DANIMARCA ITALIA. L’Italia di Prandelli e’ qualificata per Brasile 2014, questa e’ una certezza, ma al Parken Stadium di Copenaghen gli azzurri si giocano ancora la top eight della rassegna iridata. Per affiancare Brasile ed Argentina, già certe, l’Italia deve battere la Danimarca o in caso contrario martedì l’Armenia; dal canto loro i danesi sono ancora in corsa per la seconda piazza che significherebbe play-off. Senza Balotelli l’Italia si affida al duo Diamanti – Osvaldo che già al minuto 6 potrebbe andare a segno, peccato che la stoccata dal limite del bolognese si infranga sulla difesa avversaria. Le due squadre se la giocano a viso aperto a metà campo e le fasce sono rese ben calde dalle discese di De Silvestri e Candreva da una parte e di Eriksen dall’altra.
Il manuale del calcio si apre al minuto 26 quando Thiago Motta pesca con un magistrale lancio di sinistro da 40 metri Osvaldo che prima salta il diretto avversario con uno stop a seguire di destro e poi con lo stesso piede fulmina imparabilmente Andersen. L’ex giallorosso e’ sempre andato a segno in trasferta con i colori azzurri in queste qualificazioni. Brivido al ’36 quando Eriksen, dalla destra, trasforma un cross in un pericoloso tiro verso i legni difesi da Gigi Buffon. Nonostante il brutto colpo gli uomini di Olsen si riversano nella metà campo avversaria e riescono a raggiunge il pari proprio allo scadere del tempo grazie alla magistrale incornata di Bendtner,ex juventino, che non lascia scampo né a Balzaretti né all’estremo difensore azzurro che riesce solo a toccare con la punta delle dita la “schiacciata” del gigante danese. Un bel riscatto per l’attaccante dell’Arsenal che non giocava in nazionale da dieci mesi e che in questo avvio di stagione in Premier League aveva raccolto una sola misera presenza.
Il secondo tempo si apre come il primo e anche questa volta il tentativo di Diamanti non trova lo specchio della porta; la sua azione solitaria conclusa con la “puntata” di sinistro scheggia solo il palo danese. Al ’10 Eriksen gela Buffon, ma il palo sinistro gli nega la gioia del gol su punizione. Gli azzurri rispondono al ’12 con Marchisio che si lascia ipnotizzare dal portierone di casa; al ’20 la divina provvidenza salva ancora gli uomini di Prandelli con la traversa che nega il gol a Bjelland con Buffon battuto. Il risveglio dell‘Italia si chiama Candreva ma il suo diagonale trova pronto Andersen, poco prima che Bendtner porti in paradiso la Danimarca e con un altro gran colpo di testa, ancora su cross di Krohn-Dehli, porti in vantaggio i padroni di casa e metta il sigillo provvisorio sul secondo posto in classifica. E quando poi non ci credi più arriva il pari che a questo punto beffa i padroni di casa. Nel primo minuto di recupero Balzaretti trova in area Osvaldo il cui tiro batte sul ginocchio di Aquilani,entrato da poco, che beffa Andersen e riporta il punteggio,come detto, in parità.