SPECIALE PREMIER LEAGUE 13/14 – Continua il viaggio di TCE attraverso i principali campionati europei per scoprire quale stagione ci apprestiamo a vivere. Dopo gli speciali sulla Bundesliga, sulla Liga e sulla Ligue 1 (a cura rispettivamente di Il Renzaccio, Mattia Rossi e Alfonso Alfano) ecco la prima puntata dello speciale sulla Premier League, nel quale ci dedicheremo a Tottenham, Everton, Aston Villa e Newcastle.
TOTTENHAM
Secondo anno consecutivo di Vilas Boas. Sembra una cosa strana da dire, visto che dopo l’esperienza al Chelsea nessuno avrebbe più scommesso un euro sul tecnico portoghese. Eppure AVB si è guadagnato la riconferma, nonostante l’approdo in Champions sfumato all’ultimo. L’imperativo categorico per la prossima stagione è quello di migliorare il quinto posto (che significherebbe appunto Champions League), cercando di arrivare fino in fondo sia in FA Cup, che in Europa League. Il mercato ha privato gli Spurs di Gareth Bale, ma in compenso la squadra si è rafforzata parecchio, soprattutto nel reparto avanzato.
IL MERCATO Dimenticare Gareth Bale? Missione possibile. L’Inter del triplete aveva fondato le proprie fortune sulla cessione milionaria di Ibrahimovic; gli Spurs potrebbero seguirne l’esempio, costruendo una squadra di altissimo livello grazie ad una cessione ancora più milionaria. E’ vero, Bale non si può sostituire, ma il Tottenham orfano del gallese non sembra meno forte di quello trascinato nella scorsa stagione dallo stesso numero 11. A centrocampo è arrivato Paulinho, giocatore di sostanza e di qualità, in grado di adattarsi bene al calcio inglese ed al gioco di AVB. Ma il settore che si è rafforzato di più è sicuramente quello avanzato. E’ arrivato un bomber di razza, Roberto Soldado, che dovrà confermare la straripante media gol che lo accompagnava in Spagna, e dovrà soprattutto ripagare l’esoso investimento di 30 milioni fatto dal Tottenham. Chadli, pagato 9 milioni dallo Standard Liegi, è un giocatore utilissimo e di prospettiva, ideale nel ruolo di esterno offensivo. Il vero colpo è però Eric Lamela, strappato alla Roma per 30 milioni+5. L’argentino è ancora giovanissimo (classe ’92), ma ha già dimostrato grandi cose in un campionato difficile come la serie A, e non farà fatica ad adattarsi alla Premier. Classe, tecnica e senso del gol: non gli manca nulla per eslpodere definitivamente. In difesa è arrivato Chiriches, difensore di prospettiva strappato alla Roma, ed è tornato lo straripante Rose dal prestito al Sunderland. Probabile colpo a centrocampo negli ultimi giorni per rimpiazzare Parker.
LA SQUADRA
La squadra è solida ed efficace e, con gli ultimi acquisti, potrebbe rivelarsi persino spettacolare. Lloris in porta ha fatto dimenticare alla grande le papere di Gomes. La difesa, con l’affidabilità della coppia Vertonghen-Dawson e la spinta degli esterni Walker e Rose (o Assou-Ekotto) non dovrebbe dare problemi. Il centrocampo è molto muscolare (Dembele, Paulinho, Sandro) e perde un pochino di qualità vista la partenza di Scott Parker, anche se Sigurdsson garantisce estro e dinamismo. L’attacco è da squadra di prima fascia di Champions League. Oltre ai già citati acquisti di Chadli, Soldado e Lamela, gli spurs possono contare su Jermain Defoe e Aaron Lennon, che hanno sempre seminato panico tra le difese d’oltremanica. L’importnante è cercare di far giocare il meno possibile Adebayor, perchè il togolese potrebbe rivelarsi più dannoso che utile.
LA STELLA
Non essendo ancora stato ufficializzato Lamela, la stella degli Spurs è Roberto Soldado. Ci si aspetta tanto da lui, almeno 20 gol. La qualità non manca allo spagnolo, deve solo dimostrarla anche in Inghilterra. Già a segno nelle prime due partite.
EVERTON
E’ finita l’era David Moyes a Goodison Park e non sarà sicuramente facile confermare l’ottimo lavoro fatto in questi 10 anni dal tecnico scozzese. Il compito spetta a Roberto Martinez, tecnico giovane ma con esperienza, che ha compiuto diversi miracoli dalle parti di Wigan, salvando più volte una squadra mediocre e portandola addirittura al successo in FA Cup. I Toffees non hanno ceduto alle offerte per i loro gioielli e si sono rafforzati: l’Europa è un obiettivo realistico visto il sesto posto dello scorso anno, ma non sarà facile.
