Ad Anfield va in scena un vero e proprio testa coda tra i padroni di casa che ritrovano in casa Suarez al ritorno in campo, dopo aver scontato dieci giornate di squalifica, e il neopromosso Crystal Palace in piena crisi di gioco e risultati. Brendan Rodgers propone nuovamente un 3-4-1-2 con Moses libero di agire tra le linee avversarie ed allargare sugli esterni, dove Sterling è chiamato a badare soltanto alla fase offensiva mentre lo spagnolo José Enrique deve badare più a contenere le discese sulla fascia di Kébé. Holloway opta per il classico 4-4-2 anglosassone con un centrocampo muscoloso e Chamakh chiamato ad agire qualche metro indietro rispetto a Jerome.
Il Crystal Palace, compatto e ordinato in avvio, si rende pericoloso al 7’ con Jerome che non riesce ad impattare alla perfezione di testa un cross proveniente dalla sinistra e manda al lato. La risposta dei padroni di casa non si lascia attendere: al 10’ Moses allarga per Sturridge e si insersice in mezzo, ma sul traversone basso e preciso della punta ex Chelsea controlla male a tu per tu con Speroni. Al 13’ i Reds trovano il vantaggio: Moses galleggia tra le linee, si accentra e allarga per Suarez, Henderson si sovrappone, riceve palla e serve l’uruguaiano che da terra in scivolata trafigge l’estremo difensore avversario. Al 15’ Sterling punta Moxey e lo salta secco, tira sul primo palo ma Speroni si salva mettendo in angolo. Un minuto dopo arriva il raddoppio dei Reds: lancio lungo sulla fascia sinistra controllato da Sturridge che finta col sinistro, rientra sul destro, si riporta palla sul sinistro mandando in bambola Delaney e con un gran diagonale mancino trafigge Speroni. Il monologo dei Reds non sembra avere soluzione di continuità: Suarez e Sturridge si cercano e si trovano a meraviglia con fraseggi di altissimo livello tecnico che fanno letteralmente impazzire la retroguardia degli Eagles.
Non appena gli uomini di Brendan Rodgers allentano la pressione, il Crystal Palace si rifà sotto: al 25’ Kébé si invola sulla fascia destra, salta Mignolet ma Tourè spazza ad un metro dalla linea. L’azione prosegue, l’estremo difensore belga compie un vero e proprio miracolo di istinto su tiro da fuori area deviato a pochi passi dalla porta dall’esterno Puncheon. Al 30’ Jerome crossa in mezzo, Mignolet buca l’uscita e Sakho, in evidente imbarazzo nella difesa a tre disegnata da Rodgers, rischia l’autorete con un intervento maldestro. Scampato il pericolo, i Reds riprendono il forcing offensivo e al 37’ trovano il terzo gol. Sterling punta Moxey, gioca un uno-due nello stretto con Suarez e viene trattenuto al limite dell’area; per il secondo assistente è calcio di rigore e sul dischetto va il capitano Steven Gerrard che di destro spiazza Speroni, mandando la sfera all’angolino basso alla destra del portiere argentino. Al 39’ uno strepitoso Suarez punta Puncheon dentro l’area, lo salta e serve in mezzo Moses che, da zero metri, a porta sguarnita, devia sulla traversa. A pochi secondi dal riposo è ancora Suarez, in assoluto il migliore in campo, ad impegnare severamente Speroni.
Durante l’intervallo Holloway cambia il volto della sua squadra. Il tecnico degli Eagles sostituisce Jerome e Kébé coi giovani Dwight Gayle e José Campaña, prodotto del vivaio del Siviglia e punto fermo dell’Under 21 spagnola. A cambiare non sono soltanto gli interpreti ma anche il sistema di gioco, perché gli ospiti ristabiliscono la parità numerica in mezzo al campo con Chamakh che si abbassa in posizione di esterno sinistro prima di lasciare il campo al 68’ all’esterno congolese Bolasie. I padroni di casa controllano il match con estrema tranquillità forti del largo vantaggio ma a volte peccano di sufficienza come nel caso del calcio piazzato con cui al 76’ gli ospiti accorciano le distanze. Campaña dal lato corto dell’area di rigore pennella un cross di destro che Gayle prolunga di testa sul secondo palo trafiggendo Mignolet. I tifosi degli Eagles, ravvivati dal gol, provano a spingere i propri beniamini ma i Reds non si concedono più distrazioni e, anzi, al 85’ vanno vicini alla quarta segnatura con Sturridge, che servito da Suarez, calcia d’esterno destro dal centro area cogliendo il palo a Speroni battuto.
E’ l’ultima emozione di un match che i Reds hanno dominato nella prima frazione e controllato con tranquillità ma anche qualche sbavatura nel secondo tempo. Gli uomini di Rodgers infiammano Anfield e si portano momentaneamente in testa alla classifica, in attesa della gara dei Gunners. Per il Crystal Palace l’unica nota positiva è rappresentata dal gol di Gayle che interrompe il preoccupante digiuno di reti segnate in trasferta durato ben 11 giornate. La salvezza non passa certamente da gare come quella di oggi contro avversari tecnicamente troppo superiori, ma i tre punti conquistati dopo sette giornate di campionato sono un bottino davvero troppo magro per poter cullare la speranza di un posto nella prossima Premier League