Lafita – Leon – Marica
BARCELLONA (4-3-3): Pinto – Alves – Piquè – Mascherano – Jordi Alba – Sergi Roberto – Busquets – Iniesta – Sanchez – Fabregas – Pedro