Marsiglia, i più e i meno di un difficile inzio di stagione

Tutti si aspettano il Monaco e il Paris Saint Germain, ma il Marsiglia non vuole essere da meno in questa stagione di Ligue 1. I primi due mesi però non sono partiti come Elie Baup si aspettava. Sono quattro i punti di svantaggio dalle due capoliste guidate da Ranieri e Blanc e sono già due le sconfitte su due gare disputate in Champions League, nello stesso girone che ospita anche il Napoli di Rafa Benitez. E proprio alla vigilia della sfida continentale con i partenopei, prima ci sarà la gara di campionato contro il Nizza in Costa Azzurra, è possibile inquadrare i più e i meno di questo inizio di stagione.

Baup può andare fiero prima di tutto della sua giovane difesa ed in particolare di Lucas Mendes, il suo trascinatore, che ha soli 23 anni ed è un pilastro del reparto difensivo. Il classe 1990 ha giocato 6 partite di cui 5 da titolare segnando anche due reti, ottimo per un difensore centrale.
Tanto di cappello anche per Benjamin Mendy, 19 anni, terzino sinistro dotato di grande corsa e con grandi capacità tattiche che lo hanno fatto paragonare ad Evra. Abile in marcatura, grazie alla sua imponente stazza, deve migliorare ancora a livello tecnico e per molto tempo è stato anche nel mirino della Juventus di Antonio Conte. I suoi numeri sono: 7 gare giocate, 5 da titolare e 1 gol realizzato.
Promosso per il rotto della cuffia anche il trio d’attacco composto da Gignac, 3 reti, Payet, 3 reti, e Andrè Ayew, 2 reti, che con un totale di 8 su 13 sta tenendo a galla la formazione del sud della Francia. Ancora poco, però, per una squadra che punta a riportare a casa il titolo transalpino dopo 4 anni di astinenza, sperando di arrivare ad agganciare il Saint-Étienne in cima alla classifica delle squadre con più campionati vinti a quota 10.

Tra i bocciati bisogna inserire Steve Mandanda. Il portiere ventottenne ha preso 7 gol in 11 partite, e soprattutto ha fallito nella sfida più sentita dell’anno, quella contro il Psg. Troppo per un Marsiglia che punta diretto al titolo e al passaggio del girone di qualificazione in Champions League; tante, forse troppe, le voci di mercato che circolano intorno al nome del franco – congolese che lo hanno accostato prima al Monaco, in estate, e poi recentemente al Psg di Blanc. Le distrazioni di certo non aiutano l’estremo difensore a garantire prestazioni di alto livello.
Elie Baup. Ebbene sì il tecnico del Marsiglia, alla sua seconda stagione, non sta entusiasmando i tifosi di casa nonostante la seconda piazza raggiunta nella scorsa stagione alle spalle dell’irraggiungibile Psg di Carlo Ancelotti. Quest’anno non sembra proprio che l’allenatore abbia trovato il giusto assetto tattico e la grande stagione con il Bordeaux del 98/99, che portò alla conquista del titolo, sembra ormai molto lontana.
Il terzo flop è la Champions League. E’ vero il girone F non è facile per la presenza di grandi squadre come Borussia Dortmund, Napoli e Arsenal. Ma le aspettative di inizio stagione erano ben diverse e non si pensava di arrivare al terzo match con zero punti in classifica e 5 gol subiti con uno solo segnato.

Chi ha ancora qualche chance di entrare tra i promossi, ma che è anche ad un passo dal baratro della bocciatura è Mathieu Valbuena, il centrocampista è stato uno dei più utilizzati in campo da Baup, ma non è riuscito a dare tutta la qualità necessaria ad una mediana che stenta molto a supportare i propri attaccanti.
Ed infine il presidente Labrune. Il numero 1 dell’Olympique Marseille ha continuato a fare cessioni eccellenti piuttosto che rinforzare la squadra. A quelle del 2012 (Azpillicueta, Lucho Gonzalez, Diarra, M’Bia) si è aggiunta quella del gennaio di quest’anno, Loic Remy, oltre ad alcune operazioni estive difficilmente spiegabili, come il prestito di Amalfitano al West Bromwich. Buone, comunque, le operazioni che hanno portato Thauvin e Payet nel sud della Francia