BUNDESLIGA 2013/2014 TERZA GIORNATA – Domenica pomeriggio decisamente atipica in Bundesliga, dove s’affrontavano – fra di loro – le ultime quattro della classe, ancora con la casella dei punti conquistati ferma a zero.
EINTRACHT BRAUNSCHWEIG-EINTRACHT FRANCOFORTE 0-2 – Pronostico rispettato: “l’Eintracht-Derby” è delle Adler di Veh, finalmente a punti dopo un avvio di stagione tutt’altro che esaltante. Troppo poco questo Braunschweig, che va assolutamente rinforzato in difesa (specie sugli esterni) e, per sperare in una miracolosa – ma alquanto improbabile – salvezza, dovrà fare affidamento sul talento di Bellarabi e sulla prolificità di Kumbela. Problemi fisici di quest’ultimi due permettendo. Avvio di chiara marca Eintracht, che in dieci minuti crea tre occasioni da gol. I padroni di casa, dopo aver subito la maggior qualità degli avversari, riescono ad arginare i rossoneri, padroni del campo ma incapaci di creare seri pericoli alla porta difesa da Davari. Bisogna aspettare la metà della prima frazione per annotare sul taccuino un’altra occasione da gol per la squadra di Francoforte, ma Meier non inquadra la porta da posizione favorevole. Nel finale, il Braunschweig si rende pericolosissimo con Jackson, che fallisce una ghiottissima palla-gol. Nella ripresa lo spartito non cambia: leoni arroccati in difesa, aquile padrone del campo. La superiorità ospite viene premiata al settimo: l’onnipresente Meier (31 anni, in scadenza di contratto) calcia un potente destro dal limite dell’area che, complice l’involontaria deviazione di Dogan, batte Davari e porta in vantaggio gli ospiti. Il Braunschweig, messo in campo solo ed esclusivamente per ottenere il pareggio, fatica ad imbastire un’azione degna di tal nome, mentre l’Eintracht prende definitivamente in mano il controllo del match. Il raddoppio è nell’aria ed arriva puntuale al diciassettesimo: Elabdellaoui compie un disastroso ed impreciso passaggio in orizzontale per Theuerkauf, la sfera, però, giunge sui piedi del lanciatissimo Aigner, che entra in area e batte con un destro di giustezza Davari. Nel finale, nonostante il doppio vantaggio, è ancora l’Eintracht Francoforte a farsi preferire e a sfiorare il terzo gol.
AUSGBURG-STOCCARDA 2-1 – Terza sconfitta consecutiva per lo Stoccarda, autore dell’ennesimo avvio stagionale da incubo. La squadra di un sempre più traballante Labbadia, parte subito male e subisce il gol al settimo minuto: traversone dalla destra di Verhaegh che taglia tutta l’area prima di essere insaccata da un reattivo Altintop, al primo gol nella sua seconda vita calcistica in Bundesliga. I padroni di casa si fanno preferire, anche se lo Stoccarda – in maniera molto labile – crea qualche apprensione alla retroguardia di Wienzierl. Il raddoppio arriva al trentacinquesimo: punizione di Holzhauser (tesserato dello Stoccarda, giunto in prestito all’Ausgburg) indirizzata in area di rigore, Callsen-Bracker stacca di testa e batte Ullreich. Passano solo due minuti e Moravek, complice una clamorosa ingenuità di Ullreich, non concretizza una nitida palla-gol. Le speranze per gli Svevi si riaccendono a pochi minuti dall’intervallo: Maxim viene steso da Verhaegh in area e guadagna un calcio di rigore. Dal dischetto va Ibisevic, che non fallisce e riapre il match. Nella ripresa Labbadia sbilancia la squadra ed inserisce Harnik in luogo di un deludente Leitner. Gli ospiti aggrediscono l’area avversaria, sfiorano il gol in un paio di circostanze, ma soffrono – talvolta – le ficcanti ripartenze dell’Ausgburg. La partita per lo Stoccarda prende una china ulteriormente negativa a venti dal termine: Traorè entra in maniera scomposta – ma non cattiva – su Philip, guadagnandosi un fin troppo severo rosso diretto. L’ultima occasione dell’incontro è per i padroni di casa con Molders, che calcia incredibilmente a lato a porta completamente sguarnita.