Bundesliga, quarta giornata – Amburgo, Hannover e Gladbach sul velluto, vittoria da sei punti per l’Ausgburg

BUNDESLIGA 2013/2014, QUARTA GIORNATA-  Pomeriggio tedesco privo delle big: il Bayern, in previsione dell’impegno (vittorioso) in Supercoppa contro il Chelsea, ha inaugurato la quarta di campionato con l’anticipo andato in scena, martedì, a Friburgo, e conclusosi con un inatteso pareggio; il Borussia, invece, sarà di scena domani contro l’Eintracht Francoforte, mentre Schalke-Bayer sarà il posticipo delle 18,30 di oggi. Nei cinque match andatati in scena oggi, non sono di certo mancate le emozioni e, come da tradizione del campo tedesco, i gol, ben diciassette.

HANNOVER-MAINZ 4-1 – Non incanta, non stupisce, sembra sempre più fortunato che bravo, ma l’Hannover in casa è un trita-sassi. Dopo aver battuto Wolfsburg e Schalke, la squadra di Slomka s’impone nettamente contro il Mainz, partito – come da tradizione –  a mille con tre vittorie nelle prime tre giornate di campionato. Eppure il match per la squadra di Tuchel era iniziato sotto i migliori auspici: Marcelo commette un grossolano errore nel tentativo di spazzare l’area di rigore, la palla giunge a Moritz che, di prima intenzione, lancia nello spazio Muller, che penetra in area e batte Zieler. Siamo solo al dodicesimo minuto, ma sembra che la marcia trionfale del Mainz non sia destinata a fermarsi ad Hannover, anche perché nei dieci minuti successivi, forse stordita dal gol subito, la squadra di casa rischia di subire la seconda rete. Il pareggio giunge al trentesimo grazie ad un colpo di testa di Diouf susseguente ad un corner di Prib, ma l’errore grossolano in uscita di Muller, che prova ad agguantare (senza riuscirci) la sfera anziché respingerla con i pugni,  è a dir poco determinante. Il Mainz, fino a quel momento sicuro e spavaldo come sempre, accusa il colpo: passano solo sei minuti e Sobiech, servito da un perfetto cross dalla destra di Stindl, insacca di testa per il vantaggio locale. La ripresa vede il Mainz predominante nel possesso palla, ma l’Hannover chiude bene tutti gli spazi in difesa e  si rende spesso pericoloso in contropiede.  Nel finale la squadra di casa dilaga:  all’ottantesimo, Diouf recupera palla sulla destra e la serve a Bittencourt, il brasiliano mette in mezzo per Ya Konan che, con un pregevole piatto destro di prima intenzione, batte Muller; tre minuti più tardi, con il Mainz completamente sbilanciato in avanti, i sechsundneunzig trovano la quarta rete con Prib, imbeccato da un filtrante dell’ottimo Andreasen.

BORUSSIA M’GLADBACH- WERDER BREMA 4-1 – Vince il Gladbach, ma lo spettacolo offerto dalla due squadre – soprattutto nella prima frazione – non è stato certo entusiasmante. Tre punti comunque meritati per la squadra di Favre, ottenuti al cospetto di un Werder pessimo (e non è una novità), incapace di creare gioco e paurosamente fragile a livello difensivo. Prima frazione deludente: poche emozioni, ritmo compassato e ampi sbadigli sugli spalti del Borussia Park. Nonostante tutto, al trentaquattresimo i padroni di casa passano in vantaggio con Arango: superbo lancio lungo in profondità di Xhaka, il venezuelano raccoglie il pallone in posizione di sospetto fuorigioco, entra in area e batte un mal posizionato Mielitz. Nella ripresa le cose si mettono subito bene per i locali, che al settimo trovano il raddoppio con Raffael, lesto ad avventarsi su una corta respinta di Mielitz ed agevolato dalla “straordinaria” (ovviamente eufemismo) reattività di Prodl. A venti dal triplice fischio finale, con i padroni di casa assoluti padroni del campo, il Werder accorcia le distanze grazie ad un clamoroso autogol di Nordveit, che insacca la propria porta con una bella torsione di testa. La gioia per i biancoverdi dura poco. Passano cinque minuti e i fohlen, al termine di una ripartenza da manuale, trovano la terza rete con Kruse, autore, poi, dell’assist per il gol del definitivo 4-1 realizzato da Herrmann, che supera Mielitz in uscita ed insacca a porta sguarnita.

AMBURGO-EINTRACHT BRAUNSCHWEIG 4-0 – Sono passate solo quattro giornate dall’avvio della Bundesliga, ma una cosa sembra già chiara a tutti gli appassionati di calcio tedesco: l’Eintracht Braunschweig arriverà ultimo in classifica. Fink ottiene la prima vittoria stagionale, salva la panchina, ma i dubbi sulla sua squadra restano ancora irrisolti: serviranno test più probanti per valutare la forza dei rothosen. La partita si sblocca dopo solo sei minuti grazie ad un gol di Van der Vaart, servito dalla sinistra da un attivissimo Beister. Ed è ancora il numero 21 locale, dieci minuti più tardi, su un’azione avviata da un lungo rilancio di Adler,  a servire l’assist per il gol del raddoppio messo a segno da Zoua, alla prima rete in Bundesliga. I sessanta minuti successivi vedono un Eintracht volenteroso, capace di creare  qualche occasione da gol, ma mai realmente pericoloso dalle parti di Adler. Negli ultimi dieci minuti, a risultato ormai acquisito, il giovane talento turco Calhanoglu sale in cattedra: prima, al termine di una bella serpentina avviata dal lato sinistro, trova il gol del 3-0 con la complicità di un disastroso Davari, poi, nel recupero, realizza la doppietta personale con una stupenda punizione.

WOLSFBURG-HERTHA 2-0 – Prima sconfitta stagionale per il neo-promosso Hertha, uscito sconfitto dalla Volkswagen Arena al cospetto del solito Wolfsburg: splendido in casa, zoppicante in trasferta. Vittoria meritata per i lupi, che dominano per lunghi tratti nel primo tempo, sbloccandolo, però, solo negli ultimi cinque minuti: quarantaduesimo, Naldo effettua un tiro-cross sul quale s’avventa Olic, che con una splendida spaccata porta in vantaggio i lupi; al quarantacinquesimo, invece, Diego si procura un dubbio rigore e poi lo trasforma impeccabilmente. Nella ripresa fioccano le occasioni  per le due contendenti, ma il risultato non cambia.

NORIMBERGA-AUSGBURG 0-1 – Vittoria di fondamentale importanza per l’Ausgburg, che ottiene la seconda vittoria consecutiva ed espugna il difficile campo di Norimberga. Derby bavarese molto tattico, anche se il Norimberga si fa preferire per qualità del gioco espresso e mole di occasioni create. Ma dopo ottanta minuti fondamentalmente dominati, i padroni di casa subiscono la beffa a cinque dal termine: Werner scocca un possente sinistro che si stampa sul palo, Altintop non trova il tap-in ma – buon per lui – il pallone giunge a Vogt, che trova lo specchio della porta e regala una vittoria che va oltre ai tre punti conquistati in classifica. Decisamente.