FRIBURGO BAYERN MONACO. In Bundesliga è già tempo di quarta giornata; no, non è un errore, ma oggi il Bayern Monaco ha anticipato il suo impegno a Friburgo a causa dell’impegno, venerdì sera a Montecarlo, contro il Chelsea nella finale di Supercoppa Europea. Così Guardiola, probabilmente scottato dalla sconfitta contro il Dortmund a fine luglio che è costata il primo trofeo stagionale (Supercoppa di Germania), ha rivoluzionato l’undici titolare imbottendolo di “riserve”, o presunte tali: Rafinha e Contento terzini, Shaqiri nella linea di quattro dietro l’unica punta, Pizarro. Qualche rinuncia è stata anche forzata (Thiago resterà fuori per almeno sette settimae), ma l’intento, chiaro, era quello di puntare con decisione al match contro gli inglesi.
Contro il Friburgo del mago Streich, vera rivelazione della scorsa stagione in Bundesliga con la qualificazione Champions sfumata solo all’ultima giornata, i primi minuti non hanno di certo rafforzato le idee degli strenui difensori di Guardiola: squadra lenta, quasi intimorita. Ne approfittano i padroni di casa che spingono subito sull’acceleratore e creano un paio di situazioni pericolose, più che altro confuse, nell’area di Neuer. Al 10′, poi, la bella conclusione del terzino Sorg che impegna il portiere della nazionale tedesca. Il pericolo sventato sveglia i bavaresi che cominciano a macinare calcio: al 19′ Dante lancia lungo (qualcosa di mai visto nel Barça di Pep, e più volte ripetuto dai centrali del Bayern), Pizarro scatta bene sul filo del fuorigioco, supera Baumann con un pallonetto ma è bravo Ginter a spazzare. Pizarro si fa vivo in un altro paio di occasioni, il gol è nell’aria e, puntuale, arriva al 33′: spunto pregevole di Muller sulla destra, cross per Shaqiri che controlla e conclude, di prima e con violenza, di sinistro, fulminando il portiere di casa. Vantaggio meritato e legittimato dall’occasione sprecata da Gotze (ancora in ritardo l’ex Dortmund) dopo un bel triangolo col centravanti peruviano.
Ritmi bassissimi a inizio ripresa, il possesso palla dei bavaresi per larghi tratti annoia ma, indubbiamente, ha il merito di far passare i minuti. Il Friburgo, però, quando riesce parte in contropiede; al 60′, ad esempio, Gelson Fernandes serve l’esordiente Laprevotte che conclude a giro. Neuer è spettacolare nel tuffo, la sua deviazione è decisiva ma il palo completa l’opera di salvataggio. Come nel primo tempo, il pericolo scampato risveglia il Bayern: tra il 74′ e il 75′ due azioni che avrebbero potuto chiudere il match. Prima Baumann compie un doppio miracolo su Kroos e Muller, poi lo stesso trequartista della nazionale tedesca si ritrova di nuovo a tu per tu col portiere avversario, ma spreca tutto tirandogli addosso. Il Bayern sente di avere in pugno i tre punti e l’uscita di Schweinsteiger, per problemi muscolari, non preoccupa più di tanto Guardiola che inserisce comunque Ribery. Il Friburgo è ancora in partita e prova il tutto per tutto negli ultimi minuti. Arriva così il clamoroso pareggio all’86’: Hofler è solissimo davanti a Neuer, imbeccato dallo splendido cross di Freis, di prima e cadendo a terra. Il centrocampista classe ’90 non si lascia sfuggire l’occasione e infila l’1-1. I big, Lahm-Ribery-Mandzukic, non riescono a produrre granché, tranne una serie di rimpalli all’88’ che finisce con un tocco sotto misura di Dante che termina alto. Finisce così 1-1: dopo tre vittorie di fila, arriva il primo stop di Guardiola in Bundes: Leverkusen e e Dortmund avranno così subito l’occasione di staccare i campioni se riusciranno a vincere nei loro match di sabato.