Al gruppone che già facevano parte dei mondiali in Brasile si è unita anche la Germania, che con la vittoria di quest’oggi ai danni dell’Irlanda è riuscita a strappare uno degli ultimi biglietti disponibili per Rio de Janeiro. Il pronostico prima della gara era sicuramente favorevole ai tedeschi che però erano consapevoli che nel match di stasera era vietato sbagliare. Infatti un’eventuale capitombolo casalingo e una vittoria della Svezia contro l’Austria avrebbe potuto porre a rischio la qualificazione diretta, con la squadra di Loew costretta ad andare proprio in terra scandinava a giocarsi la qualificazione.
Il match inizia con un’Eire, orfano da poco tempo del Trap, propositivo e buono in fase difensiva. Gli ospiti si presentano dalle parti di Neur all’8′ con la conclusione di Doyle che si spegne docilmente tra le mani del portierone del Bayern Monaco. Alla prima vera occasione i tedeschi passano. Gran movimento ad accentrarsi di Lahm che serve il taglio centrale di Khedira che di prima intenzione, aiutato anche da una deviazione decisiva di Clark, beffa il portiere irlandese Forde. Proprio l’estremo difensore ospite da qui in poi comincia a mettere in mostra una grande prova. Le risposte più importanti avvengono nei confronti di Schurrle prima e Kroos poi
La ripresa si apre con una Germania sempre volta ad assicurarsi il risultato pieno e non rischiare minimamente di incappare in un errore. I tedeschi appaiono infatti diversi rispetto ad altre prove, tralasciando lo spettacolo al concreto. Al 58′ Schurlle realizza il raddoppio grazie al magnifico assist di Kroos. Al 72′ la Germania ha la possibilità di realizzare il gol del 3a0 ma Forde si supera compiendo un miracolo su Mueller che in spaccata aveva girato al meglio l’assist in diagonale di Schurrle. Ma se da una parte il portiere irlandese compie miracoli dall’altra Manuel Neur non è da meno quando nell’unica occasione in cui l’Irlanda esce dal suo guscio respinge la conclusione insidiosa di Coleman. Al 77′ la sfida Kroos – Forde continua con il portiere del Milwall capace di arrivare sulla botta dalla lunga distanza del centrocampista del Bayern. La gara volge al termine ma al 90′ arriva il tanto agognato gol del 3a0 siglato da Ozil. La Germania vola in Brasile e potrà andare in Svezia con ben cinque punti di vantaggio.
Grande prova di carattere per la Svezia che dopo aver visto in faccia l’eliminazione nel primo tempo, la scacciano via nel secondo grazie al solito Zlatan Ibrahimovic. Il capitano svedese è bravo quest’oggi a caricare i suoi nonostante lo svantaggio provocato dal gol di Harnik al 29′. Nella ripresa il pari nasce proprio dal piattone di Ibra che serve la testa di Olsson Mart, bravo a tuffarsi e a prendere così in controtempo il portiere. Quando ormai la gara sembra andare verso i titoli di coda ecco spuntare ancora Magic Ibra che servito perfettamente da Kallstrom, ghiaccia il portiere di sinistro e si lascia andare in un esultanza scatenata. L’Austria non ci sta ad uscire e negli ultimi minuti la troppa foga li fa restare in 10. Colpa di Arnautovic, talento indiscutibile bruciato troppe volte da atteggiamenti incomprensibili, come la tesata di quest’oggi a Elmander. Nonostante l’inferiorità numerica l’Austria crea paricoli sino all’ultimo, quando la puizione di Alaba si spegne sul fondo di pochissimo.
Nell’altro match della giornata, primo pari per le Far Oer contro un Kazakistan dimostratosi veramente poco all’altezza e che avrebbe meritato in più occasioni la sconfitta.