Il Viktoria Plzen favorito alla vigilia del match, valido per l’accesso ai gironi di Champions League, rispetta le attese ed ha la meglio sugli avversari del Maribor per 3-1, partita dominata dai padroni di casa che hanno perso di mano la partita soltanto nei minuti finali del primo tempo e nella fase centrale del secondo tempo. I due team si schierano con lo stesso modulo un 4-2-3-1, con il team campione di Repubblica Ceca, diversamente dal solito parte più protetto spostando sulla linea dei trequartista il classe 1990 Darida ( probabilmente il miglior calciatore del Plzen ) e non in mediana come viene inserito di solito. Per gli sloveni invece consueta formazione con Potokar che sostituisce l’indisponibile Arghus, e con Bohar preferito a Fajic per proteggere il centrocampo, come al solito nelle partite europee. Partono meglio i padroni di casa che cercano subito il vantaggio con il calcio d’angolo battuto da Horvath – in Italia conosciuto per aver mostrato il suo fisico particolare dopo il goal segnato al Napoli ma dal punto di vista tecnico non si discute – sul quale i suoi compagni non riescono a trovare la deviazione vincente. Al quarto calcio d’angolo, dopo soli 8 minuti, battuto dal Viktoria Plzen arriva il vantaggio della squadra ceca con il difensore centrale Cisovsky, che sfrutta diversi interventi a vuoto dei calciatori del Maribor. La squadra slovena in grossa difficoltà – sono diversi anni che la società campione di Slovenia arriva al playoff per accedere ai gironi ma ne esce sempre sconfitta – soffre la pressione del Viktoria e rischia di capitolare per la seconda volta in alcune circostanze. Gli sloveni si svegliano soltanto nel finale di primo tempo con azioni gestite dal duo offensivo Tavares e Cvijanovic – centrocampista con il vizio del goal – spento invece il macedone Ibraimi miglior calciatore dello scorso campionato in Slovenia.
La ripresa vede la squadra di casa trovare al ’57 il secondo goal con Darida, perfetto il suo inserimento favorito dal bruttissimo posizionamento della difesa avversaria, che mette in rete il cross dalla sinistra di Kovarik. Sembra crollare il mondo addosso al Maribor – che vede sparire nuovamente la possibilità di raggiungere la fase a gironi della Champions League – ma si sveglia il calciatore di maggior talento del team ovvero Ibraimi che manda in difficoltà la difesa avversaria, la sua prestazione nonostante l’ultima mezz’ora sui suoi livelli resta al di sotto delle sue potenzialità. Il goal del 2-1 arriva invece grazie alla conclusione da fuori di Mejac – fra i calciatori meno dotati tecnicamente della squadra – tiro che viene però battezzato fuori dal portiere Kozacik che non interviene, ma il pallone finisce in rete. Al minuto numero 70 arriva anche l’occasione per Ibraimi che però colpisce male e non riesce a trovare il goal del pari. Nel finale i cambi di Vrba decidono la gara, inserisce Rajtoral e Duris, autori il primo dell’assist e il secondo del goal del definitivo 3-1. Serviranno due reti in casa, senza subire goal, al Maribor per raggiungere la Champions League.