IL MERCATO
Il più grande affare del calciomercato estivo dell’Everton è stato quello di non cedere alle lusinghe del Manchester United di David Moyes per Leighton Baines e Moarouane Fellaini. E’ stata infatti spedita al mittente l’offerta da 28 milioni per entrambi, e già con questa operazione i toffees sono rimasti competitivi. Inoltre Martinez ha voluto portare con sè a Liverpool due suoi pupilli al Wigan: il paraguayano Alcaraz in difesa e l’ivoriano Arouna Konè in attacco. Quest’ultimo l’hanno scorso ha fatto 11 gol in Premier League e si è rivelato un giocatore molto utile, capace di sacrificarsi e ripartire in contropiede, ed è per questo un buon acquisto. Ma non è finita, perchè quest’anno Goodison Park si tingerà un po’ di blaugrana. E’ arrivato infatti l’astro della cantera del Barcellona Gerard Deulofeu, che ha già fatto innamorare tutti con la Spagna al mondiale under 20 e che si è già preso la maglia numero 10. Sembrava invece sul punto di partenza Jelavic, con destinazione Amburgo, ma pare che la trattativa si sia arenata.
LA SQUADRA
Probabilmente la squadra più solida dell’intera Premier League. Se conferma la partenza dell’anno scorso (anche se nelle prime due partite sono arrivati due pareggi), potrebbe rivelarsi ancora più letale dell’anno scorso. In porta Tim Howard è ormai un veterano di esperienza ed affidabilità. La difesa è collaudatissima, grazie agli ottimi centrali Jagielka, Distin e all’occorenza Hetinga, e alla qualità offensiva si di Coleman, che di Leighton Baines. Anche il centrocampo non scherza, perchè Fellaini è sinonimo di sostanza e di gol (ben 14 nella scorsa stagione), così come l’idolo dei tofosi Leon Osman e Darren Gibson. Attenzione al futuro del calcio inglese: Ross Barkley, centrocampista 19enne ma che potrebbe ritagliarsi un posto da titolare, avendo già dimostrato di poter dire la propria nel calcio che conta. Come esterni offensivi i toffees possono contare sulla tecnica e la rapidità di Pienaar, Mirallas e Oviedo, nonchè di Steven Naismith. L’attacco abbonda sia numericamente che in termini di qualità. Sono arrivati Arouna Konè e Deulofeu, che dovranno ambire ad un posto da titolare insieme aal bomber Jelavic, a Anichebe, cresciuto molto nelle ultime stagioni , mentre parte da outsider il greco Apostolos Vellios.
LA STELLA
Baines? Fellaini? No, Ross Barkley. Il giovanissimo prodotto dell’academy dei Toffees ha già qualità e personalità da vendere. Le speranze del caclio inglese sono appese alla sua crescita e questa potrebbe essere la stagione buona per esplodere a Goodison Park.
ASTON VILLA
Dimenticare la stagione precedente e garantirsi una salvezza senza brividi. Questi i desideri dei Villans, che confermano il manager Lambert e trattengono il salvatore della patria Benteke. Non sono stati fatti grandi investimenti sul mercato, ma si punta tanto sui giovani. La partenza è stata positiva, ma sarà una delle squadre che lotterà fino in fondo per la salvezza.
IL MERCATO
Tutti davano per sicuro partente Christian Benteke, dopo che il belga, con i suoi 19 gol, era stata la rivelazione del campionato e l’unico vero artefice della salvezza dei Villans. Nonostante la corte di mezza Inghilterra l’attaccante ha sorprendentemente deciso di rimanere a Birmingham e l’Aston Villa lo ha blindato prolungando il suo contratto. Questo l’unico vero colpo del mercato dei Villans, visto che Bent è stato ceduto in prestito al Fulham e non sono arrivati altri attaccanti per sostituirlo. In compenso è stata rafforzata la difesa con gli acquisti di Okore dal Nordsjaelland e dello spagnolo Luna dal Siviglia (già a segno in campionato). A centrocampo si punta su Tonev, arrivato per 3,5 milioni dal Lech Poznan, ma soprattutto su Bacuna, arrivato dal Groningen e già titolare. Tutto sommato, troppo poco per una squadra che si è salvata con un pizzico di fortuna nelle ultime giornate dello scorso anno. Ci si aspetta qualcosa negli ultimi giorni.
