CHAMPIONS LEAGUE STEAUA BUCAREST -CHELSEA – Il Chelsea ha bisogno di una vittoria in Champions per riscattare la sconfitta contro il Basilea e un cammino zoppicante in Premier League fino a qui. Il caldissimo pubblico casalingo nei primi dieci minuti è messo in apprensione dalle giocate di Oscar, che fa girare il pallone con maestria. La gara di Fernando Torres dura pochissimo, problemi al ginocchio lo obbligano a uscire, poco male per il Chelsea perché pronto c’è un certo Eto’o. Il suo ingresso si farà sentire. Lo Steaua Bucarest fa pressione nel modo giusto, davanti Piovaccari battaglia con Terry senza esclusione di colpi. Minuto 19, difesa rumena immobile, velocissima invece la manovra londinese, propiziata dal tocco decisivo di Eto’o. Il camerunense mette Ramires nelle condizioni di insaccare senza problemi. I padroni di casa vogliono giocare, il gol infatti arriva su un rapida ripartenza inglese. Cech lavora poco, a metà primo la telefonata di Tanase (il migliore tra i suoi insieme a Stanciu) lo chiama in causa. I Blues prendono controllo del campo, Schurrle gioca alla grande e mette costantemente in apprensione la difesa, intanto lo Steaua non riesce più a lavorare sulle fasce. Le cose cambiano nel finale di primo tempo, torna la pressione, Cech deve intervenire per sbrogliare un paio di situazioni pericolose, una causata da Oscar, in stato confusionale dopo un buon avvio. A tagliare le gambe ai padroni di casa c’è il contropiede di Eto’o, Tatarusanu riesce a respingere ma è Giorgevski a insaccare. Il nazionale macedone non ci fa un figurone. Autogol che fa male, proprio nel momento in cui i rossoblù sembravano più pericolosi, Mourinho e i suoi tornano negli spogliatoi più sereni.
Eto’o vuole il primo gol con la maglia dei Blues, sua la conclusione che apre il secondo tempo. Nessun problema per Tatarusanu. Schurrle è sempre devastante: controllo con il tacco, discesa sulla sinistra e palla in mezzo per Ramires, secondo gol per il brasiliano. Gli applausi però li merita il tedesco, Mourinho corre ad abbracciarlo. Gara virtualmente chiusa al 55esimo, Oscar rientra in partita e serve Juan Mata, palo dello spagnolo. I rumeni sono da apprezzare per l’atteggiamento, Tanase si inventa un bel lob che mette in difficoltà Cech, che tiene i suoi con il fiato sospeso per una brutta capocciata sul palo. La gara riprende, il caschetto del ceco ha fatto il suo dovere. Anche Scurrle cerca il gol personale e lo merita, lui e i suoi compagni continuano a mettere sotto uno Steaua piegato dai tre gol incassati nel primo tempo e decisamente sterile in avanti. Mou ha un bel tesoro in panchina, dopo quello di Eto’o e il turno di Willian, che entra al posto di Juan Mata, copertura con Azpilicueta in cambio di Oscar. Cinque minuti dal termine, si accende una mischia nell’area inglese e i rumeni protestano per una trattenuta su Kapetanos, Carballo lascia correre. In una serata come questa anche Frankie Lampard vuol mettere la sua firma, ancora un contropiede, con Eto’o e Willian a confezionare il pallone per il centrocampista, che dal limite la piazza all’angoletto. Finisce 0-4, serata ideale per gli inglesi, la Champions League dei Blues comincia ora.