LIGA. Comincia anche il campionato spagnolo: la Liga è partita questo sabato con tre anticipi che già hanno dato indicazioni interessanti in vista della stagione. La Real Sociedad vuol dare continuità alla miracolosa stagione scorsa, Getafe e Valladolid devono ancora assorbire le estati “turbolente”, Valverde ha ridato verve all‘Athletic Bilbao così come Schuster al Malaga che, però, è caduto al Mestalla di Valencia. Ecco com’è andata nel dettaglio (clicca sulla partita per gli highlights).
REAL SOCIEDAD-GETAFE 2-0: 42′ Vela, 70′ Seferovic
Priva di Agirretxe, Xabi Prieto (entrato poi nella ripresa) e Griezmann, alla prima senza Montanier alla guida tecnica e Illarramendi nel frattempo passato al Madrid, la Real Sociedad apre la Liga 2013-14 con una gran prestazione contro il Getafe, viatico perfetto per la sfida nei preliminari di Champions League contro il Getafe. In grandissima evidenza il giovane attaccante Seferovic, ex Fiorentina e l’anno scorso in prestito al Novara. Lo svizzero è costato ai baschi tre milioni di euro, e alla prima in campionato ha già messo a segno il suo primo gol realizzando il 2-0 con uno splendido pallonetto da posizione defilata, dopo il perfetto assist di Vela. Proprio il messicano, a fine primo tempo, aveva portato in vantaggio i suoi con un altro “scavetto”, imbeccato in profondità dal Chory Castro, altro protagonista positivo dell’incontro. Buono il debutto di Arrasate in panchina, l’ex assistente di Montanier dovrà ora riuscire a condurre i suoi alla qualificazione nella fase a gironi della Champions. Getafe a due facce: buone trame di gioco, ma solita difficoltà in attacco dove Colunga, preferito al rientrante Miku, ha ricevuto pochi palloni giocabili. Una sola opportunità per gli “azulones”, quella sciupata da Diego Castro poco prima del raddoppio di Seferovic. In attesa del ritorno di Fede Fernandez, la partenza di Barrada sembra aver indebolito notevolmente i capitolini.
VALLADOLID-ATHLETIC BILBAO 1-2: 28′ Susaeta, 31′ Ebert (V), 50′ Muniain
Ebert sarà ancora più importante questa stagione per il Valladolid: i “pucelanos”, dopo un’estate tormentata dal punto di vista tecnico ed economico e con una rosa ancora da completare, perdono nell’esordio allo Zorrilla, rovinando così la prima di Martinez in panchina. Il tedesco è stata una delle poche note positive dei padroni di casa, sconfitti da un Athletic Bilbao messo in campo con criterio da Valverde che festeggia nel migliore dei modi il debutto sulla panchina basca. Al 28′ lo 0-1 dell’Athletic: stupendo colpo di tacco di Ander Herrera, Benat serve Susaeta sul filo del fuorigioco, l’esterno d’attacco fulmina l’esordiente Marino con un diagonale imparabile. Dopo soli tre minuti, pareggia il Valladolid: Ebert non lascia scampo a Iraizoz con un bel destro di prima, in piena area di rigore. I padroni di casa cercano di tenere il pallino del gioco, gli ospiti – però – sono in serata e danno la sensazione di poter colpire da un momento all’altro. A regalare i tre punti ci pensa Muniain, a inizio ripresa, abile a ribadire in rete una palla vagante in area di rigore, punendo lo sfortunato Valiente. Deludono i due centravanti, Javi Guerra e Kike Sola: se il primo si giocherà il posto con Osorio (Manucho andrà via), l’ex Osasuna già da domenica dovrebbe cedere il posto al rientrante Aduriz.
VALENCIA-MALAGA 1-0: 64′ Ricardo Costa
Una papera di Willy Caballero decide il match più atteso del sabato, tra Valencia e Malaga. Il portiere degli andalusi perde clamorosamente il pallone in uscita a metà del secondo tempo, dando il via libera a Ricardo Costa che, inaspettatamente, diventerà così l’uomo della partita. Deludente la partita: gli esordienti Djukic e Schuster di certo non avranno tratto conclusioni importanti nella prima uscita stagionale che, senza dubbio, sarebbe dovuta terminare con un pareggio. Ordinato il Malaga, condotto in campo dai nuovi acquisti Angeleri e Tissone; più pimpante il Valencia, trascinato da Fede, ennesimo prodotto del vivaio ché atteso da una luminosa carriera. Delude Javi Fuego, ben contenuto dalla ragnatela ospite e incapace di rendere il gioco del Valencia più fluido e verticale, male anche Banega che non replica la bella prestazione con la maglia dell’Argentina nell’amichevole contro l’Italia. Alla fine lo 0-0 è sventato solo dalla papera di Caballero: le prossime settimane ci diranno di più sulle reali potenzialità di entrambe le compagini.