QUALIFICAZIONI MONDIALI SAN MARINO POLONIA BRIGATA MAI 1 GIOIA – Brigata a ranghi ridotti e incazzata per la forzata assenza da Serravalle in occasione di San Marino-Polonia; per incanalare la rabbia optiamo per un prepartita a base di zuppa d’aglio alla Ceca e bottiglia tattica di Lambrusco. 20.40, puntuali e con un respiro di drago tale da donare l’effetto serra a Plutone, collegamento Smtv e stendiamo i nostri striscioni in camera di [IH]. La vista della tribuna dell’Olimpico è imbarazzante: un migliaio di beoni polacchi con un tasso alcoolico straordinario da una parte, un numero ben minore di tifosi occasionali dall’altra… Cosa dire? Facciamo i complimenti alla Federazione che, per non ben precisati “motivi di ordine pubblico”, mette l’obbligo di prevendita ESCLUSIVAMENTE presso la sua sede e poi si lamenta delle poche unità presenti. Ma lasciamo stare e torniamo alla partita.
Il morale è alto, nonostante il diluvio universale di gol preso in Ucraina venerdì, e non potrebbe essere diversamente: [M] inizia a proporre penitenze impresentabili a cui sottoporsi in caso di gol sammarinese, [IH] parla a raffica come Mentana e [P] fa notare con garbo che, mentre gli altri due fanno casino, la gara è iniziata e la Polonia ha già preso di mira il povero Simoncini, al rientro.
L’inizio dei Titani non è dei migliori, si soffre sulle fasce eal 10’ arriva la prima rete della partita. Ora, se la squadra fosse scesa in campo con lo spirito remissivo di venerdì, sarebbe stato sufficiente copia-incollare la cronaca di Ucraina-San Marino (che trovate qui, insieme agli highlights), ma la palla in rete funziona da elisir. O da bacio per la bella addormentata se preferite. E se Mazza non si offende. San Marino comincia a giocare, tiene il centrocampo e punta in avanti, mentre Selva guadagna falli come ai bei tempi.
Al 22’ L’EVENTO: San Marino ottiene, appunto, una buona punizione sulla tre quarti che Vitaioli scodella a centro area. Secondi interminabili: [M] ed [IH] trattengono il respiro e bisbigliano “me lo sento me lo sento…”, i difensori polacchi, evidentemente impegnati a farsi un bicchierino di Sliwowice sul dischetto del rigore, marcano il nulla e Alessandro Della Valle (proprio lui, talmente sfigato all’andata che, se fosse passato sotto ad una scala, la scala si sarebbe sciolta) stacca e castiga di testa la retroguardia biancorossa. Nulla può fare Boruc, che salta come un gatto ma non arriva a deviare il pallone.
Poco male se dopo nemmeno un giro di lancetta la Polonia torna in vantaggio, per la Brigata Mai 1 Gioia la partita diventa tutta un’altra cosa. Il gol mancava da cinque anni. Un’eternità. Le urla di [IH], [P] e [M] (e di [F] dal Lazio, arrivate comunque senza problemi in Emilia) hanno comunque compensato questo lustro di digiuno. E se pensate alla delicata pietanza ingurgitata una mezz’ora prima, è una fortuna nessuno abbia acceso un fiammifero!
La partita procede come (e anche meglio di) prima; forse la Polonia si aspettava una squadra di cadaveri impagliati tenuti su da cartelli bancari pubblicitari, o forse avevano semplicemente pensato che i 9 goal dall’Ucraina fossero il pane quotidiano per quei “poverelli” dei sammarinesi. Fatto sta che non si nota più quel dominio incontrastato dei polacchi e San Marino manovra a centrocampo, evita i lanci lunghi verso Mordor e non disdegna qualche puntata offensiva, arrivando vicinissimo al gol, su punizione di Selva, negli ultimi minuti della partita (clicca qui per gli highlights).
1-5, ma per la Brigata è una vittoria in larga scala (contando che, negli altri gironi, la più quotata Andorra non ha ancora segnato. Eh eh eh. Risata compiaciuta). Ora scusate, ma dobbiamo andare: il caro [M] ha gentilmente ricordato la penitenza a cui dobbiamo sottoporci. Il fatto che stia tirando fuori dall’armadio i vestiti della moglie di [IH] non preannuncia nulla di buono.
FORZA SERENISSIMA!
[IH] – [M] – [P] – [F]