REAL MADRID MALAGA. “Peggio di come abbiamo giocato con Elche e Levante non possiamo fare“. Parole di Carlo Ancelotti, profetiche: oggi, al Bernabeu, si è rivisto un Real Madrid all’altezza. Col Malaga finisce 2-0, punteggio mai come stavolta ingannevole: lo straordinario pomeriggio di Willy Caballero, che a questo punto si candida per una maglia da titolare nell’Argentina, evita agli andalusi una goleada. Sono almeno 10 le parate del 32enne ex Elche che ha negato più volte la gioia del gol a Ronaldo e Morata.
La giovane punta è la notizia del pre-partita: prima maglia da titolare in campionato per quest’anno, Ancelotti accontenta il Bernabeu. Bale si accomoda in panchina, l’obiettivo è riaverlo domenica prossima in campo dal primo minuto a Barcellona. Varane è di nuovo fermo ai box, Pepe e Ramos compongono ancora una volta la coppia centrale di difesa. Illarramendi e Khedira coprono le spalle a Isco, atteso dalla critica dopo le ultime uscite non brillantissime. Schuster, accolto dagli applausi, lancia Samuel titolare in coppia con El Hamdaoui (prima volta per la giovane punta), fuori Santa Cruz e Angeleri infortunato.
Inizio a ritmo bassissimo del Madrid, il Malaga si fa vedere con un paio di spunti di Portillo e tiene bene il campo. Quando i padroni di casa accelerano, però, gli andalusi vanno subito in difficoltà: clamorosa la traversa di Ronaldo, autore di una splendida conclusione da posizione defilata, splendida la parata di Caballero che riesce a respingere il colpo di testa a colpo sicuro di Morata. Col passare dei minuti, grazie anche alla verve di Morata sempre utile anche in fase di pressing, le merengues crescono. Carvajal recupera palla e serve Cristiano, diagonale del lusitano ancora ribattuto da Willy; Ronaldo va vicino al gol con un tiro terminato di poco alto, stesso destino per un altro “cabezazo” di Morata. Sul finale del tempo si fa vedere anche il Malaga: El Hamdaoui beffa Ramos sulla linea di fondo ma non trova nessuno in mezzo, poco prima il destro di Eliseu da buona posizione che termina a lato. Lo 0-0 al 45′ va già stretto al Madrid.
Il secondo tempo, però, comincia come meglio non potrebbe per gli uomini di Ancelotti: solito movimento a rientrare di Di Maria, il cross del “fideo” è per la testa di Ronaldo che però non tocca. Il pallone si infila così nell’angolo opposto della porta andalusa. Il Malaga accusa il colpo, rischia subito di subire il 2-0 ma Isco, altra grigia partita dell’ex di turno, calcia debolmente nel cuore dell’area di rigore. Caballero sembra aver aperto un conto aperto con CR7: bellissima la parata su un calcio di punizione, clamorosa quella in tuffo con Ronaldo solo a meno di un metro dalla porta, imbeccato alla perfezione da Jesé. Poco prima un brivido per Diego Lopez: di poco a lato la botta di Anderson dalla distanza. Ancelotti dà minuti a Bale, il gallese subito entra in partita. Negli ultimi cinque minuti sono quattro le parate grandiose di Caballero: Ronaldo (due volte), Jesé, Marcelo. Di solito queste partite regalano finali…inaspettati. Invece il rigore proprio nel finale conquistato da Bale e realizzato da Cristiano (che poi non esulterà quasi scusandosi col Bernabeu per i troppi gol falliti) rende giustizia al dominio dei padroni di casa. Sarà solo un 2-0, ma Ancelotti può respirare grazie alla prova convincente dei suoi.