CHELSEA MOURINHO – NEYMAR – Scottanti e polemiche dichiarazioni odierne del tecnico del Chelsea. Mourinho va all’attacco dei tuffatori e dei simulatori e prende come esempio Balotelli e Neymar, che la scorsa settimana si sono resi partecipi di atti di simulazione : rispettivamente, il primo nella partita contro l’Ajax, accentuando notevolmente la caduta, si è procurato un rigore che ha poi consegnato il pareggio al Milan, la squadra di Massimiliano Allegri; il secondo, quello di Neymar, che ha portato alla seconda ammonizione e quindi all’espulsione dell’ avversario, favorendo così la vittoria del suo Barcellona contro il Celtic,squadra scozzese.“Si è visto chiaramente in Champions che esiste la cultura del tuffo. Si è visto con gli episodi di Neymar a Glasgow e di Balotelli ad Amsterdam-dice Mourinho- Una squadra è rimasta in dieci e l’altra è stata penalizzata da un rigore negli ultimi minuti. Queste azioni mi intristiscono e mi preoccupano perché anche io competo in Champions League”.
L’ allenatore del Chelsea, quindi, chiede l’intervento dell’Uefa, la quale dovrebbe sanzionare questi episodi e coloro che li compiono, prendendo come esempio il caso dell’allenatore del Borussia Dortmund : “Klopp è stato squalificato due partite per aver parlato con l’arbitro o il quarto uomo”, esplica Mou, minimizzando l’aggressione verbale del tecnico all’assistente del direttore di gara. “Lui non ha potuto entrare nello spogliatoio per dare indicazioni ai suoi giocatori. E invece che si fa con Neymar e Balotelli? E’ compito delle autorità calcistiche mettere mano alla questione”.
Linea dura quindi quella del portoghese, sempre pronto a innescare polemiche o a far notare qualcosa di strano quando ciò succede, e continua: “Io non sono nessuno, do solo la mia piccola opinione. Ma se non si interviene la prossima settimana lo faranno di nuovo”.
Poi assicura che con i suoi giocatori lui fa lo stesso, si arrabbia e li redarguisce se vede che simulano o accentuano cadute e contatti con gli avversari, poiché è una cosa che gli fa schifo e che lo fa vergognare: “Non ho escluso un calciatore perché ha simulato, ma sono stato critico e severo con lui; i miei giocatori sanno per certo che avranno un problema con me se simulano. Ho detto molte volte che è una cosa che odio e che è una cosa sbagliata. Cercare di far espellere un giocatore è una vergogna. Se dovessi vincere una partita grazie a un comportamento scorretto dei miei giocatori, li criticherei aspramente”.
Si aspetta ora la risposta dell’ Uefa, che non tarderà ad arrivare, a queste nuove e scottanti dichiarazioni di Mourinho; la partita è appena al primo round, aspettiamo a vedere chi vincerà al “gong” della campana.
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