NAPOLI ARSENAL. Il sogno si è interrotto a tre minuti dal novantesimo; il gol di Grosskreutz, a Marsiglia, gela il San Paolo, qualifica il Borussia Dortmund e rende vana la fantastica vittoria del Napoli contro l’Arsenal. 2-0 il finale, servivano tre gol (il raddoppio è arrivato però all’ultimo secondo) o che il Marsiglia bloccasse i tedeschi. E, per la verità, i francesi stavano riuscendo a fare il clamoroso regalo al Napoli. Gli azzurri escono con 12 punti in un girone da quattro squadre, incredibile solo a pensarlo. In altri gironi si passa con 6 punti (lo Zenit) o 7 (il Galatasaray). Qualcosina, forse, va modificato anche nella “perfetta” Champions League.
Benitez mette in campo una squadra caricata a mille, sceglie Fernandez e Dzemaili per Britos e Inler e chiede ai suoi la partita perfetta contro la squadra che sta dominando la Premier League. Arriverà. Wenger, dal suo canto, sceglie Rosicky al posto di Ramsey, il più positivo di questa prima metà di stagione. I primi venti minuti sono entusiasmanti, complice anche il botta e risposta tra Marsiglia e Dortmund: Mertens è indiavolato, Higuain ha voglia di spaccare il mondo, Albiol e Fernandez (per la verità fino all’ultimo) giocano praticamente sulla linea di centrocampo. L’Arsenal fa fatica a infilare due passaggi di fila, soffre i cambi di ritmo dei padroni di casa e i lanci immediati dalla difesa. Mertens, dopo un gran recupero a centrocampo, lancia Pandev che però calcia debolmente. Armero fa faville sulla sinistra, per una serata è concentrato anche in fase difensiva. Parecchie le opportunità potenziali sprecate dal Napoli, una regalata da Szczesny che mette sulla testa di Higuain la palla dell’1-0: fuori. Gli inglesi, comunque, col passare dei minuti fanno valere il maggior tasso tecnico: Giroud domina il gioco aereo, Cazorla cresce alla distanza. Il centravanti francese impegna Rafael con un diagonale di sinistro, è l’unico brivido che correrà il portiere brasiliano durante tutta la partita. E ciò la dice lunga. Al 45′ è 0-0 al San Paolo, 1-1 al Velodrome coi francesi in dieci. Le speranze sono poche.
Il Napoli però gioca per vincere, sempre e comunque. E il secondo tempo è da stropicciarsi gli occhi. L’ingresso di Insigne per Pandev regala l’ultima scintilla ai ragazzi di Benitez. Il talento partenopeo lancia subito Armero, il colombiano sbaglia il cross. Dopo due minuti, ancora l’ex Udinese spreca malamente praticamente a tu per tu con Szczesny. La partita si fa ancora più intensa, a Marsiglia il punteggio non si sblocca e al Napoli potrebbe bastare anche l’1-0. Il gol arriva al 73′, grazie a Higuain: l’argentino controlla con l’esterno al limite dell’area, si gira in un fazzoletto e brucia Mertesacker e Szczesny. L’1-0 infiamma il San Paolo, ci sarebbe tempo anche a pensare al cappotto all’Arsenal. Il Napoli però è stanchissimo, attorno all’85’ smette di attaccare e pensa a difendere il vantaggio. La palla passa allora al Dortmund: la brutta notizia arriva all’87’, Grosskreutz manda in vantaggio il Borussia. Commovente l’ulteriore reazione dei padroni di casa, che al 93′ trovano anche il raddoppio con Callejon, pareggiando anche il 2-0 subito a Londra all’andata. Non c’è tempo, purtroppo, per l’ultimo assalto. Higuain scoppia in lacrime, il San Paolo omaggia i propri beniamini. No, non meritavano di subire questa beffa.