VALLADOLID SIVIGLIA. Ottanta minuti di dominio non sono bastati al Siviglia per sfatare il tabù trasferta che dura ormai da un anno: a Valladolid gli uomini di Emery chiudono il primo tempo in vantaggio di due reti, dominano fino all’80’ ma, incredibilmente, subiscono la rimonta dei padroni di casa negli ultimi dieci minuti. Due punti gettati al vento: fare bottino pieno allo Zorrilla avrebbe significato 10 punti in quattro partite, un’inversione di tendenza netta che avrebbe proiettato gli andalusi nelle zone alte della classifica. Invece il Siviglia resta nel limbo. I padroni di casa, al contrario, festeggiano per un punto insperato che, almeno momentaneamente, serve per uscire dalla zona retrocessione.
Martinez deve rinunciare ancora ad Oscar, vero faro della squadra castigliana. Emery, però, deve fare i conti con le solite, numerose assenze alle quali si aggiunge quella pesantissima di Rakitic, tornato malconcio dagli impegni con la Croazia. Perotti e Reyes sono in panchina, come Gameiro al quale viene preferito Bacca. Proprio il colombiano, dopo poco più di un minuto, porta in vantaggio gli ospiti: sponda di Vitolo e gran conclusione del centravanti che non lascia scampo a Marino. Il Valladolid prova a reagire, Bergdich è scatenato sulla sinistra: il marocchino prima riesce a imbeccare Ebert sul lato opposto (conclusione alta del tedesco), poi prova lui stesso una conclusione che però non impensierisce Beto. Il Siviglia comincia a macinare gioco, Fausto Rossi è il più in difficoltà dei suoi: il gol al 30′ di Alberto Moreno, fresco di esordio in nazionale, è il giusto premio per il Siviglia. Bella la conclusione da fuori area del terzino sinistro: Marino, però, avrebbe potuto fare qualcosa in più. Al 45′ lo 0-2 è un risultato quasi logico.
L’ingresso in campo di Manucho un po’ cambia le carte in tavola. L’angolano lotta, non è pericolosissimo, ma almeno fa salire i suoi. Gli ospiti si affidano, forse sbagliando, al contropiede ma inconsapevolmente danno fiducia agli avversari. Poche le occasioni da gol, Omar è completamente fuori partita, la rattoppata difesa del Siviglia tiene bene. All’81’, il fulmine a ciel sereno: cross di Peña, colpo di testa vincente di Manucho. Allo Zorrilla non sembra vero avere una partita, anche solo per dieci minuti. Il pubblico di Valladolid vede premiati gli sforzi dei suoi all’84’, non prima dello spreco di Gameiro in contropiede: perfetta la punizione di Ebert, potenzialmente il giocatore più decisivo della “parte destra” della classifica della Liga. Emery non si capacita, è una furia in panchina: aver perso due punti così fa davvero male.