Al “Suncorp Stadium” va in scena il big match della seconda giornata di A-League tra i padroni di casa del Brisbane Roar e il Sydney di Alessandro Del Piero. Mulvey, tecnico degli arancioneri, effettua un solo cambio rispetto alla prima giornata di campionato, inserendo McKay a centrocampo e optando per un 4-3-3 di ispirazione zemaniana. I padroni di casa, infatti, amano giocare un calcio propositivo e prettamente offensivo. Frank Farina, fedele al vecchio adagio “squadra che vince non si cambia”, invece, conferma la squadra che ha ottenuto il successo in casa contro il Newcastle Jets. Il copione della gara appare chiaro sin dalle prime battute: i padroni di casa hanno in mano il pallino del gioco, mentre gli Sky Blues si chiudono nella propria metà campo cercando di colpire in contropiede, grazie alla velocità degli esterni Garcia e Chianese. Al 9’, su corner battuto dalla destra, il capitano del Brisbane Roar Simth, lasciato incredibilmente solo al centro dell’area di rigore, colpisce di testa, ma Carle, appostato sul secondo palo, salva sulla linea di porta. Lo scorso anno il Sydney ha avuto la peggiore difesa del campionato con ben venti reti subite su situazioni di palla inattiva. Il mercato estivo, rivolto al miglioramento del pacchetto arretrato, non sembra aver sortito gli effetti sperati, viste le continue disattenzioni sulle palle ferme.
Per tutta la settimana i media australiani hanno presentato la gara come il confronto diretto tra le due stelle Berisha e Del Piero. Il primo abbandona il campo al 26’, il secondo lo segue negli spogliatoi cinque minuti più tardi per un problema al polpaccio. La partita, rimasta orfana dei suoi protagonisti indiscussi, almeno nei pronostici della vigilia, si accende improvvisamente col Brisbane Roar che segna tre reti nel giro di otto minuti. Il vantaggio arriva con un colpo di testa del capitano Smith su azione d’angolo. Il raddoppio è frutto di un’ingiustificabile disattenzione difensiva del Sydney: Henrique, infatti, viene lasciato libero di appoggiare in rete da zero metri col ginocchio, mentre l’intera retroguardia ospite rimane immobile a guardare. Il crollo psicologico degli Sky Blues è imbarazzante almeno quanto l’errore in fase di impostazione che dà origine al terzo gol dei padroni di casa siglato dal centrale difensivo North.
Nel secondo tempo gli ospiti hanno una reazione di orgoglio, ma i padroni di casa gestiscono bene il largo vantaggio e chiudono la gara al 80’ con la rete di Broich. Il Brisbane Roar vola da solo in testa alla classifica, mentre gli ospiti devono ancora una volta fare i conti con una difesa colabrodo che non fa certo dormire sogni tranquilli. Adesso bisognerà valutare le condizioni di Alex Del Piero e sperare in un suo pronto recupero perché questa squadra non sembra poter prescindere dal suo capitano.