Juventus-Real Madrid 2-2: nella notte dei leoni vince il pareggio

CHAMPIONS LEAGUE JUVENTUS-REAL MADRID – Guardi la Vecchia Signora entrare in campo in uno Juventus Stadium gremito in ogni ordine di posto e più caloroso che mai, nonostante il pungente freddo torinese, e ti vengono in mente le mitiche notti magiche cantate da Gianna Nannini negli anni 90. I bianconeri inseguono la vittoria contro un avversario che fa venire i brividi solo a guardare il palmarès, la formazione titolari e i panchinari. Tutto in una notte da brividi, come avviene soltanto nelle grandi occasioni, quando si scontrano le nobili del calcio europeo. I romantici ricordano ancora le gesta di Del Piero e Nedved, Conte, che quelle partite le ricorda bene per averle giocate, non lascia trasparire alcuna emozione. Da condottiero qual è sa che in queste partite ci vuole mente fredda e cuore caldo, serenità e poco romanticismo. Ancelotti sereno lo è per davvero, con una vittoria la qualificazione per i Blancos diventerebbe matematica. Conte deve rinunciare a Chiellini, squalificato al “Bernabeu”, e opta per un 4-3-3 con Asamoah e Caceres terzini e Marchisio terza punta a destra, pronto ad abbassarsi sulla linea mediana in fase di copertura. Rispetto alla partita di andata, Ancelotti effettua tre cambi: in difesa un po’ a sorpresa Sergio Ramos viene schierato sulla destra e Varane sostituisce Arbeloa, in cabina di regia fiducia all’esperto Xabi Alonso che sostituisce Illarramendi, mentre in attacco, accanto a Ronaldo e Benzema, Bale viene preferito a Di Maria.

Inizio di gara caratterizzato da un agonismo esasperato da parte di entrambe le squadre, ma  gli uomini di Conte si fanno preferire per il furore agonistico con cui affrontano ogni singolo contrasto. Al 16’ Pogba con l’esterno destro mette in mezzo un pregevole cross per Llorente, Pepe anticipa il Re Leone ma rischia l’autorete, costringendo Casillas all’intervento salva risultato. Al 27’ con una meravigliosa azione corale, sviluppata a partire dal limite della propria area di rigore, la Juve mette alle corde le Merengues. Pogba serve Tevez che con l’interno destro pennella un cross col conta giri per Marchisio; il Principino colpisce di testa a botta sicura, ma Casillas col piede compie un intervento miracoloso. La Juve è adesso assoluta padrona del campo: le rare sortite offensive dei Blancos vengono sventate senza patemi d’animo dalla retroguardia bianconera, il palleggio elegante degli uomini di Conte e i movimenti in profondità di Llorente mandano fuori giri gli ospiti. Al 41’ la supremazia territoriale dei bianconeri viene premiata: Pogba viene ingenuamente steso in area da Varane e Webb concede il penalty. Dal dischetto Vidal calcia all’incrocio dei pali trafiggendo Casillas che aveva intuito l’angolo. Lo Juventus Stadium è in estasi.

La ripresa è una vera e propria battaglia senza esclusioni di colpi, in cui le emozioni e le occasioni da rete piovono in rapida successione. Al  52’ Caceres regala il pareggio ai Blancos: in fase di disimpegno il Pelado serve con un passaggio arretrato Benzema, il francese libera Cristiano Ronaldo che, a tu per tu con Buffon, non fallisce l’occasione del pareggio. Quattro minuti più tardi Xabi Alonso centra la traversa con un bolide dal limite dell’area. Al 59’ la Juve reagisce con Pogba che mette una palla forte e tesa in mezzo per Marchisio, ma sulla deviazione in mezzo del bianconero Casillas si distende e para d’istinto. Al 60’ Caceres si lascia scavalcare da un lancio lungo di Marcelo, Cristiano Ronaldo aggancia, si accentra e serve Bale che punta Asamoah e fa secco Buffon con un preciso tiro mancino dal limite dell’area. La Juve subisce il colpo a livello psicologico, ma al 65’ rinasce dalla proprie ceneri, come la fenice. Caceres crossa lungo per Llorente che prende la posizione su Varane e batte Casillas con un’incornata implacabile. Lo Juventus Stadium riprende fiato, ma al 67’ l’ultima occasione monumentale della gara capita nei piedi di Benzema che, su una verticalizzazione centrale di Xabi Alonso, viene smarcato dall’intelligente velo di Modric, ma, tutto solo davanti a Buffon, manda la sfera a lato di un soffio. I cambi degli allenatori non spostano gli equilibri e la gara scivola via senza grandi scossoni, pur restando caratterizzata da un ritmo esasperato.

La Juventus coglie un pareggio fondamentale per il morale piuttosto che per la classifica. La buona notizia della serata non è tanto la grande prova di forza degli uomini di Conte contro una delle squadre maggiormente accreditate alla conquista della Champions League, ma la vittoria ottenuta dal Copenaghen contro il Galatasaray. I tre punti nella prossima gara casalinga contro i danesi e la contestuale mancata vittoria dei turchi al “Bernabeu” regalerebbero agli uomini di Conte la possibilità di affrontare la trasferta di Istanbul con due risultati utili su tre. Conte può rammaricarsi per il grave errore di Caceres in avvio di ripresa, ma deve essere assolutamente soddisfatto dell’atteggiamento della squadra nell’arco dei novanta minuti. Ancelotti può gioire per aver conquistato l’accesso agli ottavi con due turni di anticipo.