LA SQUADRA
Rispetto ai Villans degli scorsi anni manca un po’ di qualità, ma il talento dei giovani potrebbe compensare il tutto. In porta il binomio Guzan-Given è sicuramente di livello. Un po’ meno la difesa, che potrebbe ballare sulla coppia Vlaar-Okore. Luna a sinistra è un buon terzino, così come Lowton e Hutton rappresenta un ottimo ricambio. Il centrocampo si affida all’estro di Albrighton, alla sua terza stagione da protagonista in premier e al promettentissimo Westwood. Restano un’incognita Ireland e N’zgobia. Il primo difficilmente si riporterà sui livelli dei tempi al City, mentre il secondo potrebbe diventare il vero valore aggiunto della mediana offensiva. In attacco si va di all-in su Benteke, sperando che il belga ripeta le gesta della scorsa stagione. La nota positiva delle prime giornate è stato il ritorno a ottimi livelli di forma di Gabriel Agbonlahor, che, se dovesse mettersi a posto fisicamente e mentalmente, ritornerebbe ad essere uno degli attaccanti più forti e completi del campionato. Infine si punta parecchio sul giovane gioiellino Weimann; questa potrebbe essere la stagione della sua consacrazione.
LA STELLA
Christian Benteke, più che la stella direi il santino al quale si affidano i Villans per non navigare nelle acque della retrocessione. Attaccante che ha dimostrato grandissima potenza, unita a tecnica e senso del gol. Non a caso era corteggiato da diversi club, ma ha scelto di rimanere all’Aston Villa, e da quelle parti se lo tengono molto stretto.
NEWCASTLE
I Magpies vengono da una stagione nella quale hanno fatto buone cose in Europa e pessime cose in Inghilterra. Anche se non sono stati fatti grandi sforzi sul mercato (l’unico acquisto è Remy), la rosa è di tutto rispetto e, con la giusta gestione, dovrebbe candidarsi ad un piazzamento nel lato sinistro della classifica.
IL MERCATO
Ormai è noto che Newcastle sia diventata una vera e propria colonia francese. Nelle scorse sessioni di mercato il manager Alan Pardew ha acquistato quasi esclusivamente giocatori francesi provenienti dalla Ligue 1. E anche in questa finestra di mercato il manager dei Magpies non poteva farsi sfuggire un altro giocatore d’oltralpe: Loic Remy. Attaccante di qualità, che ha fatto bene nei pochi mesi al QPR. E’ curioso il fatto che lo stesso giocatore a Gennaio aveva scelto la squadra londinese al posto del Newcastle. Questo è l’unico acquisto dell’estate bianconera. E’ vero che era stato fatto tanto a Gennaio, ma un solo acquisto è sempre troppo poco. In compenso se ne vanno Simpson, Perch ed il portiere Harper. Pardew ha chiesto qualche rinforzo e i tifosi hanno cominciato a lamentarsi. Sono giorni importanti in quel di Newcastle upon tyne.
LA SQUADRA
L’organico è qualitativamente di ottimo livello, ma la squadra ha faticato e sta faticando (un punto nelle prime due giornate) a macinare risultati. In porta Krul si è rivelato un portiere di livello, con pochissimi svarioni. La difesa puo’ contare numerosi elementi di qualità: Yanga Mbiwa, Wiliamsson, Taylor. L’unica incognita è Coloccini, che dopo alcune buone stagioni sta perdendo un po’ i colpi. Debuchy e Santon sono degli ottimi esterni bassi offensivi, ma peccano un po’ in fase difensiva. A centrocampo ci si affida alla visione e ai piedi di Cabaye, cercato in estate da Moyes, e alla potenza di Sissoko e Tiotè. Gutierrez e Obertan sono due giocatori molto utili, anche se Marveaux parte titolare, così come Ben Arfa. L’astro francese è l’elemento in grado di spaccare la partita con le sue giocate e dev esicuramente ritornare sui suoi livelli. Titolare dell’attacco è Papis Demba Cissè, devastante nei suoi primi mesi al Newcastle, ma molto meno decisivo la scorsa stagione, forse anche a causa del rendimento complessivo della squadra. Al suo fianco Remy puo’ fare grandi cose. Tra le riserve non convince Sam Ameobi, ma è ancora giovanissimo, mentre è sempre di sicura affidabilità suo fratello, SHola Ameobi, ormai un veterano dei Magpies.
LA STELLA
Hatem Ben Arfa. Il talento ex Marsiglia ha regalato lampi di grande calcio, ma è stato condizionato dal grave infortunio. E’ il giocatore in grado di sbloccare le partite e deve ritornare sui suoi livelli massimi. La classe non gli manca, e Alan Pardew si aspetta grandi cose da lui.