Real Madrid-Betis 2-1, è Isco l’eroe della serata

REAL MADRID BETIS. Dire, adesso, che a questo Madrid manca uno come Bale sarebbe ingeneroso, oltre che ridicolo, nei confronti di una rosa che lo stesso Ancelotti ha definito stellare. Stasera il Real Madrid ha sofferto per merito, soprattutto, di un grandissimo Betis Siviglia condotto da un allenatore che farebbe la fortuna di parecchie big in Europa, Pepe Mel, e che sembra addirittura migliorato rispetto alla squadra che l’anno scorso ha lottato per gran parte della stagione per il quarto posto, finendo per conquistare comunque una meritatissima qualificazione in Europa League. Dato merito ai betici, bisogna dire che stasera il Real ha deluso (guarda qui gli highlights): reduce da un precampionato che ha subito fatto apprezzare lo stile e le capacità di Ancelotti all’esigente tifoseria del Bernabeu, stasera ci si aspettavano i fuochi d’artificio. Il Madrid è invece apparso quasi impacciato, condizionato dalla serata non positiva di Ronaldo e, soprattutto, dai troppi svarioni di Ramos, tornato per una sera il difensore tutto fisico niente testa di parecchi anni fa.

Ancelotti ha sorpreso tutti prima del fischio d’inizio: Casillas va in panchina, in porta c’è Diego Lopez. Da verificare i motivi di una scelta che nessuno si aspettava: per Iker l’incubo, che sembrava terminato con la partenza di Mourinho, non è finito. Carletto ripropone in qualche modo il 4-4-2 che l’ha fatto trionfare al Psg: Ozil e Isco sono gli esterni, Ronaldo fa coppia con Benzema in avanti. Mel propone Jorge Molina terminale offensivo, supportato da Cedrick, il personaggio della settimana in Spagna: il Betis lo ha acquistato dal Numancia, pagando interamente la clausola rescissoria: 1,2 euro (Iva compresa)!

Partono fortissimo gli ospiti: al 3′ Diego Lopez compie un mezzo prodigio sul colpo di testa di Molina, su splendido cross di Nacho. Dopo cinque minuti il portiere delle merengues deve uscire quasi fuori area per stoppare ancora Molina, lanciato a rete. La difesa del Madrid traballa e crolla al 13′: Cedrick prende palla a centrocampo, accelera indisturbato e supera, quasi senza nemmeno faticare, Sergio Ramos – nell’occasione troppo superificiale. L’ala entra così in area e serve un pallone d’oro a Molina che infila senza problemi nella porta sguarnita. Cala il gelo al Bernabeu. Il momento d’oro del Betis non si esaurisce con il gol del vantaggio: altro spunto di Cedrick, stavolta il passaggio in mezzo è per Verdù, gran prima dell’ex Espanyol coi biancoverdi, che sfiora il palo alla destra di Diego Lopez. Passata la tempesta, il Real comincia a farsi vedere dalle parti di Andersen. Prima Benzema, assistito da Ozil, spara alto, poi ci prova Ronaldo che pizzica il palo con un diagonale. Al 25′ arriva l’1-1: Isco, già amatissimo dal Bernabeu, serve Benzema che fulmina il portiere danese con una conclusione centrale ma potente. Sembra quindi mettersi bene la partita per il Madrid che, però, prima del 45′ rischia altre due volte di andare sotto: prima Molina impegna Diego Lopez, poi è Nosa, gran partita del nigeriano, a colpire una clamorosa traversa di testa, su azione d’angolo. L’1-1, al 45′, è manna dal cielo per il Real Madrid.

Meglio i madrileni all’inizio, con Ozil e Isco più nel vivo del gioco e Modric finalmente più incisivo. Pochi pericoli però dalle parti di Andersen che sbriga il compitino senza difficoltà. Il danese, comunque, compie due buoni interventi su Ronaldo a metà della ripresa, quando il Betis comincia a calare e il Madrid, spinto anche dall’ingresso di Di Maria e Casemiro, al posto degli insufficienti Ozil e Khedira, comincia a creare pericoli con frequenza. L’ultimo pericolo dalle parti di Diego Lopez è un altro colpo di testa di Nosa, in contropiede, lasciato solissimo al centro dell’area dagli svagati centrali di casa. Di Maria, poco dopo, sfiora il gol dopo un’azione insistita dei suoi, Cristiano è sempre più punto di riferimento ma non riesce a trovare la giocata decisiva. Entra Morata per il fischiatissimo Benzema (ormai abituato ai fischi visto quello che gli accade puntualmente in nazionale), e il giovane centravanti non arriva per un soffio sul centro di Marcelo. Proprio il brasiliano, all’85’, è autore del cross che mette Isco nelle miglior condizioni possibili per colpire di testa e fulminare Andersen. Il Bernabeu crolla definitivamente ai piedi del trequartista ex Malaga, festeggiatissimo dai compagni. Il Real non rischia negli ultimi minuti e porta a casa tre punti d’oro, due ore dopo il clamoroso 7-0 del Barcellona al Levante. E, forse, l’aspetto più positivo della serata è la prestazione del Betis: forse, questa Liga, può essere un filo più combattuta di quanto dicano i valori sulla carta.

 

About Alfonso Alfano 1812 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.