Nei match delicati un tifoso cerca sempre di scovare tra gli undici titolari quello che potrebbe rivelarsi decisivo. Certo è che per i fans del Nizza la questione non si pone nemmeno poichè la risposta è sempre la stessa, Dario Cvitanich. L’attaccante argentino di origini croate anche quest’oggi ha messo a segno un gol importante, permettendo ai suoi di superare il Marsiglia e di agganciarlo a quota 17. Eppure la squadra di Elie Baup aveva iniziato egregiamente la gara, schierando davanti il gioiellino francese Thauvin, andando in più di una occasione vicino al vantaggio nei primi quindici minuti di gara. Alla mezz’ora però i padroni di casa escono fuori e proprio al 31′ colgono la traversa con Jeremy Pied. Al 40′ arriva il gol del vantaggio. Fanni perde un pallone pericoloso poco fuori dall’area di rigore e Traore ne approfitta per servire un pallone magistrale a Cvitanich che, saltato il portiere con una finta, mette in rete da posizione defilata. Nella ripresa il Marsiglia tenta in varie occasioni di trovare il gol del pareggio con le conclusioni di Imbula prima e Thauvin poi. Proprio quest’ultimo spaventa il pubblico di Nizza con un tiro a giro calibrato che non va a buon fine. A nulla valgono gli sforzi dei marsigliesi il Nizza porta a casa i tre punti e si coccola fin che può il suo gioiello Cvitanich, anche se il giocatore a varie richieste da tanti club.
Nell’altro anticipo del venerdì grande vittoria del Tolosa sul campo del Reims. La squadra di Loic continua nel suo buon momento, provenendo nelle ultime cinque gare da quattro vittorie e una sconfitta subita contro i campioni di Francia del Psg. Il successo arriva nel finale con il rigore realizzato da Braithwaite all’86’ e con la precedente espulsione di Devaux del Reims. Proprio i padroni di casa erano riusciti a rimediare allo svantaggio, subito nel primo tempo con il gol di Oscar Trejo al 42′, grazie alla rete realizata da Oniangue. Dopo aver trovato il pareggio la squadra di casa ha cercato la vittoria tutti i costi, sbilanciandosi il più del dovuto e permettendo così i pericolosi contropiedi degli avversari culminati poi nell’azione del rigore.