LIGUE 2. Alle ore 20 di venerdì 2 agosto scatterà, con la consueta settimana d’anticipo rispetto alla massima divisione, il campionato di Ligue 2. La stagione 2013/2014 sarà orfana di due big come Monaco e Nantes che, con la promozione conquistata nello scorso maggio, sono tornate nella categoria che più si addice alla loro storia ed al loro palmarés, ma non mancheranno comunque squadre di una certa importanza ed elementi conosciuti al grande pubblico.
Sulla carta, quest’anno non sembra esserci una squadra nettamente al di sopra delle altre come il Monaco dello scorso anno (anche se, poi, il verdetto del campo non fu poi così netto), tuttavia il Lens del nuovo allenatore Antoine Kombouaré parte in pole-position per la corsa alla Ligue 1. I freschi capitali dell’azero Hafiz Mammadov hanno permesso di portare in casa sang et or non solo un tecnico che fino a un anno e mezzo fa lottava per il titolo nazionale, ma anche giocatori importanti per la categoria come il portiere Areola (campione mondiale U20), il difensore Kantari e gli attaccanti Liuboja e Salli. Pur cedendo i giovani Bergdych, Coeff e Plumain, il Lens sembra comunque in grado di riportare una delle tifoserie più calde dell’Esagono nella massima serie, considerando che il calciomercato durerà ancora diverse settimane.
La principale avversaria appare uno degli altri team più blasonati della categoria, ovvero il Caen che, dopo aver fallito il salto nella scorsa stagione, non può permettersi un altro passo falso e l’arrivo di un big come Jerome Rothen sembra voler testimoniare la voglia di riscatto dei rossoblù. Saranno un enigma, invece, le retrocesse dalla Ligue 1 (Brest, Nancy e Troyes) che hanno cercato di limitare i danni in uscita per rimanere competitive, in particolare nelle prime settimane di campionato quando sarà più difficile riabituarsi alla Ligue 2.
Proprio una di esse, il Nancy caratterizzerà il big-match della prima giornata che vedrà la squadra di Gabriel opposta ad una nobile decaduta come l’Auxerre. Nonostante il blasone, però, in Borgogna non si fanno voli pindarici poiché finora il mercato è stato piuttosto deludente e sottotono (in entrata). Chi potrebbe inserirsi nella lotta-promozione è il Le Havre che, perso Benjamin Mendy, ha preso Saiss dal Clermont, uno dei giocatori più richiesti della categoria. Attenzione anche al Nimes che lo scorso anno ha per lungo tempo accarezzato il sogno della Ligue 1. I crocos hanno perso la stella Benezet, ma se i nuovi acquisti riusciranno ad integrarsi in una squadra che negli scorsi mesi giocava a memoria, potrebbe sognare in grande, spinta dall’entusiasmo di un pubblico molto caldo.
Sembra, invece, un passo indietro l’Angers, rivelazione della scorsa stagione, che ha ceduto il bomber Keseru e, attualmente, non sembra in grado di ambire al podio, benchè le sorprese in questa categoria siano sempre all’ordine del giorno. Outsiders di questo campionato potrebbero rivelarsi l’Istres e il Digione: i primi stanno facendo da anni una serie di autentici miracoli se pensiamo alle esigue risorse a disposizione e, una volta raggiunta quota 40, potrebbero diventare una mina vagante, mentre il Digione, pur con un parziale indebolimento del reparto offensivo, proverà a tenere il passo delle battistrada, sperando in una stagione fortunata.
Appaiono, invece, destinate a lottare nella parte destra della classifica o comunque senza obiettivi importanti, le restanti partecipanti al campionato. Tra le neopromosse, il Creteil e, soprattutto, il CA Bastia avranno il solo e unico obiettivo della salvezza, mentre il Metz, rafforzatosi con Rocchi e gli esperti difensori Marchal e Choplin, vorrebbe tenersi il più lontano possibile dalle zone calde. Zone calde che, probabilmente, vedranno nuovamente in lotta quelle squadre che caratterizzarono già lo scorso anno un avvicente battaglia per non retrocedere.
L‘Arles-Avignon è lontano parente del gruppo che nel 2010 conquistò una clamorosa promozione, lo Chateauroux dovrà mostrare di saper fare risultato anche lontano dalle mura amiche, mentre il Clermont, passato nel giro di dodici mesi dalle parti alte della Ligue 2 al rischio-National, spera di soffrire meno in questa stagione. Obiettivo salvezza anche per il Laval, mentre il Niort proverà a realizzare il secondo miracolo consecutivo, magari facendo leva sugli arrivi di Sala e Martin, due elementi offensivi prelevati dalla terza serie. Infine, il Tours a tinte corse (proprietà e allenatore, Pantaloni, arrivano dall’Ile de Beauté), dovrà riprendersi da un’estate passata con il timore della retrocessione amministrativa in terza serie, per evitare la stessa sorte anche sul campo.
I verdetti finali arriveranno solamente tra dieci mesi e, senza dubbio, come è ormai abitudine in Ligue 2, le sorprese ci saranno, sia in positivo che in negativo. Staremo a vedere chi saprà confermarsi e chi invece non risucirà ad evitare le trappole di un campionato lungo ed ostico.